È passata una settimana da quando ho discusso con il ragazzone per Reeve, che poi in realtà non è stata neanche una vera discussione, solo uno scambio di opinioni. Da quel momento in poi le cose sono andate abbastanza meglio, forse è grazie al fatto che riusciamo a parlare sempre in modo tranquillo e maturo, risolviamo le cose senza urlarci contro, va bene, forse lui non urla, alza giusto un po' la voce ma senza neanche farlo a posta dato che automaticamente il suo vocione si alza quando si arrabbia, io qualche volta invece si, urlo come una pazza vergognandomi subito dopo.
Divertente vedere l'ottava dei sette nani urlare contro il grande gigante buono.
L'invito di Mayko è stato rimandato perché non è ancora tornata dal viaggio di lavoro, di tanto in tanto però fa delle videochiamante con Kaden o di gruppo, ovvero compresi gli altri due figli.
Konnell è molto provato dalla pausa che si è presa Jillian, è stato molto male e l'unica che in realtà gli sta tanto vicino è sua sorella Willow, di tanto in tanto si è fermato a parlare con me al Mayko, inutile che nella mia mente quando lui elencava i motivi per cui le mancava Jillian, io gli urlavo "Fidati, è meglio se questa pausa dura a lungo, tipo per sempre", è stata una tortura vederlo star male e non potergli aprire gli occhi sulla persona che lo sta facendo stare così, sul fatto che Jillian non lo merita neanche un po'. Perciò si, i miei litigi o discussioni o come vogliamo chiamarli, con Kaden dipendono anche da questo.
Una delle altre cose che sta venendo messa a dura prova oltre alla mia innata pazienza, è la mia idea di restare vergine fino al matrimonio, che a pensarci a volte credo che sia stata l'idea peggiore che mi sia venuta in vita mia.
Soprattutto in momenti come questi, dove il ragazzone se ne sta a petto nudo con solo dei pantaloncini sportivi a coprirgli la parte inferiore del corpo, sdraiato accanto a me che mi bacia il collo e mi accarezza le cosce di tanto in tanto, scoperte perché indosso solo una sua maglietta a maniche corte enorme.
Che penitenza, dovrebbero farmi santa.
«Sei diventata rossa.» dice all'improvviso Kaden, la testa poggiata nell'incavo del mio collo dove lascia anche un bacio che mi fa venire i brividi.
Amore mio, menomale che non leggi nel pensiero.
«È il caldo, mi ci vorrebbe una doccia fredda.» trovo una scusa plausibile ma non credo funzioni dato che non è che fa tutto questo caldo.
«Rimediamo subito.» non so come mi ritrovo come un sacco di patate a penzolare sulla spalla di Kaden, che mi porta non so dove.
Realizzo cosa sta succedendo nel momento in cui mi colpisce il getto dell'acqua ghiacciata, mi dimeno mentre riprendo fiato dato che mi si era bloccato durante l'impatto con l'acqua.
«Sei impazzito? È fredda!» strillo dimenandomi come un'anguilla, le sue braccia però mi tengono ben salda per non farmi scappare e non farmi cadere.
«L'hai detto tu che ti ci voleva una doccia fredda, ora che ci penso, serve anche a me.» e so che si riferisce alla sua erezione più che evidente attraverso la stoffa dei pantaloncini, mi viene impossibile non arrossire mentre cerco di non guardare in quel punto preciso.
Kaden entra in doccia con me e lo stronzetto fa scorrere l'acqua calda adesso, la doccia vista da fuori sembra enorme, ora che ci sono dentro con Kaden tutto ad un tratto mi sembra davvero piccola.
«A me l'acqua fredda e a te l'acqua calda?» lo guardo fingendo di essere arrabbiata, lui non se la beve mica.
«Hai ancora freddo?» mi chiede con un ghigno divertito stampato in faccia.
«Tu che dici? Mi è entrato il freddo nelle ossa.» rispondo cercando di proteggermi dal freddo abbracciandomi da sola.
«Motivo in più per farti riscaldare da me.» entra nella doccia insieme a me, io faccio qualche passo indietro presa in contro piede.
«Ti ricordo che siamo sotto un getto di acqua calda.» gli faccio notare con una smorfia.
«Vieni qui.» dice e io taccio all'istante, mi avvicino lentamente a lui e anche un po' in imbarazzo in realtà.
Il modo in cui mi solleva da terra come se non pesassi niente mi fa alzare gli occhi al cielo in mente, nell'esatto momento in cui le mie gambe avvolgono la sua vita però, smetto di pensare a qualsiasi cosa. Le sue mani sono sulle mie cosce, le mie avvolte intorno al suo collo.
«Mi piacciono le tue lentiggini.» dice a pochi centimetri dalle mie labbra.
«Solo le mie lentiggini?» gli chiedo con un sorrisetto.
«Anche questo non è male.» dice posando le mani sul mio sedere, facendomi ridere.
«Che cretino.» dico mentre chiudo l'acqua, non voglio sprecarla.
Pensavo avrei sentito freddo dopo aver chiuso l'acqua ma in realtà no, forse ho ancora più caldo di prima ed è tutta colpa della vicinanza di Kaden.
«Dico davvero, faccio pochi complimenti al tuo culo, devo rimediare.»
«Ok, allora ti piacciono solo le mie lentiggini e il mio culo.» mi fingo offesa mettendo il broncio che lui prontamente bacia, lasciandomi anche un piccolo morso.
«Mi piacciono le tue labbra, la forma e il colore, il modo in cui si gonfiano quando le riempio di baci e le cose che tiri fuori, riesci a parlare di argomenti seri e passare subito dopo divertenti o insensati, in meno di due minuti.» dice tutto ciò baciandomi subito dopo per rendere più chiaro il fatto che gli piace davvero, «Mi piacciono i tuoi occhi e il modo in cui guardi il mondo, lo fai sembrare un posto meraviglioso e mi piace il modo in cui guardi me.»
«Fammi indovinare, faccio sembrare meraviglioso anche te?» rispondo, non so come mi sia uscita la voce in realtà.
«Esatto ed io non ho niente di meraviglioso.»
Annoto nella mia mente il fatto che devo cercare di far entrare nel cervello di questo ragazzone dolce ma testardo, che lui è davvero meraviglioso e che si merita il mondo.
Al momento però taccio e lascio che sia lui a parlare.«Mi piacciono le tue gambe, soprattutto quando mi stringono a te in questo modo.» dice passando le mani sulle mie cosce che automaticamente si stringono di più intorno a lui per avere un contatto maggiore, «Mi piacciono le tue braccia, il modo in cui mi stringi quando mi abbracci come se non volessi lasciarmi andare, la verità è però che non ce n'è bisogno perché non andrei comunque da nessun'altra parte.» continua a parlare guardandomi dritto negli occhi, «Mi piacciono le tue guance che prendono fuoco per qualsiasi cosa dica o faccia.» dice passandomi il pollice sulla guancia destra, «E mi piace Lily.» conclude poi.
«Ma io sono tutto questo e altro.» rispondo, forse lo sussurro, non lo so.
«Infatti, mi piaci tu in tutto e per tutto, ogni tua sfaccettatura.» dice e subito dopo mi bacia.
Le sue mani sono dappertutto sul mio corpo ed io mi stringo ancora di più a lui, non so come né quando ho preso a strusciarmi su di lui come se fossi un serpente, le sensazioni che provo sono troppo forti però per riuscire a fermarmi.
Quando però il ragazzone mi fa poggiare con la spalla al muro, accidentalmente credo di aver colpito il doccino perciò un getto di acqua bollente mi colpisce le spalle e il sedere, ancora coperto dalle mutandine e dalla maglia, fortunatamente.
Strillo e scendo velocemente dal corpo di Kaden, piangendo quasi mentalmente, lui chiude velocemente l'acqua ed io mi massaggio il sedere.
«Ho letteralmente il culo in fiamme.» gli dico facendolo ridere.
Il modo in cui i suoi occhi si assottigliano quando ride e la fossetta che si crea sulla guancia destra, più il suono, mi fanno desiderare che rida sempre per potermi beare di questa vista sensazionale.
«Usciamo prima che il tuo culo subisca ulteriori danni, non me lo perdonerei mai.» mi tende la mano che io accetto.
«Ti piace troppo.» ci scherzo su con un sorrisetto.
«Già, mi piace troppo.» risponde lui, più che serio.
Ed è quando viviamo momenti come questi che ringrazio me stessa per non aver mollato la presa neanche un secondo quando lui non voleva neanche conoscermi, troppo scosso è chiuso nel suo mondo com'era.
Rifarei tutto ciò che ho fatto altri milioni di volte, perché il risultato sta superando di gran lunga tutte le mie aspettative.
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Arrivi Tu
ChickLitLily Chérie Parker, meglio conosciuta semplicemente come Lily, ha diciannove anni e la sfortuna dalla sua parte, ogni giorno per lei è come una continua lotta di sopravvivenza, perché si, cerca di sopravvivere alle sue infinite figuracce. È un mix d...