Capitolo 57

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Sono passati parecchi mesi da quando è successo quello che è successo, insomma, da quando io e Tom ci siamo lasciati
Non credo di averlo ancora metabolizzato completamente ma provo ad andare avanti, lui è stato l'unico con cui mi sono aperta, l'unico di cui mi sono fidata seriamente, l'unico con cui sono sempre stata me stessa e l'unico che ho amato con tutto il mio cuore e per la quale ho pianto tutte le mie lacrime e continuo a versarne
"Liz" mi schiocca le dita davanti agli occhi Camila "ci sei?" Mi chiede "è mezz'ora che sei appoggiata alla cucina contemplando il nulla"
"Si scusami" dico io "sai...mi è tornato in mente quel..."
"Liz prova a dire quel nome e ti tiro una sberla" dice seria lei "devi smetterla di pensarci, è acqua passata...non puoi piangere il morto per sempre, devi passarci sopra e lasciarlo andare"
Ha ragione, ormai è finita...non ho più nessuna speranza
Afferro la brocca del caffè appena fatto e lo verso all'interno della mia tazza preferita
Sorseggio il caffè leggendo i miei impegni della giornata nella mia agenda giocherellando con la collana che porto sempre al collo
"Dovresti toglierla, sbarazzartene" dice lei
"Non posso" dico "ho giurato di non toglierla mai e poi mai"
Quando me l'ha regalata all'interno ha messo un fogliettino con una dedica e alla fine c'erano scritte testuali parole "ti prego Liz non toglierla mai, qualsiasi cosa accada...giuralo" e io l'ho giurato e non infrango le promesse
"Te la farò togliere prima o poi" dice lei uscendo dalla cucina "spero di vederti a cena stasera...fai sempre tardi ultimamente"
"Cercherò di arrivare in orario per la cena, te lo prometto"
"Liz, è la quarta volta in questa settimana che lo dici e siamo solo a giovedì"
"Lo so ma non finiamo mai in orario le riprese...stasera ti prometto che arrivo in orario anche se non abbiamo finito"
"Ti aspetto, io e Jake abbiamo prenotato nel ristorante che adori quindi magari sarebbe bello che venissi anche tu...e non che fai come fai solito che ci lasci come una coppietta ad un tavolo in mezzo a gente che ci guarda male"
"Ti prometto che arrivo" dico "dai Cami vai che altrimenti fai tardi"
"Si va bene" dice lei andandosene "ciao"
"Ciaoooo" la saluto io contenta
Salgo in camera mia e mi vesto velocemente
Ho accettato entrambi i contratti che mi ha proposto Alan infatti non ho un giorno libero, nemmeno il weekend...ma forse è meglio così, almeno non penso a Tom e ho la testa impegnata su qualcosa
Esco di casa e mi lascio invadere dal calore dell'inizio dell'estate che ormai è alle porte, spero di riuscire ad avere qualche giorno di ferie per potermi rilassare in spiaggia
Mi avvicino alla mia macchina e mentre la apro mi squilla il telefono
Sam
Sam? Perché mi chiama? Sa che devo andare al lavoro e di solito mi chiama la sera per un fatto di comodità con un fuso orario
Rispondo al volo mentre salgo in macchina
"Hey dimmi" dico rispondendo e mettendo in moto la macchina
"Ti disturbo?" Mi chiede
"Sto andando al lavoro, sono appena salita in macchina dimmi pure" dico io
"Sai, sono per caso a New York" dice lui
"Davvero?!" Chiedo io entusiasta
"Si, sono voluto venire per parlare un po' con te e magari passare un po' di tempo insieme dopo quello che è successo"
"Se vuoi possiamo andare a pranzo insieme, è l'unico momento libero che ho oggi"
"Si volentieri"
"Andiamo in un posto dove fanno dei panini favolosi, vieni fuori dagli studios a mezzogiorno...ti mando la posizione"
"Va bene, a dopo" dice lui
"A dopo"
Metto giù e continuo a guidare verso gli studios
La mattinata passa velocemente tra una scena e l'altra e velocemente arriva mezzogiorno
"Slave Liz" mi dice Alan bloccandomi prima di uscire
"Slave Signor Walker" dico io "che sorpresa vederti qui"
"Ho voluto assistere a qualche ripresa, volevo vedere come stava andando la mia stella"
"Oh" dico io in evidente imbarazzo
"E volevo comunicarti che ti lascio il pomeriggio libero" dice "so che sei invasa dal lavoro e ti farebbe proprio bene staccare un po'...passa un pomeriggio a casa a rilassarti oppure vorrei che tu accettassi questo" conclude passandomi una cosa che sembra un biglietto aereo
Lo prendo e abbasso gli occhi per leggerlo
È un ingresso per la spa più costosa di tutta Manhattan
"Non posso accettare" dico io riporgendo il biglietto
"Elizabeth, insisto" dice lui lasciandomi con il biglietto in mano "buona giornata cara"
"Buona giornata anche a te" dico in tono piatto
"Non ci andrò mai" dico tra me e me mettendo il biglietto nella borsa
Apro la borsa alla ricerca delle chiavi e mi blocco in mezzo alla strada quando non le trovo
"Hey Liz" sento una voce famigliare chiamarmi
Sollevo lo sguardo e davanti a me trovo il moro, quel bellissimo moro che recita al mio fianco nel film che sto registrando
Noah Centineo (ho perso due giorni a fare i casting su chi potesse essere l'attore che affiancava Liz sul set, il vero problema sorge nel momento in cui io guardo solo film "vecchi" in cui appaiono tutti attori che adesso hanno 40/50 anni e non mi pareva il caso di mettere uno di questi...credo sappiate tutti chi è Noah nel caso cercatelo su internet😇)
"Ciao Noah" dico io sorridendo al mio collega
Lui si avvicina e mi abbraccia amorevolmente e io ricambio l'abbraccio
"Andiamo a pranzo insieme?" Mi chiede "ho trovato un posto speciale un po' lontano da qui ma tanto oggi hai pausa quindi non registro nemmeno io...ti va?"
"Scusami ma starei andando a pranzo con un amico" rispondo triste io "andiamo un'altra volta"
"Tranquilla, non preoccuparti" dice lui sorridente "buon pranzo allora"
"Grazie anche a te" dico io "ciao"
"Ciao Liz" mi dice lui prima di scambiarci un bacio nella guancia
Lui procede mentre io continuo la ricerca delle chiavi all'interno della borsa
"Eccole!" Esclamo estraendole dopo averle trovate
Continuo a camminare e arrivo alla mia macchina dove appoggiato trovo un ragazzo di spalle con il cappuccio sollevato
Lo identifico come Tom, riconoscerei ovunque le sue spalle
Non posso fare finta di nulla, devo affrontare questa cosa
"Ciao, ti potresti spostare?" Gli chiedo "starei aspettando tuo fratello"
"Non verrà" dice "mi ha fatto un favore, lui è a Londra e a Londra rimarrà...sapevo che se te l'avessi chiesto io mi avresti detto di no" conclude girandosi e guardandomi
Avrà perso una cosa come quindici kili in questi mesi che non ci siamo visti, ha la faccia scavata e gli occhi che sembrano scavati nel cranio, ha delle occhiaie spaventose e ha i capelli buttati all'aria coperti dal cappuccio
Ho letto su internet che teoricamente sta registrando un film e mi pare sia Spider-Man...l'ultimo che deve uscire ma non penso si sia ridotto così per un film
"Cosa c'è?" Gli chiedo innervosita
"Voglio parlarti" dice lui
"Dopo avermi tradita, cacciata via, avermi baciata e poi non avermi cercata per altri quattro mesi tu adesso vuoi parlarmi"
"Si, ho capito cos'ho fatto e voglio rimediare"
"Sali" gli dico aprendo la mia portiera della macchina e salendoci
Non so perché lo sto facendo ma voglio sentire quello che mi deve dire perché sono ancora convinta che non mi abbia tradita sul serio
Lui apre la porta ma prima di salire mi fa una domanda che mi lascia interdetta
"Chi era quello?" Mi chiede
"Chi?"
"Quel ragazzo che hai salutato prima così calorosamente e affettuosamente"
"Un mio collega, registriamo il film insieme" dico "e tu non hai nessun diritto di essere geloso"
"Lo so" dice lui alterato "ma non mi piace che un altro uomo ti stia così vicino"
Sale in macchina e chiude la porta
Io non dico più nulla, sa che non ha il diritto di fare così visto che mi ha lasciata
Metto in moto e parto verso il ristorante in cui dovevo portare Sam e dove andavamo sempre

If I can't have you...❤️||Tom Holland||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora