Capitolo 19 - Un extraterrestre nella pancia

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Sono passati quasi cinque giorni dalla serata Disney a casa di Kaden e negli ultimi due giorni sto cercando di evitarlo il più possibile, ora, sembrerebbe strano dato che per alcuni sembravo quasi ossessionata da lui, praticamente siamo diventati l'uno l'ombra dell'altro, io più di lui, questo devo ammetterlo, però si, lo sto evitando. Il perché? Perché sento sensazioni sgradevoli quando sono con lui.

«Hai la febbre?» mi chiede la mia migliore amica risvegliandomi dai miei pensieri non appena mi posa una mano caldissima sulla fronte.

«Cosa?» le chiedo.

«In questi giorni sei troppo silenziosa, hai litigato con il tuo gemello siamese?» mi chiede ancora una volta ed io nego con la testa.

«Non ho litigato con Josh.»

«Infatti parlavo di Kaden.» e solo sentirlo nominare mi fa venire le vertigini, credo che India se ne sia resa conto comunque, «Okay, sputa il rospo signorina.»

«Ew, non ho ingerito nessun rospo.» le rispondo con una smorfia disgustata, subito dopo tiro il piumone fin sopra il mento, non tanto da coprirmi la faccia.

«Lily Cherie.» mi rimprovera lei, come se fosse mia madre, ha lo sguardo severo e credo mi stia per puntare un dito contro, ma non lo fa, Adeline Parker non si è impossessata completamente di lei o della sua mente.

«India.»

«Parla.» mi dice secca e concisa, poi si siede accanto a me.

«Cosa vuoi che ti dica?» le dico, arrendendomi.

«Cosa ti sta succedendo Lil?» mi chiede preoccupata ed io mi sento dannatamente in colpa, perché non mi piace far preoccupare le persone che tengono a me.

«Sto evitando Kaden.» sputo fuori costretta, lei sembra pensarci su qualche secondo prima di rispondermi.

«Non credo che tu possa riuscirci più di tanto, frequentate gli stessi corsi, lavorate nello stesso posto...» inizia ad elencare ed io la zittisco.

«Lo so, ti prego, non ricordarmelo.»

«Cosa ti ha fatto?» mi chiede.

«Lui? Niente.» rispondo subito, perché non mi ha fatto nulla.

«Allora hai fatto tu qualcosa a lui?» mi chiede confusa.

«Cosa dovrei fargli, scusa?» le chiedo offesa.

«Oh fidati, tu potresti inventare mille cose da fare con lui o contro di lui.» mi risponde con un ghigno e non posso darle torto, riesco ad essere molto vendicativa se mi ci metto.

«Ora che ci penso si, mi ha fatto qualcosa.» dico però all'improvviso.

«Cosa esattamente? Devo iniziare a leggere articoli che spieghino come uccidere qualcuno e farla franca?» mi chiede tremendamente seria ed io trattengo un sorriso.

«Ho guardato "Le regole del delitto perfetto", non serve leggere nessun articolo.» le dico, «Credo che sia una specie di mago Indy, uno stregone o che ne so.» la mia espressione sembra davvero impanicata adesso.

«Di che stai parlando? Sei impazzita?» mi guarda confusa senza capire cosa sto blaterando.

«Mi ha fatto qualche specie d'incantesimo, ne sono sicura!» continuo a dire io però.

Pensandoci bene potrei avere ragione, quando lo vedo mi viene la tachicardia, le gambe mi tremano, ho i brividi, mi sento come se avessi qualche strano extraterrestre nella pancia che fa le capriole e tante altre cose, ecco quali sono le cose sgradevoli che sento quando sono con lui o semplicemente penso a lui.

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