-il giorno dopo-
"Alexis devi darmi la possibilità di parlarti" disse Duske.
Alexis lo ignorò e continuò ad allenarsi con l'attrezzo che spara palloni.
"Alexis, mi stai ascoltando?" Disse Duske.
"Non ti è bastata la pallonata di ieri, ne vuoi un'altra?" Disse Alexis, seccata.
Duske sbuffò e la prese per un polso.
"Duske, lasciami" disse Alexis.
Duske non la ascoltò e la portò nella propria stanza, chiudendo la porta.
"Vuoi spiegarmi perché non mi lasci neanche parlare?" Chiese Duske.
"Non voglio sentire le tue finte scuse, primo. E secondo se ti lasciassi aprire la bocca mi ridicoleresti" rispose Alexis.
"Ma cosa stai dicendo? Perché dovrei ridicolizzati?" Chiese Duske.
"Perché non credo che tu sia diverso dagli altri, visto quello che hai fatto" rispose Alexis, abbassando lo sguardo e il tono di voce.
"Alexis per favore, scusami. È stato un momento di debolezza" disse Duske.
Alexis lo guardò, a sto punto voleva perdonarlo ma non sapeva se fosse saggio farlo.
"Alexis, te lo chiedo in ginocchio" disse Duske, mettendosi letteralmente in ginocchio.
Alexis sgranò gli occhi e si ricordò cosa le aveva detto e mostrato Nosaka.~Flashback~
"Dove stiamo andando?" Chiese Alexis.
Nosaka non rispose e la fece entrare nella propria stanza.
"Perché in camera tua?" Chiese Alexis.
"Guarda" rispose Nosaka.
"Cosa sono?" Chiese Alexis.
"Questi sono i filmati degli allenamenti di Duske negli ultimi giorni" disse Nosaka.
"Non m'importa" disse Alexis.
"Invece ti chiedo di guardarli" disse Nosaka.
Alexis sbuffò e lo accontentò.
--filmato--
《Duske svegliati》 disse Eliot.
Duske scosse la testa e cercò di concentrarsi, invano.
Quel giorno non era riuscito a parare nemmeno un tiro. Era troppo distratto e non riusciva a concentrarsi.
《Duske, ma ti vuoi svegliare?》 Urlò Eliot.
《Non mi sembri in forma oggi》 disse Shawn.
--fine filmato--Nosaka cambiò filmato e ne mise un'altro.
--filmato--
Duske aveva lo sguardo perso nel vuoto e una pallonata gli arrivò dritta in faccia.
《Stai bene?》 Chiese Nathan.
《Benissimo》 rispose Duske.
Anche in quel filmato era tremendamente distratto. Si prese un paio di pallonate un po' ovunque, ma continuò ad essere distratto.
《Duske per oggi hai finito, prenditi la giornata libera》 disse il mister.
《Ricevuto》 disse Duske e uscì dal campo.--fine filmato--
"Ora vieni, ti mostro un'altra cosa" disse Nosaka.
Uscirono dalla stanza di Nosaka e, quest'ultimo, aprì leggermente la porta della stanza di Duske.
Nosaka fece affacciare ad Alexis e sbirciò pure lui.
Duske era seduto nel letto con le mani nei capelli.
"Perché l'ho fatto? Non potevo farmi gli affari miei?" Disse Duske.
Diede un pugno al muro e si sedette in terra. Si mise in ginocchio, con la testa rivolta verso il basso.
"Alexis, non avrei dovuto violare la tua privacy, né sono consapevole ma.. vederti.. vederti così.. non mi rivolgi più la parola, non mi guardi più allo stesso modo" disse Duske.
Il pavimento cominciò a bagnarsi, segno che Duske stava piangendo.
"Prima ero il tuo idolo e ora? Ma cosa ho fatto?" Urlò Duske.
Ad Alexis si strinse il cuore vederlo così. Si ritrasse e smise di guardare.
"Basta, non ce la faccio più" disse Alexis.
"Ora sai cosa sta passando. Pensa bene a cosa fare e ricordati che non puoi evitarlo per sempre. Siete nella stessa squadra" disse Nosaka, mettendole una mano nella spalla.~Fine Flashback~
"Promettimi che non lo farai mai più" disse Alexis.
"Te lo prometto" disse Duske.
"Alzati, per favore" disse Alexis.
Duske si alzò e la guardò.
Alexis si avvicinò e gli diede un bacio nella guancia.
"Tu sei e sarai sempre il mio idolo" disse Alexis e se andò.
"Alexis" disse Duske.
Alexis si fermò e lo guardò.
"Grazie" disse Duske, sorridendole.
"Mi pare che tu abbia sofferto abbastanza no? Mi sembrava giusto perdonarti" disse Alexis.
"Cosa intendi?" chiese Duske.
"Nosaka mi ha mostrato i filmati dei tuoi allenamenti" rispose Alexis.
"Quindi mi hai visto prendere tante di quelle pallonate" disse Duske.
"Colpa tua che eri distratto" disse Alexis, ridendo.
"Se t'acchiappo.." disse Duske, cercando di prenderla.
"Troppo lento" disse Alexis, spostandosi di lato.
"Non sottovalutarmi" disse Duske, prendendo Alexis.
"Ehi, lasciami" disse Alexis, cercando di liberarsi dalla presa di Duske.
"Troppo debole" disse lui.
La attirò a sé e la abbracciò. Alexis sorrise e ricambiò l'abbraccio.
"Ehi Duske.." disse Nosaka, entrando. Ma si interruppe quando vide i due abbracciati. Come lo videro Alexis e Duske si separarono, arrossendo.
"Mi sono perso qualcosa?" Chiese Nosaka, con un'espressione maliziosa stampata in faccia.
"Oh, guarda. Il mister ci sta chiamando" disse Alexis, uscendo dalla stanza di Duske."Ehi novellina, la sala per le riunioni è dall'altra parte" disse Caleb.
"Ah, sì. Hai ragione, scusa" disse Alexis, ridendo come un'idiota.
"Possibile che non ti sappia ancora orientare? Andiamo, ti guido io. Altrimenti ti perdi" disse Caleb.
"Che cavaliere" disse Alexis.
"Sicuramente meglio del tuo amato portiere" disse Caleb.
"Ma.." disse Alexis.
"Io sono un vero cavaliere, poiché ti sto guidando nella direzione giusta. Lui invece ti ha lasciata da sola" disse Caleb.
"Beh, stava parlando con Nosaka" disse Alexis.
"Ah, non provare a difenderlo. Ti ha lasciata sola, ammettilo" disse Caleb.
"Forse" rispose Alexis, che non voleva dargli ragione.
Caleb la attirò a se e le spettinò i capelli.
"Ehi, smettila" disse Alexis.
Prima di entrare nella sala Caleb baciò Alexis a stampo. Alexis, sconvolta, non fece nulla. Era come paralizzata. Quando Caleb si staccò dalle sue labbra rise e la spinse nella sala. Qualcuno da dietro l'angolo aveva guardato tutta la scena ed era rimasto a bocca aperta.Finita la riunione tutti andarono a prepararsi per tornare a casa a salutare i loro cari. Tutti tranne Alexis, William e Ichihoshi, che rimasero alla sede.
"Alexis, tu non.." disse Duske.
"Io non ho un posto dove tornare" disse Alexis, interrompendolo.
"Se ti va puoi venire con noi" disse Nosaka.
"Ti ringrazio, ma no" disse Alexis.
"Starai qui con Will?" Chiese Duske.
"Esatto, così avrò anche il tempo di pensare alla tua proposta" rispose Alexis, guardando Nosaka.
"Quale proposta?" Chiese Duske.
"Te la diremo quando Alexis prenderà una decisione. Non vorremmo illuderti troppo" rispose Nosaka.
"Certo, va bene" disse Duske, rassegnato. "Anche se il fatto di essere sempre l'ultimo a sapere le cose non mi va giù".
"Non preoccuparti, saprai tutto a tempo debito" disse Alexis.
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Vivere rincorrendo un pallone
FanficAlexis, una ragazza di media statura con i capelli e gli occhi marroni. Ha molte insicurezze, ma prova con tutta se stessa a impegnarsi per riuscire nel suo intento. Il suo amico William in origine è un centrocampista e capitano della sua squadra...