Capitolo 1

293 8 0
                                    

POV TERZA PERSONA

"Alexis Black" disse l'allenatore della nazionale.
Alexis fece dei salti di gioia, mentre il suo amico rideva della sua reazione.
"Ce l'ho fatta. Sono in nazionale, William" disse Alexis.
"Io non avevo dubbi" disse William.
Alexis si sedette e riprese a respirare. Era talmente contenta che era come se si fosse dimenticata di respirare.
"Se non fosse per te io ora non sarei qui" disse Alexis.
"Perché?" Chiese William.
"Mi hai trasmesso tutto il tuo amore per questo sport e mi hai anche insegnato a fare qualcosa" rispose Alexis, abbracciando William.
"È vero, ti ho insegnato qualcosa, ma sei arrivata qui con le tue sole forze" disse quest'ultimo.
"Non vedo l'ora, sono rappresentante del Giappone" disse Alexis.
"Ricordati che ora dovrai andare d'accordo coi tuoi nuovi compagni" disse William, guardandola con malizia.
All'improvviso tutto l'entusiasmo di Alexis scomparve.
"Già, è vero. Se fossi con me sarebbe tutto più facile" disse Alexis, sbuffando.
"Chi dice che non sarò con te?" Chiese William.
"Che intendi?" Chiese Alexis.
"Lo scoprirai, ora vai" rispose William.

"Eccoli che fanno il loro ingresso! Sono arrivati tutti i giocatori, ognuno con la propria uniforme della Inazuma Japan. Che presentazione incredibile, non trovate?" disse il cronista.
"Sto arrivando, Alexis" disse William e si alzò.

Come Alexis scese dall'autobus della Inazuma Sonny le andò incontro.
"Tu devi essere della squadra Russa" disse Sonny.
"Si, sono io" disse Ichihoschi.
"Guarda che non ha detto a te" disse Alexis.
"Siete della stessa squadra?" Chiese Sonny.
"Purtroppo si" rispose Ichihoschi, sbuffando.
Alexis lo guardò male e se ne andò.

"Salve gente! Io sono l'allenatore del Giappone, Chou Kin' un" disse l'allenatore. "Loro sono Percival Trevis, e mio assistente, Kobun".
"Piacere" disse Trevis.
"Salve" disse Kobun.
"Vi presento anche le due Manager che si sono occupate fini ad ora della Raimon" disse, indicando le Manager della Raimon. "Inoltre, vi presento altre tre persone, anche loro opereranno da supporto".
"Sono Silvia Woods. Lavorerò per dare il meglio che posso" disse, la ragazza.
"Sono William Sparrow, anche io darò il mio contributo" disse William.
"William" strillò Alexis e gli saltò al collo.
"Vi conoscete?" Chiese Mark.
William e Alexis sciolsero il loro abbraccio e guardarono Mark, ma prima William mise una mano nella vita di Alexis.
"Certo. Facevo parte della squadra russa anche io. Ero centrocampista e capitano" rispose William.
"E cosa ci fai qui, allora?" Chiese Caleb.
"Sono qui come Manager" rispose William.
"Ah si? Solo per questo? Tu non me la conti giusta" disse Caleb.
"Non ti ho chiesto io di contare" disse William, stuzzicando Caleb.
"Non ti conviene farmi innervosire. Ti terrò d'occhio, sappilo" disse Caleb, frustrato.
"Ok, ragazzi. Non è il caso di litigare" disse Jude.
"Infatti" disse Axel.

Il capitano della rappresentante spagnola sfidò la Inazuma e vinse. Da solo. Alexis cominciò a dubitare del suo stesso valore.

"Tranquilla, pensa come ti divertirai a giocare con giocatori di questo livello" disse William.
"L'idea è molto allettante, ma.." disse Alexis.
"Non dirlo neanche per scherzo. Nessuno è stato in grado di tenergli testa. Hai visto anche tu. Dovrete solo allenarvi, sono sicuro che migliorerete a vista d'occhio" disse William.
"Ehi, perché non le dici a tutti queste belle cose?" Chiese Caleb, guardando male William.
Quest'ultimo, in tutta risposta, sbuffò e Caleb se ne andò.
"Secondo me sei qui per incoraggiare Alexis, non è vero?" Chiese Jude, calmo.
"Hai centrato il punto" rispose William.
Jude guardò Alexis, che si alzò e se ne andò.
"Devi scusarla, ma ha molti problemi nel fare amicizia, o anche solo conoscenza. Ha paura di non essere all'altezza della situazione, o ancora peggio, ho paura che voi non la accettate per com'è fatta. Per questo preferisce stare per conto suo" disse William.
"Beh, allora è capitata nella squadra giusta per lei. Sono sicuro che riusciremo a farla sentire a suo agio" disse Mark, sorridendo.
"Lo spero. Ha un potenziale enorme nascosto e ha bisogno di aiuto per tirarlo fuori. Io ho provato, ma non sono riuscito molto" disse William.
"Beh, allora lo tireremo fuori noi. Domani inizieranno gli allenamenti, sono curioso di vedere con i miei occhi cosa riuscirà a fare" disse Jude.
"Conta pure su di noi, Alexis è in buone mani" disse Mark.
William annuì e sorrise leggermente.

Vivere rincorrendo un pallone Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora