CAPITOLO 19: senza meta

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Sentii un rumore improvviso: Thomas era sveglio, stava mandando via un corvo che si era posato sui nostri zaini cercando di accaparrarsi qualcosa. Ero molto confusa, avevo fame e sete. Il clima era soffocante e rendeva addirittura difficile respirare. In tutto questo gli altri dormivano.

Sorrisi quando i nostri sguardi si incrociarono, aprii le braccia e lo invitai a venire da me. Sorrise anche lui e si avvicinò, ma invece di abbracciarmi mi prese la mano e mi aiutò ad alzarmi, ero leggermente confusa devo ammetterlo.

Ero in piedi a pochi centimetri da lui, non parlò, non fiatò, sorrise solamente. Lentamente avvicinò la mano al mio viso e mi accarezzò delicatamente la guancia con il pollice, il suo sguardo iniziò a spostarsi ripetutamente tra le mie labbra e i miei occhi. Accostai una mano al suo petto, lasciando l'altra stringere la sua. Si avvicinò sempre di più, lasciando il tempo ai nostri occhi di richiudersi e dar spazio agli altri sensi. Le nostre labbra si incrociarono lentamente, scorrendo le une sulle altre. Il mio viso veniva stretto sempre di più, impedendomi di interrompere il nostro momento. La sua lingua chiese l'accesso alla mia bocca, così lo lasciai fare e ricambiai, mi piaceva questa cosa, mi faceva sentire maggiormente connessa a lui, più in sintonia.
A poco a poco iniziò a dividersi da me e ricominciò a fissarmi, intensamente:"non vorrei mai smettere" "e allora non farlo", non se lo fece ripetere, era nuovamente concentrato su di me, questa volta le sue mani erano sui miei fianchi e mi stava avvicinando a se, in contemporanea il suo busto veniva ancora di più verso di me, obbligandomi a piegarmi leggermente. Si riallontanò e mi diede un bacino a stampo sulle labbra, poi si diresse a svegliare gli altri:"ragazzi, dobbiamo andare, andiamo" io iniziai a scuotere Minho e Newt, mentre Thomas stava chiamando Winston, Frypan e Aris:"OK, OK HO CAPITO, mamma mia" sentii il mio migliore amico darmi una spintarella e sospirare, Newt stava intanto mettendo a fuoco il mondo intorno a sé:"buongiorno fiorellino! Svegliati e risplendi!" si alzarono entrambi abbastanza irritati.
Aiutammo Winston ad alzarsi, e dopo pochi minuti eravamo in marcia.

Risalimmo lentamente la montagna di macerie e ciò che ci trovammo davanti fu scioccante: una città, un'intera città completamente distrutta, i lati delle strade erano ricoperti da macerie, i palazzi cadevano a pezzi e tutto era coperto da un'enorme quantità di sabbia.

Decidemmo di seguire la prima strada che trovammo. Camminare sotto il sole cocente era faticoso, ma lo era ancor di più rimanere sempre attenti e concentrati per evitare pericoli, infatti non sapevamo quando e se quei cosi di ieri sarebbero tornati. Per di più la sete mi stava consumando:"ragazzi avete dell'acqua?" "ne ho un po', l'ho trovata ieri" Minho mi passò la borraccia, era piena per metà, mi bagnai appena le labbra per evitare di sprecarla. Continuammo a camminare nella stessa direzione per diverso tempo, Aris ne approfittò per fare conoscenza:"quindi voi ragazzi venite tutti dallo stesso labirinto?"
"esatto"
"quindi fatemi vedere se ho capito, tu sei Minho"
"eccomi"
"Newt... Winston...Frypan... Ginevra..."
"siamo noi, tu invece? Sei rimasto da solo?"
"lunghe storie che preferirei non raccontare"
"non ti preoccupare"
Minho prese parola:"scusate ma di preciso dove stiamo andando?"
"per ora siamo senza meta, se solo riuscissimo a vedere le montagne magari potremmo andare in quella direzione e cercare il braccio destro..."
"Thomas io non sono molto sicuro riguardo a questo...li hai sentiti nominare solamente una volta, non credo sia molto sicuro cercarli"
"Newt siamo in mezzo al nulla, non siamo più nella radura, non abbiamo più campi coltivati e animali, siamo soli, l'unico modo per salvarci è stare in gruppo e più questo è grande più abbiamo delle possibilità"
"Thomas, sai che sono sempre dalla tua parte, ma Newt non ha tutti i torti, abbiamo già sbagliato a fidarci una volta..."
"lo so, ma quanto pensate potremmo sopravvivere da soli e senza cibo"
"e chi ci assicura che loro ce ne daranno e che non ci sbatteranno la porta in faccia o peggio ancora che non ci imprigionino di nuovo"
"non lo sappiamo, ma dobbiamo provarci comunque"
"spero che questo non ci porti alla morte".
La conversazione terminò e io andai verso Minho per intrattenermi un po' :"che ti va di fare mentre camminiamo?" "me lo stai chiedendo seriamente? Cosa possiamo fare mentre camminiamo scusa?" "boh non lo so, possiamo parlare un po'"
"di che cosa vorresti parlare?" "di quello che faremo, di dove andremo, di cosa accadrà. Tu pensi che finirà mai tutto questo?" "non credo, probabilmente siamo destinati a vivere in questo modo, non ci sono altre cose che possiamo fare, probabilmente moriremo tra poco, con queste persone alle calcagna..." "non ci pensare nemmeno! Chi si farebbe mai uccidere da una vecchia signora con il rossetto rosso! Dai è imbarazzante!" "in effetti è un po' triste come cosa" ci guardammo e iniziammo a ridere:"ma poi ti immagini, ci viene a prendere nel deserto con i suoi tacchettini a spillo" continuammo a ridere cercando di nascondere il fatto che tutto questo ci faceva soffrire, tutto ciò che avevamo vissuto, ci aveva resi più deboli dentro, mentre fuori ci aveva allenati a sembrare forti:" ma io non ho ancora capito una cosa, Thomas con te ci parla ogni tanto, o parla solo con me, è tuo amico sì o no?" "certamente, ma lui sta affrontando le cose in modo diverso dal nostro e si sta chiudendo in sé stesso, nel labirinto quando non stavi con lui la maggior parte del tempo era con noi" "voi?" "sì, io e Newt" "non lo sapevo, cioè li avevo visti parlare insieme per carità, ma non pensavo fossero proprio amici" "beh allora hai sbagliato" fece spallucce.

Lo scansai e feci un sorriso come per dargli del ritardato, aumentai il passo per andare da Thomas, ma lo vidi fermarsi bruscamente:"fermi! Silenzio! Lo sentite anche voi?!" iniziai a udire in lontananza un rumore strano e perpetuo:"sono degli elicotteri! Dobbiamo nasconderci!" girammo su noi stessi in cerca di un posto sicuro fin quando Aris indicò un riparo favorito da delle macerie proprio affianco a noi , Frypan e Minho aiutarono Winston, mentre noi corremmo al riparo:"shhhh, fate silenzio!" rimanemmo li sotto in attesa che quei così se ne andassero.
Dopo pochi secondi li vedemmo passare davanti a noi, non erano dei semplici elicotteri, e non ne erano pochi. Aspettammo un altro po' e poi uscimmo allo scoperto:"non pensavo che saremmo stati così ricercati"
Io:"cazzo, ora che si fa?"
Thomas:"possiamo solo continuare e cercare di non farci prendere"
Io:"per quanto pensi che ci cercheranno?"
Thomas:"non lo so, spero solo che smettano il più presto possibile"
Mi prese la mano, si girò e mi diede un bacio senza smettere di camminare:"hey, Minho mi ha detto che tu e Newt siete amici, non sapevo che la cosa si potesse definire come tale" "sì noi parliamo spesso, perché non dovremmo" "no semplicemente non lo sapevo" "c'è qualcosa che non va?" "no affatto, vorrei solo sapere cosa ti passa per la testa" ci fermammo e lasciammo gli altri andare avanti:"allora cosa c'è? Non mi dire che è la paura di perdermi o cose del genere, questi è qualcosa di più importante" "è tutto questo, tre giorni fa Chuck e Gally sono morti e voi ve ne siete già dimenticati, non se ne parla già più!" "Thomas, non è così, per nessuno di noi lo è. Per 3 anni siamo stati abituati a convivere con questo tipo di cose, non pensare che per noi sia facile, io tenevo particolarmente a loro due, ma provo a non pensarci, non dimentico, semplicemente non ci penso, altrimenti sarebbe troppo complicato" "vorrei fosse così anche per me" lo guardai ma lui non guardò me, ho visto una lacrima cadere e poi più nient'altro.
Stavamo perdendo noi stessi.
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Ciao a tutti!!
Non so come scusarmi per averci messo così tanto, ma per questo capitolo non avevo nemmeno un briciolo di ispirazione, l'ho riscritto da capo 4 volte.
Scusate se fa così schifo, spero apprezzerete lo sforzo <3

Non smettere di amarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora