Capitolo 12: Il Monte Yin e Yang

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Passarono sette anni da quando Hiei e Seikatsu visitarono il Regno dei Ghiacci, lasciato intatto dalla vendetta di Hiei, il quale non ne sentiva il bisogno. Avevano letteralmente passato dieci anni insieme, trascorrendo una vita da banditi veri e propri rubando e uccidendo, mai abitando nella stessa casa per più di un certo periodo, e allenandosi continuamente insieme per migliorare le proprie abilità e formulare uno stile di combattimento tutto loro, con il quale potevano aiutarsi a vicenda e lottare come un essere solo. Hiei era rimasto sopreso di sé stesso, poiché in dieci anni non si era mai stufato di avere Seikatsu al suo fianco, anzi, ogni anno sentiva di amarla sempre di più. Anche Seikatsu era contenta di condurre quella vita vagabonda e da criminale con Hiei. Era riuscita a risolvere il problema di portare gli oggetti nel suo zaino, rendendo il suo fondo infinito, cosicché risultasse leggero da portare in spalla e potesse contenere tutto il necessario per vivere, le cose superflue per distrarsi e quelle rubate. Alla fine però si erano stufati entrambi di spostarsi continuamente, e da ormai un anno e mezzo quasi, si erano stabiliti all'interno di una grotta con davanti un enorme cespuglio che la nascondeva. Seikatsu era riuscita a rubare cose improbabili come futon e coperte, o elettrodomestici per cucinare il cibo e anche per produrre le sue pozioni. La grotta era in un bosco tutto verde smeraldo, con accanto un lago e una cascata non esageratamente grandi, come nel sepolcro di Yoko Kurama.

 Lì Seikatu e Hiei potevano trascorrere una vita relativamente tranquilla, lontana dai furti e dagli omicidi. Hiei non aveva mai smesso di uccidere, nonostante Seikatsu lo avesse cambiato in qualche modo: lui conosceva la natura della maggior parte dei Demoni, specialmente quelli che riteneva sottosviluppati a livello cerebrale, e sapeva che alla vista di una ragazza quelli impazzivano con idee perverse ai limiti della decenza. E siccome la ragazza in questione era la sua Seikatsu, la spada partiva praticamente da sola. Hiei era ancora freddo e distaccato nonostante fosse passato letteralmente un decennio, ma era il suo carattere e aveva dei modi tutti suoi per dimostrare a Seikatsu che ci teneva a lei: le si sedeva accanto quando la vedeva un po' giù e l'abbracciava; quando lui era triste e aveva bisogno di conforto, faceva la stessa cosa, ma aspettava che fosse lei ad abbracciarlo; a volte era lui che aveva iniziativa nell'intimità, e dopo quasi un anno di fidanzamento aveva cominciato ad allungare le mani dove non avrebbe dovuto, sia per infastidire Seikatsu sia perché non gli dispiaceva affatto toccare, inoltre essendo furtivo e svelto riusciva a non farsi beccare molto spesso. Il modo più evidente che aveva per dimostrarle quanto ci tenesse, erano la gelosia e la sua protettività: nessun Demone, che sembrasse bello o un mostro, poteva avvicinarsi a Seikatsu. Quelli che ci provavano o quelli che volevano divorarla, non facevano una bella fine. Spesso, un Demone dal bell'aspetto cercava di corteggiare Seikatsu, nonostante questa provasse a respingerlo tirandogli dietro qualsiasi cosa con la telecinesi, Hiei interveniva con:"Ti consiglio vivamente di piantarla, se ci tieni alla vita." Diceva, con la sua espressione più seria e con la spada già in mano. L'altro Demone si limitava a ridere:"Ma cosa vuoi farmi tu, nanerottolo? Le converrebbe uno più alto, non uno gnometto da giardino!" E mentre questo rideva, Hiei lo faceva a fettine senza esitare. Anche i Demoni mostruosi e sottosviluppati facevano la stessa fine, dopo aver cercato di toccare Seikatsu e aver dato del nano a Hiei. Oltre a fare a fette i Demoni che volevano Seikatsu, Hiei le faceva spesso e volentieri da scudo quando lei non riusciva a percepire un attacco in tempo per schivarlo. 

Seikatsu si era adattata a quella vita totalmente differente da quella che aveva avuto per quasi vent'anni, senza servitù e i lussi che caratterizzavano la casa del Re Enma. Non sentiva quasi mai la mancanza di suo fratello e di Botan, anche se ogni tanto percepiva una piccola nostalgia di quei giorni in cui lei si divertiva sul posto di lavoro ad infastidire Enma Junior, e alle conversazioni da pigiama party con Botan su come sarebbe stato bello avere un ragazzo con cui trascorrere una vita felice e amorosa. Al ricordo di quelle conversazioni, lei rideva mentre guardava il cielo, seduta sulla cima della cascata:"Non avrei minimamente immaginato che la mia vita felice e amorosa sarebbe stata caratterizzata da furti e omicidi." Mai si sarebbe aspettata di vivere nel Mondo dei Demoni, adattandosi a esso, ma era ciò che richiedeva la convivenza con Hiei. Lei non poteva cambiarlo totalmente, così come lui non poteva cambiare lei. Seikatsu aveva appreso una certa freddezza e un po' più di distacco quando si trattava di combattere, mentre lui era diventato un po' più sensibile verso di lei. Seikatsu non uccideva quasi mai, si limitava a bloccare il nemico e a proteggere Hiei, cosicché lui riuscisse ad ammazzare rimanendo il più delle volte illeso. Le era capitato qualche volta, quando Hiei magari veniva scaraventato via e atterrava a terra violentemente, e lì Seikatsu non ci vedeva dalla rabbia e in pochi secondi il nemico faceva una bruttissima fine. Ma nonostante i momenti di violenza piuttosto ripetuti, Seikatsu amava stare con Hiei: non si era stufata affatto; adorava rompergli le scatole nei momenti morti; lo rincorreva con una mannaia quando lo beccava a toccare mentre lei faceva le sue pozioni, mentre lui scappava via ridendo a crepapelle; schiacciava interminabili pisolini insieme a lui; si allenavano e si proteggevano a vicenda. Seikatsu in quei dieci anni era stata felice, anche se non erano stati tutti rose e fiori e spesso avevano avuto vari problemi, anche piccoli, ma alla fine erano riusciti a risolvere e queste discussioni non capitavano ogni giorno ma molto raramente. 

Hiei x  OC Tsundere  (Yu Yu Hakusho)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora