Capitolo 44 - Il peso delle bugie

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«Esattamente puoi spiegarmi cosa ci facciamo qui?» mi chiede India per la millesima volta da quando siamo uscite dal dormitorio.

«Tu sei qui perché sei la mia migliore amica e io sono qui perché me l'ha chiesto il mio ragazzo.» le rispondo sempre con la stessa frase, forse vuole sentirselo dire più volte.

«Questi sono talmente ricchi e noi talmente fuori posto che la donazione dovrebbero farla a noi, altroché.» indica con un cenno del capo le persone fuori dalla location vestite in modo elegante e con delle maschere che coprono il viso.

Kaden mi ha invitata a una festa di beneficenza organizzata dalla sua famiglia, avrei preferito non venire, devo essere sincera, però so che Kaden odia questo genere di cose e no, non intendo la beneficenza ma le feste organizzate dai suoi -principalmente suo padre- o persone simili ai suoi -anche qui, principalmente suo padre-, non mi andava di lasciarlo solo, però quando mi ha detto che potevo invitare altre persone non ho esitato ad invitare India.

«La smetti?» le chiedo con una smorfia, «E per la cronaca sei bellissima, come sempre.»

Ha indossato un vestito rosso, le arriva poco sopra il ginocchio e le sta d'incanto, come la maschera dorata che copre solo gli occhi.
Io invece uno blu che è ricoperto di minuscoli brillantini che lo fanno sembrare un cielo stellato, la maschera è dello stesso colore con rifiniture in argento.

«Ci stai provando con me Lils? No perché un pensierino potrei farlo.» mi risponde con un sorrisetto malizioso che mi fa ridere.

«Certo amore mio, non sai che ti amo da sempre?» le mantengo il gioco e lei ride insieme a me.

«Sei bellissima anche tu, Giggy è un uomo fortunato.» dice ed io la ringrazio con un sorriso.

«Entriamo?» le chiedo poi, prendendo un respiro profondo subito dopo.

«Entriamo.»

«Spero solo di non inciampare sui tacchi e rompermi il culo stasera.» borbotto prima di entrare con India che se la ride.

Non è facile individuare persone che conosciamo, appunto perché indossano le maschere, sono sicura però che riconoscerei il ragazzone e non per qualche sesto senso da innamorati come da cliché, anche perché di sesto senso non ne ho proprio, lo riconoscerei ovunque per la stazza da gigante. Diciamo che è uno che da nell'occhio in tutti i sensi.

Poi qualcuno poggia le mani sui miei fianchi da dietro e mi attira a se, quando sto per voltarmi e prendere a pugni in faccia chiunque sia, la persona parla.

«Chérie.» il mio ragazzone mi stringe ancora di più contro il suo petto ed io sorrido, poi mi volto, ha una maschera argentata e blu, lo bacio sulle labbra, «Sei bellissima, sempre.» mi dice, non appena dopo esserci baciati mi guarda dalla testa ai piedi.

«Anche tu.»

«Si, ci sono anch'io, grazie, siamo tutti bellissimi.» s'intromette India con finta aria offesa.

«Tu sembri una vecchia strega.» le dice Cameron, vestito con un completo elegante e una maschera sul dorato e il bordeaux.

«Vecchio ci sarai tu!» strilla India sul punto di picchiarlo davanti a tutti.

«Ti offendi se ti do della vecchia e non della strega?» le chiede Cameron con la sua faccia da schiaffi.

«Ma non ho capito, devi sempre rompere le scatole a me?» sbuffa la mia migliore amica, il che mi fa sorridere.

«Come mai non stai imprecando come tuo solito fare?» chiede Cameron, «Ah, vuoi fare la principessa stasera.» si da la risposta da solo con un ghigno.

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