Hailey
Hailey, coperta da un leggero strato di sudore, si asciugò la fronte con il dorso della mano per poi cercare il telecomando delle pale attaccate al soffitto. L'estate colpiva raramente la loro cittadina in quel modo, ma a giudicare da come sfrigolava l'asfalto fuori dalle finestre dovevano aver raggiunto un nuovo record.
«Ti prego dimmi che l'hai trovato...» mugugnò Nat quasi del tutto sciolta sullo sgabello dietro alla cassa. «Ti prego!»
«Non anco-» adocchiando infondo al cassetto quello che cercava da mezzora Hailey sospirò. «Trovato» ma il sollievo durò ben poco, vista l'assenza di batterie al suo interno.
«È uno scherzo vero...?»
«No...» cercate nell'ufficio "delle necessità" — come lo definiva Nat — un paio di pile le inserirono per poi mettersi sotto al lento movimento delle pale con in viso una faccia sempre meno convinta. «Non era più veloce un tempo...?»
«Cielo...» mormorò Nat tornandosene allo sgabello, «sembra che qualcuno ti aliti addosso.» Purtroppo non aveva affatto torto. Aprirono la porta d'ingresso e del retro, nella speranza di creare un minimo di corrente, ma non servì a molto quindi si arrangiarono come potettero con ventagli di fortuna e acqua ghiacciata.
«Forse sarebbe ora di andarli a tagliare, non credi?» osservandola farsi una coda alta, Nat le indicò i capelli oramai lunghi fino al sedere. «Perché non vai nella pausa?»
«Forse» facendo spallucce Hailey si prese una ciocca fra le dita dubbiosa, ma allo stesso tempo emozionata. Stava davvero sviluppando una doppia personalità? Perché non le dispiacevano in fondo, ma allo stesso tempo bramava il taglio di prima... ma se non le fosse stato più bene? «Dici che dovrei?»
«Sei uno schianto con quella chioma Raperonzolo, ma corti sei più... tu» sorridendole Nat si sventolò con un paio di volantini. «Non devi mica tagliarli per forza come li avevi prima comunque» sottolineò poi toccandosi le punte chiare appena sulle spalle, «ma vuoi davvero dirmi che non ti fanno morire di caldo?»
«Tantissimo...» ammise, vedendola prendere il telefono. «Che fai?»
«Chiamo Betty, avrà di sicuro posto per te a pranzo.»
Come da ordini del medico, cinque minuti dopo l'inizio della sua pausa Hailey si ritrovò seduta sulla sedia dell'unica parrucchiera della città. Sorella maggiore di Xandra, Betty — Elizabeth — era identica alla collega, ma con un cortissimo taglio dipinto di rosso, rasato su di un lato.
«Sono anni che non ti vedo» la salutò non tentando nemmeno di mascherare la sorpresa. «Ti eri dimenticata dove trovarmi?»
Sorridendole Hailey alzò gli occhi al cielo. Sempre la solita. «Anche tu mi sei mancata Betty.»
«Cosa posso fare per te?» le chiese sciogliendole la massa di capelli, per poi prendere la forbice. «Dimmi tagliarli, ti prego.»
«Sì, ma fino a qui» le disse facendo segno all'altezza del proprio seno, «non più corti.»
«È già qualcosa» afferrando una spazzola la guardò alzandole un sopracciglio nel riflesso. «Colore? Torniamo al coppino da unicorno?»
«No, in realtà ho un'altra idea...»
Finito con l'asciugare il suo nuovo taglio, Hailey si sentì tolta una coperta dalle spalle. Betty non solo le aveva tagliato i capelli, ma glieli aveva sfoltiti in una maniera tanto bella che davvero non le sembrava neppure di sentire il calore lasciandoli sciolti. «Appena in tempo» sospirò poi guardando l'orologio, «hai fatto davvero un miracolo.»
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RAVENED - E se il vero amore tornasse?
RomansaMi hai rapito il cuore al primo sguardo. Te lo sei preso, l'hai portato con te, ma va bene così, perché, da quando ti ho vista, è sempre stato tuo. Hailey, intrappolata in una realtà che la opprime ed una relazione tossica che la spaventa, si sente...