Capitolo 13: La promessa di Amore Eterno

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Hiei e Seikatsu camminavano tranquilli per la via che conduceva alla cima del Monte, alternando momenti di silenzio a momenti di conversazione:"Seika, cosa c'è lassù ad aspettarci?" Chiese Hiei, particolarmente curioso:"Da quel che so, ci dovrebbe essere un tempio con uno Spirito molto antico, che permette l'unione di due anime per l'eternità."-"Sai anche qualcosa sul rituale? Perché penso che sia abbastanza ovvio che ce ne sarà uno." Seikatsu ci dovette riflettere un po' su:"Da quel che ricordo, lo Spirito ci farà pronunciare dei voti. Poi, in base a questi voti e promesse e altre cose, ci prenderà dei pezzi di anima per creare lo Yin e lo Yang, che ci dovremo scambiare. Questo è quello che mi ha detto Botan, e anche quello che mi ha detto mia madre, da quanto ricordo. È passato tanto tempo, e anche se ho una buona memoria non ricordo esattamente tutto quanto." Hiei divenne ancora più curioso:"Ricordi qualcos'altro che ti ha detto Ryuka?" Seikatsu annuì:"Mi ricordo che lei mi diceva che io, nonostante i divieti e gli obblighi di mio padre, ero libera di amare chiunque desiderassi: Spirito, Umano o Demone che fosse." Hiei sorrise:"E tu hai scelto quello che tuo padre odia di più fra le tre opzioni." Seikatsu ridacchiò:"Esatto, anche se non sono mai stata tanto sicura." Hiei la guardò un po' torvo:"Cosa? Non eri sicura di voler stare con me?" Seikatsu annuì:"Non perché tu non mi piacessi, anzi, mi sei sempre piaciuto già da subito, poi quello che c'è stato, e che c'è ancora, lo sappiamo benissimo. Non ero sicura perché pensavo che tu ti saresti stufato, che avresti fatto un doppio gioco, che dopo la convivenza forzata con Shigure te ne saresti andato, lasciandomi lì. Però non lo hai fatto, e quindi i dubbi mi sono passati. Non li ho da molti anni." Hiei sospirò:"Quindi, ora sei sicura al 100% di voler fare questa cosa?" Seikatsu annuì, sorridendo:"Certo! Se non non lo fossi stata, avrei esitato. Poi, tu sei la mia prima relazione, un po' di incertezze e insicurezze ci sono sempre." Hiei sorrise e annuì:"Sono contento di averti dimostrato il contrario di quello che avevi pensato all'inizio. Se non ti avessi desiderata, ti avrei rifiutata senza girarci intorno, ma tu lo sai molto bene." Hiei non si preoccupò di quella confessione, dato che anche lui aveva un segreto ma non sapeva come raccontarlo, come ponerlo nel discorso. Aspettò che Seikatsu gli camminasse davanti, com'era solito fare: era un'abitudine che aveva preso Hiei, quando andavano a fare le loro escursioni durante la convivenza da Shigure, cosicché Hiei poteva tenere d'occhio Seikatsu da vari pericoli. Anche se lei sapeva difendersi, istintivamente la proteggeva come se lei fosse indifesa, quando a momenti era più pericolosa lei rispetto a lui. Sicuro che lei non si voltasse, si tolse la fascia dalla fronte e aprì il Terzo Occhio: controllò che non ci fossero i membri della squadra di ricerca di Re Enma, così da poter eseguire l'unione senza interruzioni e in totale tranquillità. Sicuro che non ci fosse nessuno nei paraggi di pericoloso e che li stesse seguendo, Hiei si rimise la fascia sulla fronte. Seikatsu si era accorta del Terzo Occhio, dato che ogni volta che Hiei lo apriva, lei percepiva inquietudine. Le faceva senso quell'occhio, ma allo stesso tempo fingeva di non accorgersene, e non chiedeva mai a Hiei perché lo aprisse solo quando lei gli stava davanti. Era arrivata alla conclusione che Hiei voleva solo proteggerla, perciò non si fece problemi.

I due giunsero in cima dopo una lunghissima camminata, stravolti dal sentiero che andava sempre di più in salita. Addirittura Hiei aveva portato Seikatsu sulla schiena, in stile cavallino, perché lei ad un certa si era sentita male per l'altitudine e non riusciva a camminare. A Seikatsu le gambe si erano fatte pesanti, non riusciva a reggersi in piedi e nemmeno a muoverle, poi il fiato si era fatto sempre più faticoso e affannato. Hiei si era accorto che lei era rimasta indietro, perciò si era voltato:"Seika? Oddio. Seika, cos'hai?" Disse Hiei, correndole incontro, preoccupato. Seikatsu era a terra con un ginocchio, mentre l'altra gamba era solo piegata, perché lei stava cercando di rialzarsi:"Non riesco a... Stare in... Piedi..." Disse, faticando parecchio a parlare. Hiei non seppe spiegarsi che cosa avesse causato quel suo malore, dato che lui stava bene. Senza esitare, si diede da fare: si girò dando a Seikatsu la schiena:"Aggrappati a me, ti porto io fino in cima." In una circostanza normale, Seikatsu gli avrebbe detto di no, che lei era troppo pesante, ma siccome alla cima ci dovevano arrivare entrambi per forza, lei accettò. Seikatsu mise le braccia al collo di Hiei, e lui prendendole le gambe con le braccia, fece leva sulle gambe e si alzò: da lì in poi partì a correre, per sentire di meno il peso di Seikatsu, e anche per raggiungere la cima prima che lei schiattasse. Hiei ipotizzò che quella poteva essere una prova per testare il loro legame, per vedere se lui era davvero disposto a caricarsi sulle spalle la sua compagna che aveva scelto per la vita e arrivare in cima, affinché lei la diventasse sotto ogni punto di vista. Trovò questa come unica spiegazione plausibile. Infatti, quando lui arrivò stanco morto in cima, Seikatsu aveva ripreso movenza nelle gambe e il respiro era tornato normale e regolare. Hiei invece, era stanco per la corsa con il peso della ragazza sulla schiena, anche perché il tratto non era stato molto breve. Stavolta, fu Seikatsu a caricarsi Hiei sulla schiena:"Seika, davvero, non serve." Protestò il ragazzo:"I favori vanno sempre ricambiati, soprattutto in una coppia." Seikatsu proseguì con Hiei sulla schiena, e si trovò davanti un arco di pietra con accanto due statue su due pilastri: un dragone nero a sinistra e uno bianco a destra. Seikatsu intuì che dovevano rappresentare lo Yin e lo Yang, e varcò l'entrata che conduceva ad una lunga rampa di scale, maledicendo lo Spirito che aveva deciso di collocare così in alto il suo maledettissimo tempio. Salì tutte le scale, e arrivata in cima, davanti alla porta con raffigurato il simbolo Yin e Yang uniti, fece scendere Hiei dalla sua schiena:"Certo che questo Spirito antico vuole le coppie morte."-"Ci credo! Oltre alla salita per arrivare in cima a sta montagna, bisogna pure fare le scale!" Hiei sospirò:"A poco dopo della metà del percorso, tu hai cominciato a stare male, ma solo tu. Credo che fosse una prova per vedere quanto siamo testardi, abbastanza da andare fino in fondo." Seikatsu lo guardò:"Sì, non hai tutti i torti a pensarla così. Entriamo, tappo?"-"Certo, nanerottola." 

Hiei x  OC Tsundere  (Yu Yu Hakusho)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora