CAPITOLO 11: dolente

166 4 1
                                    

Il mattino seguente ci svegliammo prima del solito.

Thomas si sedette in un angolo e io mi posizionai tra le sue braccia e ci coccolammo per un po'. Non parlò, ciò significava che c'era qualcosa che non andava, allora mi girai e gli chiesi:" hey cos'è successo Thomas?".
Mi guardo triste e mi rispose con un'altra domanda:"tu lo ami ancora vero?"
Io:"Thomas, cosa ti porta a dire questo?"
Thomas :"il modo in cui vi guardate, sembrate innamorati l'uno dell'altra."
Io:"Thomas, Newt è stato il mio primo amore, è vero, ma ciò non vuol dire che debba essere l'ultimo. Ora amo te. Lui è mio fratello oltre tutto."
Thomas :"io non riesco a non pensarci! Mi ami davvero? "
In quel momento distolse lo sguardo da me, allora con una mano gli presi il viso e lo portai delicatamente davanti a me. Mi guardò e mi disse:"me lo prometti?" "te lo prometto" risposi con sicurezza. Continuammo ad avvicinarci l'un l'altro fino a che non sentimmo le nostre labbra a contatto, lo baciai come fosse la prima volta e così fece lui.

Minho ci raggiunse pochi secondi dopo e sentendo i suoi passi interrompemmo il bacio. Nessuno sapeva di noi, e così doveva rimanere, o almeno per un po' di tempo.

Quel giorno saremmo andati a cercare il dolente, nonostante la poca approvazione da parte di Minho.
Io:"ok andiamo. Però ci servirà un po' d'aiuto"
Minho:"va bene, incontriamoci nel bosco tra 30 minuti, Gally non deve sapere nulla"
Thomas:"sarà difficile non notare 6 ragazzi che vanno nel labirinto"
Io:"in effetti..."
Minho:"va bene nuovo piano. Gally può dire ciò che vuole noi andiamo comunque"
Io:"ci sto!"
Thomas:"conta pure me"

30 minuti più tardi ci ritrovammo nel bosco, Minho aveva portato tre ragazzi tra cui Frypan. Capitava raramente di trovarlo  in certe situazioni. Mentre camminavamo verso il dolente, io e Minho ci spostammo in fondo alla fila, mentre Thomas indicava la direzione:" ma quindi, tu e Thomas..."
Io:" ora pure tu! Comunque sì. Avrei dovuto dirtelo, ma al momento lo sanno solo Chuck e Frypan"
Minho:"quindi tu lo hai detto a Chuck e Frypan ma non a me!"
Io:" no ascolta. Chuck sapeva un po' tutto e poi ci ha scoperti e lo ha detto lui a Frypan, io non ho detto niente a nessuno"
Minho:" effettivamente ha tutto senso."
Io:"mi prometti di non farne parola con nessuno? Specialmente Gally e Newt"
Minho:"promesso. Però non vedo perché dovrebbe interessare a Gally"
Io:"infatti non sono sicura, ma sai come si comporta nei suoi confronti, ho paura"
Minho:"hai ragione"

Dopo 15 minuti di camminata e dopo esserci persi almeno un milione di volte, riuscimmo ad arrivare alla carcassa del dolente. C'era un fetore che non avevo mai sentito, si vedevano le sue articolazioni meccaniche sporgere dal piccolo spazio rimasto tra i muri. Per terra c'era un liquido verdognolo, oserei dire che sembrava vomito, ma la cosa più brutta è che non lo era affatto. Non sapevo ben definire quella poltiglia, forse era una specie di sangue o qualcos'altro che non voglio nemmeno immaginare.

Minho si avvicino alla fessura per "analizzare" il dolente, poi infilò la mano nella fessura e la "gamba" metallica si mosse all'improvviso.
Minho si spostò con dei riflessi sovrannaturali e noi altri facemmo un balzo indietro.

Thomas d'istinto mise il suo braccio davanti al mio corpo, come per proteggermi. Amavo questi suoi piccoli gesti, ma probabilmente lui stava un po' sottovalutando le mie capacità.

Alla fine decidemmo di provare a staccare via l'arto di ferro. Dopo pochi secondi si divise dal resto del corpo, poco dopo iniziò a sentirsi come un ticchettio. Proveniva dal dolente, perciò Minho si avvicinò nuovamente e cercò di tirare fuori l'oggetto che stava producendo questo rumore fastidioso e ripetuto.
Dopo poco tirò fuori un cilindro metallico con un piccolo schermetto su cui appariva il numero 7. Le solite lettere erano stampate sul cilindro: WCKD.

Eravamo tutti sorpresi e iniziammo a chiederci cosa fosse. Frypan come al solito ci mise del suo per scappare da questa situazione :" ok ragazzi, secondo me è meglio portarlo alla radura. Non vorrei incontrare alcuni dei suoi tristi amichetti"

Seguimmo Thomas e Minho fino all'uscita.

Arrivati andammo subito da Newt e Gally, anche se sapevamo che avrebbe fatto una scenata.

Presi subito la parola per cercare di evitare un massacro tra i ragazzi:" Newt, Gally, guardate! Abbiamo trovato questo dentro ad un dolente"
Newt:"sempre le solite lettere incise"
Io:"esattamente"
Gally:" ah quindi voi avete trovato questo coso e avete ben pensato di portarlo qui"
Io:" si Gally, lo abbiamo ben pensato. Mi pare che in tre anni non abbiamo mai trovato nulla. Non mi avete mai nemmeno permesso di provare a cercare qualcosa e ora sono stufa. Non riesco più a stare qui, voglio andare via, e grazie a Thomas vi siete convinti che magari tre anni fa avevo ragione a voler entrare nel labirinto. Se solo provassi a comprendermi. "
Gally:" lo abbiamo sempre fatto per la tua sicurezza, e tu lo sai"
Io:"beh sai che ti dico?! IO PREFERISCO MORIRE CHE VIVERE QUI PER SEMPRE, SENZA VEDERE NULLA OLTRE QUESTO SOLITO PICCOLO MONDO DI CEMENTO, OK?!"

La stanza fu pervasa per un po' da un assordante e insopportabile silenzio. Me ne andai gettando l'oggetto nelle braccia di Minho.

Sentii qualcuno seguirmi ma non mi girai a controllare. Mi fermai alla pozza d'acqua nel bosco e sentii qualcuno abbracciarmi mentre piangevo.

Rimasi stupita nel vedere che la persona accanto a me era Minho. Da lontano si sentiva il litigio fra Thomas, Newt e Gally.

Minho:"hey, basta. Ora puoi stare tranquilla"
Io e Minho siamo sempre stati migliori amici ma nell'ultimo periodo mi iniziava a mancare.
Io:"Gally è uno stronzo! Non lo sopporto più! Deve sempre lamentarsi di ogni cosa come se fosse un bimbo piccolo"
Minho:"lo sai, è sempre stato così. Lo fa perché ti vuole bene, ma ammetto che è molto esagerato. Ora dovresti andare a calmare gli animi di là prima di assistere ad un omicidio ahah"
Io:"sì direi che hai ragione caro mio ahah"

I segni delle lacrime erano scomparsi dal mio viso. Mi diressi da Gally che era impegnato a urlare contro Thomas. Newt stava cercando di calmare i due ragazzi ma senza successo. Da parole, le loro si trasformarono in gesti violenti. Vidi Newt attraverso lo spazio tra i corpi degli sfidanti. Ci scambiammo un sorrisetto risoluto e ci buttammo in mezzo ai due per evitare una rissa.

Io riuscii a calmare Thomas, mentre Newt riuscì a malapena a trattenere Gally.

Minho portò via da lì Gally, invece Newt rimase a parlare con me e Thomas:"questo ragazzo ha dei seri problemi a gestire la rabbia e si offende facilmente. Penso di non riuscire più a sopportarlo"
Io:"dai Newt sono già 3 anni che lo sopportiamo!"
Quel verbo al plurale lo fece sprofondare nella malinconia e lo vidi nei suoi occhi.
Thomas:"hey, io credo sia ora che lui... Beh insomma hai capito"
Mi disse Thomas quando Newt se ne andò.
Io:"no ora no. Lo distruggerebbe"
Thomas:" lo è già"
Io:" hai ragione, ma preferisco aspettare"

La sera io, Thomas, Newt e Minho ci riunimmo nella mia capanna per parlare tra amici e divertirci un po':"Minho ti ricordi quando Newt ha provato a fare la capriola all'indietro e ha quasi buttato nel fuoco Winston ahaha"
Minho:"e le grida di Winston erano fantastiche, mentre il rincoglionito stava steso per terra a ridere ahahah"
Io:"è vero ahaahah"
Newt:"ora ci riprovo a fare sta capriola ahah"
Thomas:"guarda che mi tocca vedere ahahah"
Newt fece una capriola stortissima e buttò a terra Minho. Darei qualsiasi cosa per tornare a questi momenti ahaha.

Thomas:"potresti usarla come tecnica di difesa ahahahah"
Io:"in effetti non sbagli un colpo ahah"
Scoppiammo tutti in una grassa risata.

Quella notte dormirono tutti nella mia capanna. Thomas, dopo che tutti si  furono addormentati, si stese affianco a me. Io ero ancora sveglia e lo invitai ad avvolgersi tra le mie braccia. Così fece, appoggiò la testa sul mio petto e mi strinse la vita tra le braccia mentre giocavo con i suoi cappelli.
Thomas:" buonanotte"
Io:" notte"
Tirammo su la testa e ci scambiammo un dolce e passionale bacio, mi avvolse la testa con una mano e con l'altra stringeva la mia.
Prima di rimettersi giù a dormire mi diede due piccoli baci a stampo consecutivi, mentre mi guardava con i suoi occhi profondi e dolci.

Non smettere di amarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora