Alexis stava si stava mettendo l'accappatoio, quando sentì il suo telefono squillare nell'altra stanza.
"Duuskee" urlò Alexis.
Duske si alzò e aprì leggermente la porta del bagno.
"Che c'è?" Chiese Duske, ancora arrabbiato.
"Rispondi al telefono, per favore?" Chiese Alexis.
Duske annuì e chiuse la porta.
Cercò il telefono e rispose.
"Pronto?" Disse Duske.
"Oh, ciao Duske" disse Joe.
"Chi sei e cosa vuoi?" Chiese Duske.
"Sono Joe King" rispose Joe."Ti spiace passarmi Alexis?".
"Non può rispondere ora" rispose Duske.
"Allora chiedile da parte mia se le va di uscire con Jude e il sottoscritto" disse Joe."Per favore".
"Le dirò di mandarti la risposta" disse Duske.
"Grazie" disse Joe, chiudendo la chiamata.
Duske poggiò il telefono e andò in bagno. Aprì leggermente la porta, cercando Alexis con lo sguardo. Non la trovò quindi aprì la porta ed entrò. Alexis si stava mettendo la felpa che ormai gli aveva fregato.
"Duske!" Disse Alexis, vedendolo.
Si coprì con le braccia e arrossì.
"Hai la MIA felpa, non si vede niente" disse Duske.
"Non ho i pantaloni!" Disse Alexis."Girati per favore".
Duske si voltò, senza fare troppe storie.
"Era Joe, voleva chiederti se ti andava di uscire con lui e Jude" disse Duske.
"Chi gli ha dato il mio numero? Non ha importanza, sicuramente c'è lo zampino di Jude" disse Alexis, mettendosi i pantaloni."Vuoi venir..".
"Ovviamente" disse Duske, senza darle il tempo di finire la frase.
"Perfetto, sono quasi pronta" disse Alexis.
Duske si girò verso di lei e la guardò pettinarsi i capelli. Le prese la spazzola e la fece sedere, per poi pettinarle i capelli.
"Scusa, avrei dovuto dirti che Ichihoshi è mio coinquilino" disse Alexis.
Duske sospirò e le diede un bacio nei capelli.
"Perché Joe vuole vederti?" Chiese Duske, cambiando argomento.
"Così, abbiamo fatto amicizia" rispose Alexis.
Duske sospirò e finì di pettinarle i capelli.
"Ti da fastidio che ho solo amici maschi, vero?" Chiese Alexis.
Duske abbassò lo sguardo e non rispose. Alexis prese quella reazione per un si. Si avvicinò a lui e gli poggiò le labbra sulle sue, lasciandogli un leggero bacio a stampo. Duske sorrise e la abbracciò. Le diede un bacio nella fronte e la lasciò.
"Comunque sei brava a cucinare" disse Duske, uscendo dal bagno.
Alexis lo guardò uscire e sorrise.
Scosse la testa, riprendendosi, e uscì dal bagno. Prese il telefono e lo mise in tasca. Cercò le chiavi e le prese, tenendole in mano.
"Se devi uscire ricordati di chiudere" disse Alexis, guardando Ichihoshi.
"Certo" disse Ichihoshi.
"Oh, avete risolto" disse Nosaka, mettendo una mano sotto il mento.
"Ci vediamo dopo" disse Alexis, uscendo, seguita da Duske."Alexis" disse Joe."Ciao Duske".
Duske fece un segno con la testa per salutare, ma non disse nulla.
"Judee" disse Alexis, buttandosi tra le braccia dell'amico.
"Mi sembri di buon umore" disse Jude.
"Certo, perché non dovrei esserlo?" Disse Alexis.
Cominciarono a camminare, in fila per due. Dietro stavano Joe e Alexis, mentre davanti c'erano Jude e Duske.
Ad un certo punto Jude si mise al fianco di Alexis, facendo andare avanti Joe insieme a Duske.
"C'è una cosa che volevo chiederti" disse Jude.
"Ossia" disse Alexis.
"In base a quelli che conosci, quali sono i tuoi portieri preferiti?" Chiese Jude.
"Al primo posto c'è sicuramente Duske. Al secondo metterei Dave. Ho cercato delle partite della Royal, quindi posso mettere Joe al terzo posto. Subito dopo metterei Mark, poi Norika e poi... non me ne vengono in mente altri" rispose Alexis.
"Mi sembra una scaletta fatta dal rapporto che hai con loro, non riguardo alle loro abilità" disse Jude.
"No, no. Ti sbagli" disse Alexis."Se fosse così allora avrei messo Joe per ultimo. Infondo questa è la seconda volta che lo vedo".
"Perdona la mia curiosità, ma come va con Duske?" Chiese Jude.
"Perché?" Chiese Alexis.
"Così, curiosità" rispose Jude.
"Beh, va bene. Un fidanzato che ti fa anche da guardia del corpo, cosa vuoi di più?" Scherzò Alexis.
Passarono davanti al campo al fiume, dove Alexis riconobbe un bambino.
"Jonathan!" Urlò Alexis, andando verso il bimbo.
"Alexis!" Urlò il bimbo.
Duske, Joe e Jude rimasero a guardarla, sconvolti.
"Sei fortunato, guarda chi c'è" disse Alexis, indicando i tre ragazzi.
Jonathan rimase a bocca aperta e corse verso di loro.
"Duske Grayling, Joe King e Jude Sharp" disse Jonathan.
"Chi è questo bimbo?" Chiese Joe, guardando Jonathan.
"L'ho incontrato l'altro giorno, che provava a fare la parata emblematica" rispose Alexis.
"Posso vedervi in azione?" Chiese Jonathan.
"Certo, non vedo perché no" rispose Joe.
"Duske e Alexis contro me e Joe" disse Jude.
Scesero in campo e iniziarono a giocare. Jonathan li guardava stupefatto, onorato che stessero giocando per lui.
Tutti usarono almeno una super tecnica, e Jonathan esultò come non mai. Corse verso Alexis, che aveva la palla, e cercò di prenderla. Alexis sorrise e la diede vinta al bimbo.
Dopo una mezz'oretta si fermarono e salutarono Jonathan.
"Non è adorabile?" Disse Alexis.
"Certo" disse Joe.
"Non vedo l'ora di avercelo anche io un piccolo bimbo che gira per la casa ridendo e facendo tutte le cose senza senso che fanno i bambini" disse Alexis.
Duske sussultò e non disse nulla. Era leggermente imbarazzato.
"Frena, frena frena, sei ancora troppo piccola" disse Joe.Duske accompagnò Alexis al suo appartamento e Alexis lo invitò ad entrare. Alexis guardò tutto l'appartamento, scoprendo che Ichihoshi e Nosaka se n'erano andati.
Duske si accomodò nel divano e si fece gli affari suoi.
"Duske fai come se fossi a casa tua, i vado a farmi una doccia" disse Alexis.
Duske annuì e Alexis andò a lavarsi.Qualcuno bussò alla porta e Duske si alzò per andare a vedere. Alexis uscì dalla doccia e si vestì.
Duske aprì la porta, vedendo una ragazza. Costei cominciò a provarci, ma Duske rimase impassibile. Alexis, dietro di lui, rimase a guardare cosa faceva. La ragazza fece un passo verso Duske, ma lui la fece tornare subito indietro, chiudendole la porta in faccia. Alexis si mise a ridere per la sua reazione.
"Chi era?" Chiese Alexis.
"Una gatta morta" rispose Duske.
Si sedette nuovamente nel divano e riprese a fare ciò che stava facendo. Alexis si avvicinò e gli tolse il telefono. Duske la guardò basito. Alexis si mise a cavalcioni su di lui e lo guardò negli occhi.
"Che stai facendo?" Chiese Duske, quasi balbettando.
Alexis non rispose e poggiò le sue labbra in quelle di lui. Duske non capì il senso di questa sua azione improvvisa, ma non si oppose. Rimasero così finché non si dovettero staccare per riprendere fiato. Duske la guardò negli occhi e sorrise.
"Sono stato davvero molto fortunato ad averti incontrata" disse Duske.
Alexis sorrise e arrossì lievemente.
Duske le spostò i capelli dal collo e le fece un nuovo segno.
"E non permetterò a nessuno di portarti via" disse Duske.
Alexis tentò di alzarsi, troppo imbarazzata.
Duske la fermò e la strise a se.
"Stai già scappando?" Chiese Duske.
"Non sto scappando" rispose Alexis."Non lo farei mai".
"Ah, bene. Mi stavo preoccupando" disse Duske.
"Ti va di rimanere qui stanotte?" Chiese Alexis.
"Certamente" rispose Duske.
Alexis sorrise e si fiondò nuovamente nelle labbra di lui.
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Vivere rincorrendo un pallone
FanficAlexis, una ragazza di media statura con i capelli e gli occhi marroni. Ha molte insicurezze, ma prova con tutta se stessa a impegnarsi per riuscire nel suo intento. Il suo amico William in origine è un centrocampista e capitano della sua squadra...