CAPITOLO 5: la notte di morte

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Iniziai solo dopo pochi secondi dalla chiusura delle porte a sentire le urla di Newt rivolte a Gally, stava piangendo e urlando, chiamando il mio nome. Io rispondevo con un pianto disperato. Andai da Minho e lo abbracciai:"MINHO" dicevo piangendo e contorcedomi tra le sue bracci tristi e rassegnate.
Mi tirai su e smisi di piangere per paura di attirare qualche dolente.
Minho :"perché lo hai fatto?! Sapevi benissimo di non potercela fare"
Io :" Minho sei il mio migliore amico, farei qualsiasi cosa per te. In realtà sono rimasta più stupita da te pivello. Perché mi hai seguita?"
Thomas:" non potevo lasciarti andare da sola lì dentro"
Io:" a certo allora hai deciso di fare un suicidio di coppia, complimenti!"
Minho:" calmiamoci ormai siamo qui e dobbiamo stare in silenzio"

Dopo poco ci spostiamo dall'entrata per cercare un posto più sicuro. Nonostante mi fossi allontanata percipivo Newt appoggiato alle porte del labirinto a piangere. Continuai rassegnata senza dargli peso. Portammo Alby in braccio tutto il tempo. Mi sentivo come svenire così ci fermammo un attimo in attesa del nostro destino.

Ad un tratto sentimmo arrivare un dolente e Minho iniziò a correre dopo aver aiutato Thomas a portare in una posizione sopraelevata Alby. Il pivello non era soddisfatto perciò continuò a tirare la corda e io, invece di seguire Minho, lo aiutai. Appena certi che Alby fosse al sicuro ci nascondemmo dietro l'edera folta che si arrampicava su un immenso muro di pietra. Ci stringemmo l'uno all'altro in un modo talmente intenso che pensavo avrei smesso di respirare. Quel momento di ansia durò pochi secondi ma per me furono ore. Ero terrorizzata tanto quanto il ragazzo che mi stava costudendo tra le sue braccia. Sentivo il suo cuore accelerare mentre gli arti metallici del dolente calpestavano il terreno. Appena il mostro metallico andò avanti uscimmo dal nostro riparo, ma fummo presto scoperti e lì parti un inseguimento. Quando Thomas vide il dolente si mise davanti a me come se mi stesse proteggendo ma io scivolai sotto al mostro e lo feci confondere. Iniziai a correre con una velocità a dir poco sovrumana donatami dall'adrenalina. Alla fine riuscii a sfuggire al dolente e rincontrai Minho. Insieme cercammo Thomas e, una volta riuniti, ci sbrigammo per uscire dalla zona che si stava per chiudere. Thomas però, invece di seguire noi due rimase dall'altra parte, attirò la bestia tra i muri e la uccise con la chiusura delle porte. Una volta terminato il panico generale tornammo da Alby e,gioiosi di essere ancora vivi, cercammo l'uscita e appena varcammo le porte fummo accolti da tutta la radura. Alby era salvo e noi eravamo euforici di  essere ancora in vita.

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