CAPITOLO 31: ripensamenti

69 4 9
                                    

Non riuscivo a credere nemmeno io a cosa avevo appena pensato. È davvero orribile il fatto che io pensi ancora a Newt in quel senso. Ovviamente separarsi da lui non è stato e non sarà mai facile, ma cazzo, lui è mio fratello!

Incredibile come i pensieri cambino velocemente, lasciando una scia contorta tanto da farti ricordare solo parzialmente il pensiero iniziale. È divertente testare nel proprio cervello la velocità con cui una persona può arrivare a pensare cose totalmente diverse da quella di partenza.

"Hey, stai bene?" tornai alla realtà in cui mi trovavo, molto più complicata e stancante di quella in cui ero appena stata, anche se solo per qualche secondo :"Sì sì, scusa, mi ero un attimo persa" "Avevo notato" disse mio fratello, cercando di non dar a vedere che provava dolore per ciò che aveva scoperto poco fa :"Ti sta chiamando Minho" mi girai e vidi, qualche metro avanti a me, il ragazzo perspicace, che scuotendo la mano mi faceva segno di venir da lui :"Cosa vuole adesso?"
"Tranquilla, va da lui" sorrisi, adoravo il fatto che mettese sempre gli altri prima di lui, ma avrebbe dovuto imparare anche a non scordarsi di sé stesso :"Comunque ti voglio bene anche io, ricordatelo" gli dissi prima di raggiungere Minho. Lo vidi sorridere leggermente mentre me ne andavo.

"Minho cosa succede?"
"Succede che tu stai parlando con Newt di qualcosa e io non so quale essa sia!"
"Si chiama privacy"
"Dai, sai cosa voglio sapere veramente!" "Sì Minho, lui lo sa"
"E che ne pensa?"
"Dice che se lo aspettava e che avrebbe preferito glielo dicessi io"
"Tu cosa gli hai detto?"
"Gli ho detto che avevo paura ci restasse male, e che mi dispiaceva. Non voglio che ci rimanga male"
"Non è colpa tua se siete fratelli. E poi sei libera di amare chi vuoi, non devi sentirti obbligata. Lui prova qualcosa che un fratello non dovrebbe provare per la propria sorella. Comprendo che è difficile, ma non è colpa tua e non ti devi sentire come se lo fosse"
"Magari fosse così facile. Proprio perché è mio fratello non voglio farlo stare male, so che è sbagliato ma non voglio che soffra"
"Non ti sto dicendo che sia giusto che lui soffra, sto solo dicendo che non è giusto che tu ti senta quasi costretta ad amare qualcuno che in realtà non ami. Cerca solo di fare ciò che vuoi tu ogni tanto" feci una smorfia :"Ora vai da Thomas e passa del tempo con la persona che ami!"
"Lo sai che voglio bene anche a tutti voi vero?"
"Lo so, so anche che volevi bene a Chuck, Gally, Alby, Ben, Zart e tutti gli altri, sarebbe stato meglio se fossero stati ancora con noi" sentii un tonfo nel cuore, nessuna lacrima o dimostrazione di questo dolore, avevo già versato troppe lacrime, solo quel dolore al petto, quello che ti fa capire che una parte di te è andata via con una determinata persona, ai nostri mancavano diversi pezzi:" Sì, sarebbe stato meglio" sorrisi ricordando alcuni momenti:" In qualche modo vegliano su di noi ancora, ne sono certo. Ora va da lui, almeno non pensi al fatto che stiamo per morire in un deserto!"
"Ce la facciamo sempre e ce la faremo anche questa volta!"
"Spero che tu abbia ragione!".

Tornai in prima fila da Thomas, che stava intanto aiutando Frypan a trasportare Winston. Mi avvicinai a Thomas e chiesi senza farmi sentire dagli altri:"Quanto pensi che possa resistere così?" scosse la testa visibilmente preoccupato e stressato:"Non lo so, non ne ho la più pallida idea" iniziava a respirare più rumorosamente, era visibilmente nel panico:"Tranquillo, andrà tutto bene- dissi prendendogli la mano-devi solo respirare"
"Dobbiamo trovare del cibo, o almeno dell'acqua, non sopravviveremo così"
"Stiamo andando verso le montagne, ce la faremo e troveremo il braccio destro. Ne sono sicura, le montagne non sono poi così lontane!"
"Sarà meglio muoversi, perché penso che qui siamo tutti affamati e assetati"
"Dobbiamo trovare quelle persone, sono stanca di perdere le persone che amo, andiamo senza lamentarci".

---------------------------------------------------------

Ero stanca di camminare sotto il Sole cocente, sentivo le gambe iniziare a cedere, così proposi di fermarci un attimo sotto una struttura che avevo trovato:"Ragazzi, possiamo fermarci un attimo? Stiamo camminando da ore!"
"Per me va più che bene!" esclamò Minho mentre si metteva a sedere all'ombra:"Ok, fermiamoci per qualche minuto".

Non smettere di amarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora