Passarono due mesi dalla nascita di Kuromi. Con le perle create dalle sue lacrime, Hiei e Seikatsu avevano messo da parte una fortuna per la figlia e per il suo futuro, mentre un'altra parte l'avevano data in beneficienza, perché Seikatsu voleva comunque fare del bene agli altri. Hiei passava molto tempo con la figlia, addirittura più di Seikatsu, tant'è che lei diceva sempre a Kurama:"Se fosse possibile, l'allatterebbe lui!" Kurama rideva e scherzava anche lui su questa cosa, mentre Seikatsu sorrideva nel vedere padre e figlia assieme e felici:"Sai Seika, da quando Hiei ti ha ritrovata e avete avuto una figlia, lo vedo molto più felice. Sembra un'altra persona quando è con voi due." Disse Kurama, mentre lui e Seikatsu prendevano il tè insieme, sotto al portico della casa della Maestra Genkai:"Sì, è vero. Ma soprattutto, Kuromi è felice con suo padre. Ciò che mi riempie di gioia è che Kuromi abbia due genitori che si vogliono bene, e che vogliono bene anche a lei. Mi sarebbe davvero piaciuto avere il rapporto che hanno Hiei e Kuromi, con mio padre." Kurama vide che Seikatsu stava per mettersi a piangere:"Immagino che non sia facile. Inoltre Kuromi è il primo essere vivente metà Spirito e metà Demone. Ha ereditato parecchi poteri, tra cui quello delle Donne dei Ghiacci." Seikatsu annuì:"Sì, ma nonostante ciò, Yukina insiste nel dire che deve trovare suo fratello." Kurama per poco non si strozzava con il tè, mandandolo di traverso:"C-cosa?! Non ha ancora capito che Hiei è suo fratello?!"-"Secondo te, perché dico che lei e Kuwabara sarebbero una coppia perfetta? In due fanno a malapena mezzo neurone." Disse Seikatsu, sorseggiando il tè, infastidita al pensiero della cognata e del suo potenziale futuro cognato.
Quando Kuromi si stancò di giocare con il padre, Hiei si appoggiò a peso morto su Seikatsu, mentre la bambina insistette per andare in braccio a Kurama. Kuromi aveva un debole per Kurama: vuoi per il viso e il sorriso dolce, per i capelli colorati e per la voce tranquilla e calma, Kuromi stravedeva per lui. Kuromi cresceva in fretta, e sembrava già una bambina di due anni e mezzo, quasi tre. Sapeva camminare, articolare qualche parola e qualche piccola frase, inoltre aveva dimostrato di poter indurire la propria pelle in acciaio, esattamente come la madre, e poteva assumere una forma molto simile a quella del padre: una specie di goblin come lui, ma senza il Terzo Occhio e invece di diventare verde, diventava viola. Aveva ereditato alcuni poteri dal padre e altri dalla madre, e per questo motivo una volta cresciuta e allenata nella maniera giusta, Kuromi sarebbe diventata fortissima e pressocché imbattibile. Però, allo stesso tempo, Kuromi non voleva nemmeno essere figlia unica, per cui cominciò a rompere le scatole ai genitori chiedendo di avere un fratellino, perché il fratellone Yusuke non c'era mai e Kurama lo vedeva più come un futuro sposo che come un fratello o uno zio acquisito.
Kuromi era brava e buona sia con la mamma che con il papà, anche se più di una volta aveva cercato di morderli per divertimento. Seikatsu, dal giorno della nascita di Kuromi, aveva mantenuto la pelle dura come l'acciaio, motivo per il quale Kuromi non le faceva male in alcun modo quando la morsicava per dispetto. Hiei invece era talmente rapido nei movimenti che Kuromi non riusciva nemmeno a vedere le mani, perciò non riusciva a mordere nemmeno la punta delle dita del padre. Avendo due genitori esperti nel combattimento e sempre con i sensi in allerta, e ancora più di prima ora che avevano una figlia, Kuromi non riusciva a provare nessuna soddisfazione nel fare i dispetti e gli scherzi ai suoi genitori: gli agguati non funzionavano perché entrambi schivavano, per poi prenderla alle spalle; i morsi non avevano effetto; nascondersi era pressocché impossibile perché i suoi genitori sentivano la sua energia spirituale, unica nel suo genere, e anche perché la mamma poteva manipolare le ombre. Insomma, i genitori erano impossibili da fregare. Per questo motivo Kuromi si arrese nel provare a dar loro fastidio, e cambiò bersagli: Kuwabara, zio Enma Junior e zia Botan. Keiko e Yusuke le piacevano, ma Yusuke anche lui era troppo veloce perché riuscisse a morderlo. Adorava mordere Kuwabara, perché le faceva ridere la sua reazione: le urla e le parolacce, seguite da un pugno in testa da parte di Hiei, che gli urlava di non dire quelle cose di fronte a sua figlia. Kuromi adorava anche la Maestra Genkai, che chiamava nonna. L'anziana sorrise di pura soddisfazione quando Kuromi la chiamò così per la prima volta. Kuromi non mordeva Yukina, ma adorava farle gli agguati e piombarle in testa, facendole perdere l'equilobrio e cadere per terra.
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Hiei x OC Tsundere (Yu Yu Hakusho)
FanfictionIn questa fanfiction dell'anime Yu Yu Hakusho, in italiano Yu degli Spettri, presenterò Seikatsu, figlia del Re Enma, che obbligata dal padre a condurre una vita rigida e controllata, gli si ribellerà e si innamorerà di Hiei, un demone solitario re...