11.

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Hailey

Dalla telefonata della sera prima si stuzzicavano — beh lui stuzzicava lei, mentre lei annegava negli ormoni — e non appena finalmente le loro bocche si unirono Hailey sentì quasi le campane. Oh Cielo! Trattenendola per la nuca ed il fianco Lennox le fece schiacciare il petto contro il suo, portandola proprio sopra l'erezione e, quando lei spalancò la bocca per la sorpresa, lui, con un ghigno, la conquistò; con la lingua si insinuò alla ricerca della sua e ringhiò nel trovarla facendole praticamente fare le fusa. Il romanticismo sfumò ed il dolce bacio divenne carnale, tanto da farle vibrare in una maniera oscena il ventre. Non aveva mai baciato nessuno ma assecondò i suoi movimenti e, da come la serrò, sembrava più che soddisfatto. «Che cazzo mi ha fatto Hailey...» facendole dondolare il bacino in modo da farla strusciare su tutta la sua lunghezza gemette in un modo rauco che la accesse, come stava facendo quello strusciarsi bestiale.

    «Quello che tu hai fatto a me» le puntò gli occhi simili a tizzoni nei suoi, per poi di nuovo buttarsi sulla sua bocca. La divorò, la consumò, per poi premersela contro come se volesse fondersi con lei ricominciando a spingere proprio in quel punto bollente che Hailey sentiva implorare pietà. «Oddio...»

    «Cazzo» imprecando si gettò di nuovo sulle sue labbra, come se non riuscisse a starci lontano, facendole muovere le mani sotto quell'impulso alla ricerca di un appiglio. «Oh Willy...» succhiandole il labbro, e parte del respiro che fece, sembrò far davvero una fatica immensa, «potrei non essere il bravo ragazzo che credi.»

    «Di... cosa...» cercando di non annaspare con la bocca secca come il deserto, Hailey si morse il labbro nel sentirlo scendere sul lato del collo, «di che parli?»

    «Volevo baciarti... ma ora voglio scoparti su questo divanetto, fottendomene di chi potrebbe arrivare» una scarica di eccitazione dall'orecchio le arrivò al ventre facendole fremere le gambe, «ma non lo farò... a meno che tu non voglia.»

    Dio, la sua voce, le sue mani... tutto di lui era dannoso per la sua sanità mentale.

    «Io non...» non riusciva a ragionare, ma quella frase le uscì più tremante di quanto volesse e subito se ne pentì nel vederlo socchiudere gli occhi. «Non... non sei tu...»

    «Non mi dirai che-» bloccandosi a metà frase la guardò in un modo che la fece quasi spezzare sotto il peso della lussuria e, di nuovo, le tappò la bocca con la sua come se fosse la sua aria.

    «Oh cazzo!» la voce di Henry li fece staccare di colpo, senza però farli muovere da quella posizione per niente innocente. «Ma che fate?!»

    «Ti serve un cazzo di disegno?» la voce gutturale di Lennox la fece sospirare, per poi di getto coprirsi il viso con le mani e fiondarsi nella piega del suo collo.

    Oh. Mio. Dio.

    Il cervello di colpo le si riaccese, ma forse sarebbe stato meno imbarazzante se avesse aspettato un dieci minuti. Perché? Perché arrivarono tutti, uno dopo l'altro.

    «Hai capito il nostro Nox?» Paul.

    «Ci sono delle cabine per fare certe cose» Tom.

    «Ley sorridi!» Nat.

    Non ho il coraggio di girarmi. Per fortuna dava loro le spalle, altrimenti si sarebbe sicuramente buttata in mare.

    «Questa me la pagano» ringhiò Lennox mordendole una spalla. «Willy

    «Mi serve un attimo...» cercando di riprendere il controllo del proprio respiro Hailey sorrise tremante fra le sue braccia, sentendolo stringerla come se volesse proteggerla anche dai loro sguardi.

RAVENED - E se il vero amore tornasse?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora