Capitolo 15 - Potresti fare una o magari più arrampicate con mia figlia?

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E' decisamente bello stare in compagnia, passare il tempo con altre persone, fare cose produttive, divertirsi, però è decisamente mille volte più bello passare del tempo da soli con se stessi, rilassarsi sul proprio letto a guardare una serie tv, forse anche un film, magari ascoltare musica o leggere un libro, soprattutto dopo una settimana stancante.

India è uscita in cerca di lavoro, mentre Cara è andata con il suo gruppo di studio a fare non so esattamente bene cosa, Josh si è fatto sentire solo stamattina e il ragazzone invece, beh, non ho potuto sentirlo perché non ho ancora il suo numero, quella testa dura si ostina ancora a non darmelo.

Io invece me ne sto stravaccata sul letto con il mio fantastico pigiama giallo con sopra disegnate le emoji, in grande al centro c'è proprio la cacca, si, un po' per ricordarmi che la mia vita va di merda la maggior parte del tempo.

Sulla scrivania il mio computer inizia ad emettere dei trilli, segno del fatto che qualcuno mi sta chiamando su Skype, mi affretto ad alzarmi dal letto, anche se non vorrei farlo affatto, mi siedo e apro il computer, è mia madre, rispondo subito.

«Lily Cherie, sei completamente sparita da quando ti sei traferita, ti sei forse dimenticata di avere due genitori dall'altra parte del mondo?» la voce di mia madre è come la ricordavo, sa di casa e mi è mancata decisamente tanto.

I suoi capelli biondi sono sciolti e le arrivano alle spalle, i suoi occhi marroni sono buoni e lei è davvero bellissima, come sempre.

«Mamma, felice di sapere che non hai perso la tua vena melodrammatica.» le rispondo con un sorriso.

«Sto parlando sul serio, odio il fatto che tu ti faccia sentire troppo poco spesso.» ribatte lei, mettendo il broncio per qualche secondo.

«Mi dispiace mamma, è che passo tutto il tempo a studiare e lavorare.» dico e in parte è vero, ciò non giustifica però che non trovi neanche un secondo per chiamare lei o papà.

«Piccola mia, ti prego di uscire e divertirti un po', non posso controllarti a distanza e temo per il tuo spendido ed intelligente cervello, anche per la tua salute in realtà, non puoi passare tutto il tempo sui libri.» sapevo che avrebbe detto una cosa del genere, la mamma è sempre stata così, uno spirito libero, forse in un'altra vita sarebbe stata un'ottima hippie.

Pace, amore e rock and roll, se solo lei non odiasse il rock and roll.

«Sei l'unica madre al mondo a pensarla così, lo sai?» le chiedo con una smorfia.

«Sono speciale io, come stai? Sei l'unica con la quale non riesco a parlare quasi mai, Josh e Cara mi chiamano almeno due o tre volte al giorno.» mi dice ed io mi sento davvero una pessima figlia, non è che non voglio chiamarli è che ho paura che se li chiamo troppo spesso, vederli in video chiamata mi faccia venire nostalgia di casa e star male.

«Sto bene mamma, mi dispiace, mi mancate. Dov'è papà?»

«E' andato a fare arrampicata.» risponde con nonchalance, come se fosse una cosa che papà fa sempre.

«Che significa? Non parlerai sul serio, papà non si è mai arrampicato neanche su un albero.» le chiedo con gli occhi spalancati dallo stupore.

«Piccola, tuo padre è ancora in perfetta forma fisica, può arrampicarsi su qualcos'altro che non sia io, qualche volta.» ciò che dice mi fa quasi affogare con la mia stessa saliva.

«Mamma!» la rimprovero come se fosse lei la figlia e non io.

«Che c'è? Non ho detto niente di male, un giorno, spero presto, troverai qualcuno che voglia arrampicarsi su di te o tu su di lui, tanto quanto tuo padre vuole arrampicarsi su di me ed io su di lui.» dice facendo spallucce con un mega sorriso sulle labbra.

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