Capitolo 17 - Peppa Pig

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Oggi sono due mesi e mezzo che ho stretto amicizia con Kaden, giorno in più o giorno in meno, sono quasi quattro mesi però che lavoro al Mayko e che vado al college, le cose non sono cambiate molto, io e Kaden abbiamo avuto il voto più alto nel lavoro di coppia che è stato costretto a svolgere con me, il professore ci ha elogiati facendoci sentire importanti –o almeno, così mi sono sentita io, dato che di solito non ricevo molti complimenti- e ci ha espressamente chiesto di fare coppia anche in un progetto futuro, il ragazzone pur essendo leggermente più malleabile con me adesso, ha comunque storto il muso perché si, mi ritiene ancora insopportabile.

Con la gang del bosco ho instaurato un bel rapporto, non posso lamentarmi, Asher compreso, che in mia presenze non tocca più il tasto Kaden, in più ho conosciuto gli amici di Kaden, tranne la ragazza che momentaneamente è tornata nella sua città per problemi di famiglia, sono tre ragazzi, Dalton, Bradley e Cameron, tutti e tre simpaticissimi.

Ho visto più e più volte Konnell e Willow al Mayko, al contrario di quel che dice Kaden, suo fratello non è così male come sembra, sua sorella invece l'adoro, a breve entrerà nel nono mese di gravidanza, sta aspettando una bella bambina che si chiamerà Maelle, un nome molto particolare, mi ha spiegato che nella sua famiglia hanno tutti nomi particolari.

«Ti si sono scaricate le batterie?» mi chiede il ragazzone mentre siamo intenti a correre, si, ci siamo allenando insieme, cioè lui si allena, io cerco di stargli dietro e non farmi prendere un infarto.

«Ti piacerebbe...» riesco a dire, senza affanno.

«Eccome, non posso mica negarlo.» mi risponde lui fresco come una rosa, tutto sembra, tranne che si sia allenato.

«La tua gentilezza mi fa tremare il cuore.» ribatto mentre mi fermo per un secondo solo.

«Solo la mia gentilezza?» mi sfotte lui ed io alzo gli occhi al cielo.

No, non solo la tua gentilezza.

«E poi sarei io quella con l'ego smisurato.» dico però e lui trattiene un sorriso.

Riprendiamo a correre, io con lentezza disarmante, lui concentrato e non posso fare a meno di guardarlo, i suoi muscoli in bella vista, la sua pelle che sembra bronzo, i miei occhi lo ringraziano per la vista paradisiaca.

«Attenta!» riesco a malapena a sentire la voce di Kaden, che mi ritrovo praticamente stesa su una pozzanghera di fango, «Stai bene?» mi chiede il ragazzone avvicinandosi a me, io cerco di rialzarmi il più velocemente possibile anche se vorrei sprofondare nel fango.

«Sto bene, mi sento come in un episodio di Peppa Pig, però tutto sommato bene.» e non appena mi alzo, tutta sporca di fango, alzo lo sguardo su di lui come se fossi una bambina offesa da chissà quale insulto, lui non può fare a meno di scoppiare a ridere.

Che visione patetica sono!

«Devo dire che come Peppa Pig non sei male.» mi sta prendendo in giro, lo so.

«Sembro uscita da un porcile...» mormoro guardandomi le scarpe.

«Il fango ti dona.» non so se sta cercando di consolarmi ma ci riesce poco.

«Non mi sei d'aiuto.» borbotto e lui ride.

«Andiamo, abito poco distante da qui, ti fai una doccia e nel frattempo laviamo i tuoi vestiti, ti presto qualcosa di caldo, in più ho un asciugatrice, perciò ci metterai poco a tornare come nuova.» la sua gentilezza mi scalda il cuore e mi fa tingere le guance di rosso.

«Nel senso che vuoi mettermi nell'asciugatrice?» gli chiedo facendo appello al mio sarcasmo come sempre.

«Nel senso che lo farei, ma come ti ho detto farmi arrestare non è nelle mie priorità, intendevo che i tuoi vestiti si asciugheranno in fretta.»

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