Quando Suzaku venne incenerito dal raggio astrale di Yusuke, Seikatsu si calmò improvvisamente e guardò Hiei, che aveva un'espressione di beatitudine sul viso. Sentì il cuore battere lentamente e velocemente allo stesso tempo, con una luce brillare all'interno di esso. Sorrise da dietro la sua copertura su mezzo volto, e atterrò dolcemente a terra, continuando a stringerlo e a sorreggerlo. Non si era accorta che Hiei, mentre cadeva era riuscito ad aprire leggermente gli occhi e a vederla volare in picchiata verso di lui, con il braccio teso e la mano aperta verso di lui. In quel momento, Hiei si era fidato ciecamente di lei, lasciandosi perdere coscienza. Non si oppose e aspettò che Seikatsu lo salvasse.
Yusuke, Kuwabara e Kurama osservarono quell'angelo nero stringere il Demone, che sembrava così piccolo e inoffensivo. Kurama si avvicinò a Seikatsu:"Seika, potresti curarci, per favore?" Chiese, mezzo morente e molto gentilmente: alla vista di Kurama in quelle condizioni, Seikatsu ebbe il flashback di quando lei lo seppellì, in preda alle lacrime. Poi, guardò Yusuke e per la prima volta gli sorrise, rivolgendogli uno sguardo quasi fraterno, mentre il ragazzo veniva sollevato da Kuwabara:"Urameshi, mi hai spaventato. Pensavo fossi morto." Seikatsu ridacchiò:"Aggrappatevi alle mie spalle." I ragazzi si aggrapparono a lei, dopodiché spiccò il volo, andando sempre più in alto, nonostante i tre ragazzi fossero appoggiati a peso morto, oltre a Hiei, che stringeva abbastanza forte a sé. Seikatsu aprì un varco e ci volò dentro, arrivando al cospetto di suo fratello, con Botan e Keiko, le quali erano state trasportate dalla loro cella protettiva di nubi:"Yusuke!" Esclamò Keiko, con un cenno di lacrime agli occhi e corse verso di lui, abbracciandolo, mentre gli diceva di quanto fosse preoccupata per lui. Yusuke, dal canto suo, era preoccupato solo per lei, nemmeno per se stesso. Seikatsu osservò quel teatrino piuttosto sentimentale facendo da spettatrice assieme a Kurama, mentre Kuwabara cercava di fare il cascamorto con Botan. Seikatsu provava una sensazione molto strana nel guardare Yusuke e Keiko abbracciarsi: spostava lo sguardo, ad intervalli regolari, tra la coppia e Hiei che giaceva assopito tra le sue braccia, cominciando a chiedersi se anche lei potesse davvero provare qualcosa del genere, e che soprattutto potesse essere applicato con Hiei. Scosse la testa e portò Hiei in camera sua, dove lo pose sul suo letto e cominciò a curarlo: Mi sembra tutto così assurdo. Io, che sono una macchina ammazza Demoni... O almeno, è così che mio padre mi ha sempre detto di essere, e da quello che ricordo.... Eppure, sento che con Hiei le cose sono diverse, totalmente diverse. Con lui mi sento capita, in un certo senso, perché è come se mi conoscesse davvero. Forse, come coppia eravamo davvero felici. Vorrei solo potergli dare una possibilità, ma è come se avessi un blocco che mi impedisce di provare qualsiasi cosa. Pensa Seikatsu, mentre fascia Hiei e gli cura tutte le ferite.
Dopo aver curato Hiei, Seikatsu si occupa degli altri tre ragazzi, mostrando una precisione quasi maniacale nel ricucire e fasciare ferite, così come nel somministrare anestetici e antidolorifici. Le sue premure, sfoggiate con uno sguardo concentrato ai limiti dell'assurdo che diventa inquietante, hanno effetto su Kurama, Yusuke e Kuwabara, anche se gli ultimi due rabbrividirono per tutta la visita, anche quando il loro turno era finito, per via dell'espressione maniacale di Seikatsu, che dava più l'idea di essere una macellaia che una guaritrice. Terminate le cure, Kurama si avvicinò a Seikatsu:"Seika, sa come sta Hiei?" Chiese, preoccupato per il suo amico:"Esatto! Seika, ti prego, dicci che Hiei sta bene!" Esclamò Yusuke, mettendo da parte l'angoscia per la preoccupazione verso il suo nuovo amico e alleato. Seikatsu sospirò, con un cenno della mano gli fece segno di aspettare, e si ritirò nella sua stanza per controllare che il ragazzo si fosse ripreso.
Da quando aveva lasciato la stanza, Hiei era rimasto sotto le coperte e non aveva accennato minimamente al risveglio. Infatti, quando Seikatsu entrò, lo trovò esattamente come lo aveva lasciato. Si tolse un mezzo guanto e con la mano nuda toccò la fronte a Hiei, la quale invece di essere calda era molto fredda, ma lui respirava ancora. Era vivo, e su questo la ragazza non aveva dubbi, ma capì che Hiei, essendo un Demone del Fuoco, aveva un processo di febbre inverso rispetto agli altri esseri viventi: la sua temperatura doveva essere alta, non bassa. Seikatsu ebbe una specie di ricordo, molto forte e improvviso, ma l'impatto con la sua mente fu così violento che cadde a terra, seduta sul tappeto. La crisi durò per pochi secondi, lasciando Seikatsu con un forte mal di testa: ricordò di aver curato, assieme a qualcuno molto più esperto di lei in fatto di medicina, la febbre a Hiei già una volta. Nel mezzo di quel ricordo, si erano sovrapposti altri frammenti, nei quali lei e Hiei stavano combattendo in modo affiatato, e altri in cui lei lo curava fasciandogli le ferite. In quel momento comprese che Hiei e lei avevano avuto davvero una vita insieme, che nei suoi ricordi c'era veramente qualcosa di sbagliato. Decise che avrebbe curato Hiei al sicuro nel Mondo degli Umani, chiedendo asilo alla maestra Genkai tramite un messaggero. In attesa della risposta, Seikatsu chiese a Botan la cortesia di convocare nella sua stanza sia suo fratello che i suoi amici, comunicando loro che Hiei aveva contratto l'influenza apparentemente senza motivo, e che sarebbe rimasto in coma per un po' di giorni se curato e tenuto d'occhio costantemente:"Non preoccupatevi, lo curerò io e ritornerà agile, forte e sano come prima. Voi continuate la vostra vita da studenti, e se volete venire a visitarlo, io sarò in un determinato luogo che vi comunicherò successivamente." Il Piccolo Enma capì che la sorella aveva cominciato a sospettare del loro padre, che c'era qualcosa che non andava né in lei né all'esterno. Senza che lei gli chiedesse niente, decise di aiutarla togliendo ogni rintracciamento possibile che si potesse fare su di lei, cosicché potesse curare Hiei senza avere intralci da parte di Re Enma:"Botan, non si può fare proprio niente: cambiare radicalmente Seika è stato inutile. Lei si sta lentamente innamorando di nuovo di Hiei." Disse, sedendosi sul suo trono di fronte alla scrivania, dopo che Seikatsu se ne fosse volata verso la casa di Genkai con Hiei in braccio, e che anche gli altri ragazzi se ne fossero ritornati a casa a Tokyo. Botan e il Demone George guardarono Enma Junior sorpresi e preoccupati:"Ma Sire, Seika non può innamorarsi per via del blocco che le vieta di provare quel tipo di emozioni!" Esclamò George:"E anche se recuperasse i ricordi, verrebbe animata da una volontà che la obbligherebbe tra lo scegliere la vita di Hiei o la sua!" Si aggiunse Botan, ma il Principino incrociò le braccia e scosse la testa:"Niente può fermare Seika. Lei è riuscita ad integrare questa personalità nuova e forte a quella originale. Sono sicuro che quando questa volontà sorgerà, Seika la ucciderà sfogando tutta la rabbia e la furia accumulate inconsciamente. Mi spiace dirlo, ma nostro padre ha totalmente sbagliato nel renderla così forte per sottometterla. Lei si ribellerà e continuerà a vivere con Hiei. Mi aspetto già di diventare zio da un momento all'altro."
Seikatsu arrivò alla casa della maestra Genkai volando e atterrando dolcemente, per non raffreddare ulteriormente Hiei, che aveva avvolto in una coperta come un salame. L'anziana signora dai capelli rosa ondulati e alta un metro e un tappo, l'accolse con un sorriso e le mani dietro la schiena:"Benvenuta Seika. Con quelle ali nere, quella mantella lunga e nera e quella falce sulla schiena, a vederti sembra il mio giorno del giudizio." Disse ridendo e scherzando. Da dietro la sua maschera fin sotto gli occhi, Seika sorrise lasciando trapelare la dolcezza dagli occhi:"Le sono davvero grata, maestra Genkai, di ospitarmi per curare il mio amico." Genkai le fece cenno di seguirla:"Amico, eh? A me sembrate molto più intimi di due amici." Seikatsu sentì le guance andare a fuoco, ma negò tutto quanto:"N-no, non c'è niente tra noi due! Sono solo legata a lui come amica, dato che è il primo essere vivente e respirante che non mi causa crisi di nervi o stress, o che mi dia fastidio in generale." Disse Seikatsu, nervosamente, mentre sistemava Hiei in un futon, posandogli anche una pezza bagnata di acqua calda sulla fronte. Hiei dormiva, respirava lentamente, ma era ancora vivo. Genkai fece finta di niente, ritornando alla sua meditazione. Non era affatto una persona malvagia, e se si trattava di aiutare qualcuno era più che disposta a farlo.
Seikatsu si tolse gli stivali e li portò all'entrata, mentre la maestra usava i suoi poteri curativi per vedere se l'influenza di Hiei si alleviasse, ma quei poteri erano buoni solo per guarire le ferite e non le malattie. Seikatsu si liberò dal lungo giaccone senza maniche, dai mezzi guanti e dalle sue armi, mostrando il suo volto alla maestra, e fece anche rientrare le ali nella schiena: voleva essere il più leggera possibile, e anche essere meno ingombrante dato che era già imbranata di suo. Non chiese assolutamente nulla a Genkai, tranne l'ospitalità per rifugiarsi, e cercò di procurarsi gli ingredienti per dare nutrimento a Hiei, e anche per creare antibiotici che lo rimettessero in sesto.
La condizione di Hiei durò per una settimana, nella quale Seikatsu continuava a versargli in bocca contenuti diversi di fiale varie, dormendo con un massimo di tre ore a notte accanto a lui, vegliandolo continuamente e restando sempre vigile, leggendo un libro o scrivendo sul suo diario seduta contro la parete, di fronte a Hiei, con accanto la falce a portata di mano in caso arrivasse qualche nemico. Dopo tre giorni Seikatsu si accorse che la febbre era una conseguenza della pozione per crescere in altezza, aumentando anche le statistiche originali, e per far fronte ad un cambiamento del genere il corpo aveva deciso di cadere in una specie di coma dovuto alla febbre. Lei non aveva pensato che quello potesse essere un possibile effetto collaterale, ma ne fu felice perché Hiei stava semplicemente dormendo, anche se era debole, ma non soffriva. Quello per Seikatsu era importante: che lui non provasse il minimo dolore. Non sapeva spiegarsi da dove sbucasse tutta questa premura, ma era sempre più certa che lui fosse davvero quello giusto, quel qualcuno con cui passare il resto della propria vita, anche se non ricordava ancora bene cosa fossero stati in passato, anche se questo era molto recente. Continuava a sentire quel blocco che le impediva di lasciarsi abbandonare a quelle emozioni, ma allo stesso tempo sentiva pulsare un'energia che contrastava di netto quella sensazione, concludendo con una grande timidezza e un enorme imbarazzo.
Dopo una settimana, Hiei riaprì lentamente gli occhi: vide le travi di legno del soffitto, e inizò ad essere confuso, poiché non aveva idea di dove si trovasse. Fuori il cielo aveva colori caldi, sfumature di giallo, rosso e arancio che si mescolavano tra il cielo e le nuvole: il sole stava tramontando. Guardò alla sua sinistra, perché sentiva calore in quella mano, e vide Seikatsu svenuta dal sonno, che gli teneva la mano, con la testa appoggiata alla falce. Hiei sentì le guance diventare di fuoco, e sorrise con gli occhi lucidi per la commozione: Non riesco a crederci... Seika si è presa cura di me, standomi accanto davvero a lungo per essere ridotta così. E mi sta pure stringendo la mano. Sono davvero felice di tutto ciò. Non avrei mai immaginato che potessi meritarmi qualcuno che mi amasse così tanto, anche dopo aver subito un tremendo lavaggio del cervello, diventando qualcun altro. Anche se la Seika che conosco io, è davvero premurosa nei miei confronti, esattamente in questo modo. Sono davvero felice che stia ritornando. Pensò Hiei sorridendo, mentre si alzava lentamente, ancora indebolito per via della febbre, e tirò a sé Seikatsu, per metterla accanto a lui sotto la coperta del futon, abbracciandola mentre si riaddormentava.
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Hiei x OC Tsundere (Yu Yu Hakusho)
FanfictionIn questa fanfiction dell'anime Yu Yu Hakusho, in italiano Yu degli Spettri, presenterò Seikatsu, figlia del Re Enma, che obbligata dal padre a condurre una vita rigida e controllata, gli si ribellerà e si innamorerà di Hiei, un demone solitario re...