Capitolo 15

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Mi pare che il tempo non passi mai ma finalmente sento suonare il campanello
Raccolgo le mie cose e mi dirigo alla porta la apro e mi trono davanti Tom
"Bene me ne devo andare, aspetterò Jake fuori dal cancello" dico superandolo e dandogli una spallata
"No! Fermati" mi dice prendendomi il polso
"Cosa vuoi da me? Mostro" dico staccando il polso dalla sua presa
"Elizabeth ti prego"
"Cosa vuoi ancora da me?"
"Tutto"
Sta scherzando spero?
"Vallo a dire a qualcun'altra magari ci casca" dico prendendo la mia valigia e dirigendomi al cancello
"Elizabeth io ti amo...sul serio ti amo non per finta, non te lo dico per farti compassione o cose del genere io ti amo sul serio" si avvicina a me parlando "senti" mi dice prendendomi la mano e appoggiandola al suo cuore "questo è quello che mi fai...mi batte il cuore all'impazzata quando ti vedo...ti prego Elizabeth"
È la stessa cosa che capita a me
Stacco la mano dalla sua presa e gli do le spalle...non deve vedermi piangere
"Perchè sei partito senza di me?"
"Non volevo svegliarti"
"Non mentirmi" quasi urlo
Sospira "il manager non ti voleva"
"Cosa?" Dico sconvolta girandomi di scatto "allora tu mi hai lasciata a casa?"
"Si" dice abbassando gli occhi "diceva che era meglio per me e che senza di te mi sarei concentrato di più così ha detto che dovevo andare subito a Philadelphia e se ti portavo mi avrebbe lasciato qui...speravo ti svegliassi più tardi e che io ormai fossi già partito, se avessi trovato una tua chiamata quando ero già a Venezia mi sarei sentito meno in colpa probabilmente ma ti sei svegliata presto e io non ero ancora partito così ho mandato a quel paese il manager e sono tornato a prenderti...il red carpet senza di te non lo faccio...ho...ho paura tu mi dai sicurezza"
Inutile dire che sono scoppiata in lacrime
"Tom...stai sprecando la tua occasione di presenziare ad red carpet, per me?" Sono sconvolta, perchè fa così?
"Si Liz, si" gli corro incontro e lo stringo forte tra le braccia
"Liz" si allontana e mi guarda "è tanto tempo che voglio dirtelo ma...vorresti diventare la mia ragazza? Ricominciamo da zero facciamo finta che non sia successo nulla e andiamo a Venezia, al red carpet insieme come una...coppia"
"Si Thomas, si" senza pensarci troppo gli rispondo, gli getto le braccia al collo e lo bacio
Lui risponde al bacio prima di staccarsi e continuare a parlare "Liz però se vogliamo andare a Venezia ci conviene muoverci ad andare in un aeroporto a prendere due biglietti e andare"
"Hai ragione, metto la mia valigia nella macchina e andiamo via"
Mi incammino verso la porta dove ho lasciato la valigia e mi squilla il telefono
Jake💛
Porca miseria mi ero scordata di lui
"Pronto Jake"
"Liz ho finito adesso"
"Jake fai con calma non serve più il passaggio ora sono in ritardo stasera quando arrivo a Venezia ti chiamo e ti spiego, ok?"
"Ehm va bene, se lo dici tu"
"Ciao"
"Ciao"
Metto in tasca il telefono e torno da Tom che avendomi vista al telefono ha portato lui la mia roba in macchina
"Sali, veloceee" mi dice lui mentre monta nella sua, a mio parere stupenda, Audi sportiva grigia
Salgo in macchina con gli occhi a cuoricino e quasi in adorazione perchè penso sia la macchina più bella in cui io sia mai montata
"Tutto ok Liz?" Mi chiede un po' sconcertato
"Si Tom si, la tua macchina è bellissima penso sia la macchina più bella in cui io sia mai salita"
"Aspetta di sentire come canta il motore"
Mette in moto e fa rombare il motore prima di partire
Partiamo velocissimi e sinceramente con una macchina del genere me l'aspettavo
In poco più di venti minuti arriviamo all'aeroporto di New York
"Siamo arrivati" dice parcheggiando la macchina "manderò qualcuno a prenderla forse perché non mi va molto di lasciarla qui anche se questo parcheggio è molto affidabile"
Scarichiamo la macchina e ci dirigiamo mano nella mano dentro
Stiamo correndo in realtà perchè dobbiamo riuscire a prendere il primo volo per Venezia, per l'Italia in generale in realtà...una volta li a Venezia in qualche modo ci arriviamo
Entriamo e la prima cosa che vediamo logicamente è il bancone della reception
C'è pure la coda ma ci sono tre ragazze e teoricamente non dobbiamo aspettare tanto
Ci posizioniamo dietro l'ultimo signore alla fine della coda e aspettiamo
"Hey Thomas, niente cappello e occhiali oggi?" Gli chiedo, mi fa strano vederlo così in mezzo a così tanta gente
"Non ne ho avuto il tempo, ma perchè mi chiami Thomas?" Mi chiede ridendo
"Perchè mi sembra un modo per farti riconoscere di meno e mi piace anche il nome Thomas ma se non ti piace posso sempre chiamarti Tom"
"Nonono mi piace Thomas mi sembra una cosa più personale e intima, mi piace"
Mi da un bacio prima che una voce proclami "avanti il prossimo" e arrivi il nostro turno
Ci avviciniamo alla ragazza e Tom mi da una leggera gomitata come a dirle parla tu
"Salve" dico "ci servirebbero gentilmente due biglietti per il primo volo per Venezia"
"Si, dovete andare alla biglietteria che si trova qui" dice indicandomi un punto sulla mappa "dovrebbe partire un volo tra un'ora, se siete veloci dovreste riuscire a prendere il biglietto e a fare il check-in in tempo"
"Grazie mille, arrivederci"
"Arrivederci"
Riprendo Tom per mano e cominciamo a correre verso la biglietteria che, per fortuna, è una di quelle automatiche
"Allora abbiamo detto Venezia"
Scorro il monitor delle destinazioni ma sono tantissime
Dopo trovo il tasto cerca lì vicino e digito velocemente Venezia
"Non c'è un volo che va a Venezia" dico "dobbiamo per forza arrivare a Milano"
"Va bene comunque Liz"
"Parte alle 11:45 e adesso sono le 11:15, dice che basta fare il check-in 15 minuti prima quindi siamo in orario, prendo questi?"
"Si, pago io aspetta"
Tira fuori la carta e la inserisce, paga i biglietti e vengono fuori dalla fessura, li prendiamo e leggo
"Partenza dal gate 12" mi guardo intorno "noi siamo al 2 adesso, dovremmo farcela" continuo a leggere le informazioni "siamo in seconda classe, ti è un problema?" Mi preoccupa il fatto che lui di solito viaggia in aereo privati e adesso siamo in seconda classe magari si trova male
"Nono mi va bene, a me basta arrivare a Venezia"
Ci mettiamo a correre lungo l'aeroporto alla ricerca del nostro gate
"Eccolo Liz è quello"
Ci avviciniamo al banco e passiamo i biglietti
"Passaporto" dice la hostess
"Si un secondo" dico io aprendo la borsa e cercando il porta documenti "ecco " e le porto il passaporto
"Il tuo signore?" Dice in tono scortese a Tom
"Si lo sto cercando" risponde lui mentre armeggia con lo zaino
"Aspetta ti aiuto stai fermo" gli dico mettendo la mia mano dentro al suo zaino e iniziando a cercare "eccolo qui" e lo passo alla hostess
"Ooo ma abbiamo un Vip qui, non vi avevo riconosciuto Signor Holland, possiamo fare qualcosa per voi?" Chiede con fare gentile
"No, non serve" risponde in modo cortese e sorridendo
"Se vi serve ci faccia sapere" ci ripassa i documenti e mettiamo le valige nel rullo "vi ricordo che avete solo un bagaglio a mano a testa"
Caspita io ho sia la borsa che lo zaino ma mi servono entrambi
"Liz metti lo zaino dentro al mio, ho dello spazio ci dovrebbe stare" dice aprendo lo zaino di nuovo
Infilo lo zainetto nel suo e richiudo "perfetto, ora sono uno e uno, va bene?"
"Si perfetto, potete sedervi li mentre aspettate che chiamino il volo"
"Va bene grazie" dico prendendo Tom per un braccio e lo allontano per sederci
"Hai sonno?" Mi chiede
Annuisco
"Dai dopo in aereo puoi dormire quanto vuoi, tanto i nostri posti sono vicini"
"Attenzione prego, iniziamo ad imbarcare i passeggeri del volo diretto a Milano"
"È il nostro" mi dice Tom stringendomi la gamba che avevo appoggiato sopra le sue "andiamo"
Ci alziamo e saliamo in aereo con molta calma
Prendiamo i nostri posti e dopo aver ascoltato la spiegazione di cosa fare in ogni evenienza mi allaccio la cintura e mi appoggio a Tom
"Dormi principessa" mi dice prendendomi sottobraccio e facendomi appoggiare a lui
In poco tempo prendo il sonno e non mi accorgo nemmeno che siamo decollati

If I can't have you...❤️||Tom Holland||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora