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Louis ed Harry si girano di scatto appena mi vedono.
Si allontanano velocemente e sono tutte e due imbarazzati.
-"Emmmh"-
Faccio finta di essere sorpresa, li guardo.
Guardo la loro paura negli occhi, il loro imbarazzo, non capisco, non capisco perché ancora persone credono che due ragazzi non si possano innamorare, si stavano baciando, ma era amore, questo è l'importante.

-"Che c'è? Pensavate che non me ne fossi accorta?"-
Sorrido e poi mi avvicino, cerco di capire cosa vogliono dire i loro sguardi, sono un insieme di, cosa stai dicendo? Come fai a saperlo? Sei arrabbiata? Non lo dirai?
-"Allora, se vi state chiedendo come faccio a saperlo è perché si nota, si nota quando due persone si piacciono, si capisce dai vostri gesti e da come vi parlate"-
Louis cerca di interrompermi, interrompere il mio discorso, ma continuo a parlare.

-"E se vi state chiedendo se sono arrabbiata, vi rispondo, no, non sono arrabbiata e non sono neanche sorpresa"-
Mi siedo sulla poltrona di fianco al divano dove sono seduti loro.
-"E, o mio Dio, non vedevo l'ora che accadesse"-
Cerco di trattenere il mio sorriso ma non ci riesco.

-"E quindi tu non sei arrabbiata?"-
Rido un po' per la domanda di Harry.
-"No, e poi perché dovrei esserlo?"-
Seriamente non lo capisco, perché dovrei arrabbiarmi? Perché si piacciono?
-"Quindi non dirai niente a mamma?"-
Questa volta la domanda è di Louis.
-"Non dirò niente a nessuno, lo direte voi quando sarete pronti"-

Sorrido e Louis mi abbraccia, adoro i suoi abbracci, non sono arrabbiata perché non me l'hanno detto, chissà da quanto va avanti la loro relazione,
seriamente non sono arrabbiata.
Lo so che fra fratelli e sorelle bisognerebbe dirsi tutto ma io rispetto la sua privacy.

-"Allora io vi lascio soli, vado in cameretta"-
Senza aspettare la loro risposta vado in camera mia, accendo il cellulare e apro Instagram.
Ho solo tre post, e due di questi sono dei paesaggi.
Non mi è mai piaciuto mettere le mie foto sui social, non perché avessi vergogna ma perché penso che dai essi qualcuno può farsi un'idea sbagliata sulla tua persona.

Vedo una nuova richiesta che accetto, ho il profilo privato, è Zayn, sorrido e non so perché sono felice, lo seguo anche io e dopo pochi minuti accetta.
Il suo profilo è un po' come il mio, poche foto ed in esse non c'è quasi mai.

Ha molti più follower di me, perché come ha detto Perrie è molto timido ma piace a molte ragazze.
Non sta spesso con esse ma sicuramente una bellezza come la sua non passa inosservata.
Metto le cuffie ed ascolto la musica.

Penso che la musica sia qualcosa di fantastico, credo che anche se non puoi vederla oppure toccarla le ti può aiutare nei momenti più difficili.
Non solo le parole ma anche la melodia, una canzone riesce a trasmettere emozioni, tristezza, felicità, allegria, passione.
La musica riesce a fare ricordare, ricordi felici o magari non troppo.
La musica è qualcosa di stupendo, è il mondo in cui mi rifugio quando voglio scappare dalla realtà.

La vita è un po' così, le nostre scelte sono la melodia della nostra vita, le nostre parole sono il testo della vita.

A volte sembra che tutto andrà male, che tu non sia al posto giusto nel momento giusto.
Magari anche Louis si sarà posto questa domanda quando ha capito di provare dei sentimenti per Harry, magari ha pensato di essere sbagliato, diverso, ma posso assicurare che sia la persona più bella, simpatica, altruista che si possa conoscere.
...........

Un altro giorno di scuola...
Mi sveglio, come al solito mi guardo allo specchio e sembro stata elettrizzata dalla corrente.
Cerco di eliminare tutti i nodi che ho nei capelli con una spazzola, mi lavo i denti e mi vesto.
Mangerò al bar visto che non ho neanche un po' di voglia di cucinare.
Dovrò partire prima, sono a piedi perché Louis ieri è andato da Harry a "dormire".

Esco di casa e raggiungo il bar vicino alla scuola.
Entro e prendo un cornetto con del cappuccino.
Mi limito perché so che potrei anche mangiare il triplo, tipo altri cornetti e quattro cappuccini ma non voglio sembrare.... Come posso dire?.... Una fogna, ecco.

Mi siedo ad un tavolino vicino alla vetrata del bar, vedo una figura che dall'esterno mi saluta, cerco di capire chi sia, Zayn.
Ricambio il saluto e poi lo vedo entrare dalla porta, mi sorride e poi ordina un caffè.
Mi si avvicina, io lo guardo non capendo cosa voglia fare.
-"Posso sedermi qua?"-
Indica il posto di fronte al mio, mentre me lo chiede noto una punta di imbarazzo nei suoi occhi.
-"Certo"-
Sorrido e poi bevo un sorso di cappuccino.

Rimaniamo in silenzio, lui perché non sa cosa dire, io perché sto morendo di sonno.
Ma ho davanti Zayn Malik, non posso pensare al mio letto ed al mio morbidissimo cuscino.
-"Emmmh, allora... Oggi hai interrogazioni?"-
Domanda azzeccatissima, che stupida....
Ecco qua che che si rivela la mia inesperienza con i ragazzi.

-"In realtà no, tu?"-
Anche io fortunatamente non ho nulla, strano perché a volte abbiamo anche tre interrogazioni al giorno.
-"Anche io niente"-
Sorrido e poi do un ultimo morso alla brioche.
Lui ha già finito il suo caffè.
Lo guardo, e mi sento come più piccola, mi sento nulla in confronto a lui, cerco di spostare lo sguardo ma i suoi occhi sono magnetici.
Cerco di guardare altrove ma ha un viso stupendo, provo a non sorridere ma mi risulta difficile.
Sento un brivido attraversarmi la schiena ma provo a non farci caso.

Provo ad essere indifferente davanti a tutte queste emozioni che non so descrivere.
Lo guardo e mi dà sicurezza, quanto vorrei almeno sfiorarlo.

-"Allora io vado a scuola, se vuoi venire con me..."-
Mi piace il suo carattere, è rispettoso, gentile e non ha troppa sicurezza.
La sicurezza è una cosa bella ma poi quando ne sia ha troppa è brutto...
-"Si certo"-
Metto un po' troppo entusiasmo nella frase, cerco di non farci caso....
Ci alziamo e raggiungiamo la scuola.
Vedo Perrie e Katy ma Waliyha non c'è.

Mi avvicino e le saluto ma loro si allontanano senza neanche rivolgermi lo sguardo, o magari dirmi un semplice ciao.

Lo ammetto, ci rimango male, speravo in una nostra futura amicizia ma non è così.
Non so perché si siano allontanate, non so neanche perché ce l'hanno con me.
Non mi sembra di aver fatto nulla.
Quando suona la campanella mi dirigo nella mia aula un po' triste.
Appena entro vedo che il nostro prof ha cambiato posti, io sono vicino ad una ragazza che tutti considerano "sfigata" ma a me sembra carina e gentile.
Mi siedo di fianco a lei, la saluto e lei ricambia.
Alzo lo sguardo e vedo lei, non ci posso credere.

𝙵 𝚘 𝚛 𝚎 𝚟 𝚎 𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora