CAPITOLO 11

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Diciamo che ieri Michelle non l'ha presa molto bene all'inizio, soprattutto perché anche lei frequenta la scuola e quando era assente nella paninoteca io e Demi eravamo le uniche in grado di sostituirla. Nonostante questo ha già trovato altre tre povere vittime al nostro posto, quindi dire che la sua ira si è placata. Detto questo posso dire solo che sono in ansia, terribilmente in ansia. È il mio primo giorno di scuola dopo anni. L'ultimo giorno, quando lasciai la scuola per il lavoro, fu terribile. Lasciare Ed e Bruno mi fece stare malissimo e l'unico conforto che avevo era Demi, come sempre.
Detto questo, comunque, non perdo le speranze. Voglio davvero che questo primo giorno di scuola, anzi primo giorno di 'nuova vita' vada bene. Ai miei due migliori amici non ho detto niente, voglio fargli una piccola sorpresa, anche perché non ci sentiamo da un po'. Ieri sera Demi é rimasta a dormire da me. Ora sono esattamente le 5.00 di mattina e sta dormendo beatamente, mentre io sono in cucina, seduta sul davanzale della finestra che affaccia sul nostro giardino, a farmi film mentali da oscar su come andrà questo nuovo inizio. Vorrei davvero entrare nella stanza di mio fratello e mettermi nel letto con lui ma quando deve alzarsi presto non sopporta svegliarsi prima.

"Perché non vai da Harry?"

Dio mio, ma anche a prima mattina spari cazzate? Coscienza di merda.

"Calma leonessa, stavolta ti ho dato un buon consiglio."

Ci penso un po' e decido di darle ascolto..forse Harry mi manderà a fanculo ma sono pronta a rischiare.
Poso la tazzina di caffè sul tavolo e salgo piano le scale, cammino lentamente per il corridoio del secondo piano e mi blocco quando vedo la porta semichiusa della stanza di Harry. Entro piano e lo trovo nel letto a dormire beatamente.

Quanto sei bello, Harry..dovresti essere illegale.

Mi sdraio piano vicino a lui e incomincio ad accarezzargli i ricci delicatamente per poi prendere a tracciargli il contorno delle sopracciglia. Gli traccio il profilo del naso per poi passare a sfiorargli il contorno delle sue labbra così perfette e rosee. Nel frattempo lo fisso e cerco di trattenermi dall'istinto -irrefrenabile- di baciarlo. Sorrido da sola pensando a quest'ultimo periodo, partendo dal nostro abbraccio dopo averlo visto immobile nel salone di casa e finendo con il pensiero della nostra piccola battaglia di ieri in cucina.
«ti amo così tanto..» sussurro così piano che penso mi sia sentita solo io.
Dopo poco apre lentamente gli occhi, mugola qualcosa di strano, mi fa stendere sotto le coperte con lui e dopo poco appoggia la sua testa riccia sul mio seno, circondando con un braccio il mio ventre e stringendomi forte.
Non mi sono mai sentita meglio. Giuro che se venisse la fine del mondo in questo momento io non me ne accorgerei e morirei nel modo migliore in chi una persona può morire: tra le braccia di chi amiamo.
Sorrido guardando Harry che mi tiene stretta quasi come se avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro.
Il mio stomaco sta per esplodere ma mi contengo e con una mano riprendo ad accarezzargli i ricci, mentre l'altra me la prende Harry per intrecciarla con la sua.
Prima di addormentarmi completamente le parole del riccio invadono la mia mente:

«ti amo più del dicibile, Megan. Più del normale, più di ogni altra cosa.»

Gli stringo la mano e penso sia stato solo un sogno, prima di abbandonarmi del tutto nelle braccia di Morfeo.

HARRY'S POV

Sveglia del cazzo. Ma chi l'ha messa? Ho solo voglia di dormire per altre 10 ore.

Prendo il cellulare e leggo 'SCUOLA', merda. Ma come ho fatto a dimenticarmi? Oggi è il primo giorno di scuola, primo giorno di un lungo periodo che passerò con la mia Meg. Saremo nella stessa stanza per circa sei ore ogni giorno e cazzo se sono eccitato all'idea.
Cerco di alzarmi ma una pressione leggera sul mio petto me lo impedisce, abbasso gli occhi e quasi scoppio di gioia quando noto la ragazza dagli occhi blu che dorme beatamente, come se la sveglia non fosse mai suonata. Sorrido come un coglione e continuo a fissarla mentre mille flashback di stanotte mi passano davanti agli occhi

«Ti amo così tanto..»
Sussurra ed il mio cuore fa i salti. Mi ama. Megan, la mia piccola Megan mi ama ed io? Io fingo di dormire come un coglione perché ho paura di dire cazzate. Non posso far a meno, però, di farla stendere e di abbracciarla, terrorizzato dall'idea che può andare via da un momento all'altro. Le prendo una mano e la intreccio con la mia, non potendo far a meno di notare quanto le mie misure si adattino alle sue, così piccole e tenere. Prima di lasciarmi abbandonare del tutto ad un sonno profondo le sussurro
«ti amo più del dicibile, Megan. Più del normale, più di ogni altra cosa.» ed è vero, merda se è vero. Non potevo dormire se non le dicevo che ricambiavo i suoi sentimenti, insomma, deve sapere. Ha avuto le palle di venire da me e non posso stare ancora con le mani in mano.

Sorrido a questo dolcissimo ricordo risalente a poche ore fa e porto la mia attenzione sulla dea che mi ritrovo sul letto. Mormora qualcosa di incomprensibile, si gira sul mio lato e abbraccia il mio braccio posando la testa sulla mia spalla. É così tenera, dio.

'Harold, devi svegliarla, non potete fare tardi il primo giorno di scuola e se Louis si trasforma in una bestia sono cazzi tuoi'

Coscienza di merda.

Mi giro sul suo stesso lato sostenendomi la testa con un braccio e la fisso dormire. Incomincio a tracciare delicatamente con il mio indice il profilo del suo volto, per poi passare al contorno delle sue labbra perfette, proprio come ha fatto lei poco tempo fa. Ho una voglia di baciarla che mi sta mangiando, ma devo trattenermi.

«mmh» no Megan, ti prego. I gemiti no.
«Meg..dobbiamo alzarci, piccola» sussurro piano.
Lentamente porta le mani all'altezza dei suoi occhi per poi strofinarli come una bimba. Quanto cazzo è tenera. Porto una mano sotto le coperte e le accarezzo il fianco sinistro senza smettere di fissarla, aspettando un segno di vita da parte sua.
Toglie piano le mani dai suoi occhi e dopo aver sbattuto le sue ciglia folte e nere li apre e mi sorride.

Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
Cazzo.
Ora svengo.
Harry, riprenditi.

Le sorrido anche io e restiamo a fissarci così, fin quando Niall entra nella mia stanza in boxer. Io e Megan lo guardiamo e notiamo che non si è accorto che non sono solo

«Haroldoooo, sei pronto ad andare a scuo..oh cazzo Megan!» dice coprendosi con la prima cosa che trova sulla sedia.
Megan scoppia nella sua solita risatina dolce, contagiando anche me.
«dio, mi stava venendo un infarto!» esclama portandosi una mano sul cuore con fare teatrale
«mi spieghi perché cazzo sei nel letto di Harry? E in più, perché hai solo una maglietta praticamente trasparente?» chiede visibilmente spaventato.
Stiamo per rispondere ma un Zayn isterico entra in camera
«che cazzo ci fate insieme nel letto?»

Lui: la vittoria più importante in una vita di sconfitte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora