Capitolo 9

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-il giorno dopo-
Si scoprì che l'aiutante del mister in realtà era Li Hao, il capocannoniere della Cina. Rimasero tutti a bocca aperta. Alexis si stufò e, di nascosto, se ne andò. Nessuno se ne accorse, nessuno tranne Nosaka, che si limitò a guardarla senza dare troppo nell'occhio.

Finita la riunione Nosaka andò a bussare alla porta di Alexis.
"Avanti" disse Alexis.
Nosaka entrò e chiuse la porta.
"Perché te ne sei andata?" Chiese Nosaka.
"Non avevo voglio di ascoltare" rispose Alexis.
Era seduta nel suo letto con le ginocchia al petto, e dava le spalle a Nosaka.
"Ti va di seguirmi?" Chiese Nosaka.
"No, mi spiace" rispose Alexis.
"Ho una sorpresa per te" disse Nosaka.
"Se ha a che fare con Duske non m'interessa" disse Alexis.
"È successo qualcosa tra voi due?" Chiese Nosaka.
"Vai a chiederlo a lui" rispose Alexis.
"Comunque ora Duske non c'entra. Vieni, sono sicuro che ti farà piacere" disse Nosaka.
Alexis si voltò e lo guardò. Lui le sorrideva e aspettava solo che si alzasse.
"Non è una bugia?" Chiese Alexis.
"Te lo garantisco, sono sincero. Duske non c'entra" rispose Nosaka.
"Va bene, vengo" disse Alexis, alzandosi.
Uscirono dalla stanza e anche dalla sede. Andarono al campo, dove c'erano due persone che giocavano e andarono loro incontro.
"Come promesso, in tempo per la finale" disse William.
"Will, finalmente" disse Alexis, saltando al collo di William.
"Guarda che ci sono anch'io" disse Jude.
"Jude!" Disse Alexis, abbracciando anche lui.
"Come va? Mi sono qualcosa?" Chiese Jude.
"No, niente" rispose Alexis, abbassando lo sguardo.
William e Nosaka si scambiarono uno sguardo d'intesa e decisero di non dire nulla.
"Facciamo due tiri?" Chiese Will.
"Vado in porta" disse Alexis.
"Chi l'avrebbe mai detto?" Disse Jude, sarcastico.
Alexis gli fece la linguaccia e cominciarono a giocare.

"Ehi, Duske, concentrati" disse Shawn.
"Si, scusa" disse Duske.
Si stavano allenando, ma Duske non era concentrato.

"Duske, per oggi hai finto. Prenditi la giornata libera" disse il mister.
"Ricevuto" disse Duske e uscì dal campo.

"Ragazzi è tardi, andiamo a mangiare" disse William, che si era andato a dissetare.
"Arriviamo" disse Jude.
"Dai, Alexis" disse Nosaka.
"Aspetta, voglio provare una cosa" disse Alexis.

"Alexis" disse Duske.
Alexis lo ignorò e se ne andò.
"Alexis, per favore" disse Duske.
"Vattene" disse Alexis.
Duske sgranò gli occhi e si fermò, mentre Alexis continuava a camminare.
"Duske, devi dirmi qualcosa?" Chiese Nosaka.
"Cosa vuoi sapere?" Chiese Duske, di rimando.
"Cosa è successo tra voi" rispose Nosaka.
"Avevo trovato il suo telefono nei miei pantaloni. Stavo per ridarglielo, ma poi ha squillato. Ho guardato il messaggio, ma non mi sono fermato solo a quello. Le ho aperto la galleria e, sempre più curioso, ho guardato qualche messaggio" disse Duske.
"Ah, capisco" disse Nosaka. "Vedrai tutto si risolverà in un modo o nell'altro".
"Certo" disse Duske, scettico.

"E ha visto la mia galleria" disse Alexis.
"Intendi perdonarlo?" Chiese William.
"Non lo so. Ora non riesco neanche a guardarlo" rispose Alexis.
"Non riesci a guardarlo a causa del rancore?" Chiese Jude.
"O della vergogna?" Chiese William.
"Tutti e due, probabilmente" rispose Alexis.

-il giorno dopo, durante la partita-
"Alexis oggi sarà il nostro jolly" disse il mister Travis.
"Non intende mettermi in porta, vero?" Chiese Alexis.
"Starai a centrocampo" rispose Travis.
"Ovviamente" disse Alexis.
"Andiamo" disse Nosaka.
"Alexis" disse William. "Ricordati quello che anni fa ti ho insegnato".
"Certo" disse Alexis.
"È ora del secondo demone nel campo" disse William.
"Che cosa?" Disse Eliot.
"Coraggio, giochiamo a calcio" disse Mark.
Come l'arbitro fischiò Alexis rimase ferma.
"Ma che fa?" Chiese Regina.
"In campo devi sapere quando muoverti" rispose William.

"Ti vuoi muovere?" Urlò Eliot, dopo che avevano subito due goal.
"Sono io a decidere quando muovermi" rispose Alexis.
"Abbiamo subito già due goal, non è ancora ora di muoverti?" Chiese Eliot.
"No, non ancora" rispose Alexis.
"Hai qualcosa in mente?" Chiese Nosaka.
"Non proprio. Non so se funzionerebbe. Ho bisogno di altro tempo" rispose Alexis.

Vivere rincorrendo un pallone Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora