«E quando diventeranno nere le tue ali?» chiesi curiosa.
«Non lo so Caelestis, succederà e basta.»Mi sta ancora chiamando Caelestis? Wow allora non è così incazzato come immaginavo.
«Non sarà così tanto brutto.»
«Tu non puoi saperlo, sai ancora troppo poco sugli angeli e su come funziona su.»
«Scusa se qualcuno mi ci ha vietato l'accesso!»
Sammil ci mise un po' per rispondere.
«Tanto non saresti andata in paradiso, i tuoi peccati non te lo permettono.»
«Lo so» sospirai.
«A proposito c'è qualcosa che non ti ho detto. Dopo la morte di Vanessa, sono morti altri cinque compagni della tua classe.»
«In che senso dopo la morte di Vanessa? Chi?» chiesi curiosa.
«Non so, non li ho accompagnati io ma so che sono della tua classe e sì... Vanessa è morta, ricordi?»
«Uhm no, forse neanche me lo avevi detto... dov'è finita lei?»
«O purgatorio o inferno credo.»
«Devi essere più preciso.»
«Non posso, sai quante persone muoiono al giorno? Tantissime, è difficile ricordarsi di tutti.»
«Quindi della mia classe sono rimaste dodici persone. Tolta me, Mattia, Vanessa e gli altri cinque.»
«Undici» mi corresse Sammil.
«Che dici! Eravamo venti dall'inizio anno. Venti meno otto fa dodici stupido.»
«Undici perché qualcuno è morto adesso. È una ragazza.»Sicuro è Flore, l'altra stronzetta, se non era già morta.
Le mie previsioni erano giuste. Nonostante avessi voglia zero di rivedere quella stronza rompipalle, volevo restare con Sam ancora per un po' anche se questo avrebbe significato rivedere una persona come Flore.
Il posto dove ci eravamo appena teletrasportati sembrava una pista ciclabile di un paesino. La strada era lunga e sembrava andare solo per due direzioni, avanti e indietro. Sulla sinistra c'erano vari campi mentre sulla destra un piccolo boschetto al quale però, non si poteva accedere a causa del fossato che separava la strada della pista con il bosco.
«Chi si rivede, la sfigata depressa!»
«Vogliamo parlare di te? La copia perfetta di Vanessa made in China?»Ammetto che questa provocazione piuttosto razzista da parte mia poteva essere evitata ma ormai il danno era stato fatto.
«Aò bella, so filippina, mo' ti lancio un cazzotto se lo ridici!»
«Cosa? Che sei una copia made in China di Vanessa?»
Flore si avvicinò furibonda ma prima che riuscisse a colpirmi Sammil la fermò.
«Non sei venuta qui per litigare Stephanie. Ora smettila. E anche tu.» disse Sammil indicando prima me e poi Flore.
«E non vi comportate come delle bambine per favore!» continuò Sammil dopo avermi visto mettere il broncio.
«Lascia stare quell'incapace, piuttosto tu chi sei?» chiese Flore mettendosi un dito vicino la bocca con aria maliziosa.
«Mi chiamo Sammil e sono l'angelo-demone che ti accompagnerà al tuo luogo di appartenenza nel mondo ultraterreno.»
«Piacere Sammil mi chiamo Flore, ma questo forse già lo sai... quindi qual è il mio posto?»
«Andrai all'inferno nel giro dei lussuriosi.»
«Ah, quindi era vero quello che si diceva in giro, che eri una putt...» ma prima che finì di dire quella parola Sammil mi zittì.
«Che simpatica. Almeno io non sto piangendo, l'unica che dovrebbe farlo sei proprio tu per quanto sei sfigata» disse Flore con tono antipatico.
Mi ero quasi dimenticata della mia punizione.
«Sempre meglio di andare all'inferno mia cara.»
Sammil dopo questa affermazione mi guardò un secondo, come se avesse voluto rivelare la verità ma non disse niente. Probabilmente se lo avesse detto sarebbe stata altra carne al fuoco.
«Lasciamo stare, insultrci a vicenda non risolverà nulla» affermò Flore dopo una lunga riflessione. «In fondo un po' mi dispiace che per colpa di Vanessa e forse mia, hai deciso di fare ciò che hai fatto. Solo che non mi piace mostrare il mio lato... diciamo debole. Non dirò altro anche perché ora il mio orgoglio non mi permette di chiederti scusa.»
Avrei voluto rispondere meglio a questa sua affermazione ma sorrisi un attimo e dissi solo: «Non importa.»
Avevo come il presentimento che qualcosa in lei fosse cambiato. Non credo che avrebbe mai affermato una cosa del genere in vita. Il fatto è che ora, senza Vanessa da cui prendere riferimento, da cui essere influenzati, riuscivo a vedere una parte nascosta di Flore. Quella parte che prima gli altri non avevano notato.
«Va bene allora credo sia giusto il momento di andare» disse Sammil rompendo il silenzio appena creato.
«Ma in quel cerchio ci sta anche qualcuno di carino come te?» disse Flore nuovamente con aria maliziosa.
«È inutile che ci provi, ho già una Caelestis.»
«Una che?»
«Significa fidanzata in breve.»
Flore rimase un po' imbarazzata per un momento.
«Quindi c'è anche quel coso all'entrata... tipo Minosse nel cerchio dei lussuriosi? Non prestavo molta attenzione quando abbiamo parlato della Divina commedia in classe...»
«No Caelestis, Minosse fa parte della mitologia greca... e anche se nella Commedia si parla di lui come "giudice" delle anime non c'è nulla di così nel mondo lì su. Diciamo che Dante provava una forte ammirazione per Virgilio e i collegamenti sul mondo greco che ha fatto sono totalmente inventati rispetto alla realtà dell'altro mondo.»
«Quindi niente di niente? Anche l'inferno non si trova...»
«Il mondo ultraterreno non risiede in alcun posto fisico sulla terra, per essere brevi.»Ormai era chiaro per Flore a chi stesse riferendo con Caelestis dato che Sammil lo aveva fatto intendere un momento prima...
«Ma che c'entra la Divina Commedia ora? Dobbiamo parlare proprio di quell'opera scassa maroni?»
«C'entra eccome. Lo scoprirai presto non ti preoccupare.»
«Riassuntino?» chiese Flore.
«No niente riassuntini è un'informazione che non ti serve ora.» continuò Sammil.Per un attimo qualcosa mi passò attraverso, non era qualcosa di buono, ma maligno.
«Sam, ho un brutto presentimento» dissi fermandomi un attimo.
«Cosa c'è?»
«Non lo so, qualcosa di brutto succederà a breve e credo riguardi noi due.»
A colpirmi ora c'era solo un forte vento. Mi solleticava in un certo senso.
«Continuiamo ad andare, ora ci teletrasporteremo» disse Sammil con tono fermo.
«Va bene, ma vorrei tornare qui appena abbiamo finito con lei.»
Avevo accompagnato pochissime volte Sammil a fare il suo lavoro. La prima volta mi ero finta un angelo e dopo quella volta si erano susseguite almeno altre quattro volte, ma nulla di più. In un qualche modo avevo capito perché voleva fare il sectatores, non gli piaceva passare molto tempo su. Credo provasse un forte disprezzo per quel mondo di cui non si sentiva di appartenere, perché lui voleva solo essere umano. Avere quelle imperfezioni tipiche dell'uomo e vivere in un nuovo mondo.Ci teletrasportammo proprio nel cerchio dei lussuriosi e alle sue porte c'era proprio un angelo-demone. Sammil sembrava conoscerlo, a quanto pare anche quest'ultimo era diventato in parte demone per lo stesso motivo di Sammil (nonostante questo lo avesse allontanato dal mondo celeste). Si chiamava Eliseo, nome che in ebraico, a detta di Sam, significava "Dio è mia salvezza", aveva degli occhi rossi brillanti e i capelli erano stranamente chiari, biondi e ricci. Le sue braccia erano piuttosto muscolose e le sue ali sembravano piuttosto spoglie, come se stesse perdendo delle piume da esse.
«Eli, questa è un'altra anima per il giro, ci pensi tu?»
«Sì non ti preoccupare bro, faccio io.»
Flore si avvicinò con timore a Eliseo e proprio giunta a pochi passi da lui, l'angelo-demone la prese sotto la sua ala.
«Addio Stef.»
«Addio Flore.»

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4D classe scomparsa
عاطفيةStephanie è una ragazza vittima di bullismo. Decide di suicidarsi lasciando una parte di sé alla scuola, agli studenti che la frequentano. Eppure, anche dopo la morte, qualcosa di nuovo la travolge: l'incontro con Sammil, un demone che desiderava di...