Capitolo 20

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«Aspettiamo che ritorni, voglio parlarci un attimo con lui» affermò Sammil.
Passarono circa venti minuti prima che Eliseo tornasse nel posto dove lo stavamo aspettando. Nel frattempo Sammil e io parlammo un po' del più e del meno.
«Di cosa vuoi parlare con lui?»
«È una questione molto importante. Gli angeli-demoni che sono qui non sono per niente buoni, non fatti ingannare. Hai visto che le sue ali erano spoglie? Come se fossero senza piume...»
«Sì, ho notato.»
«Bene, quando vedi un angelo-demone con le ali così stacci lontana. Sono delle creature che si avvicinano fin troppo ai peccati umani.»
Ricordavo cosa avesse detto giorni prima riguardo ai peccati, Sammil me li aveva illustrati quasi tutti, dicendomi anche alcune delle pene peggiori secondo lui.

Non ci volevo pensare, alcune cose che mi aveva detto erano disumane.

«Nel senso che cadono in tentazione?» chiesi per essere sicura.
«Diciamo di sì Stef. Il giro dei lussuriosi è uno dei peggiori, molti angeli-demone sono spietati con le anime che gli capitano di mira e le "puniscono". Il problema è che per loro è una cosa giusta, quando in realtà non lo è. Proprio per questo perdono le piume delle ali, quando ci sono troppe poche piume... be' ecco...»

Non avevo ben capito quel che Sammil mi stava dicendo, il suo discorso sembrava piuttosto confuso, ma poi una strana idea mi passò per la mente.
«Con punirle intendi che le stuprano?»
«Purtroppo sì.»
«Perché dovrebbero farlo?»
«Piacere Stef. Le anime ci rendono umani non importa di chi siano. Chi è qui dovrebbe avere dei compiti e doveri da rispettare, ma sfortunatamente il caos regna. Le anime qui provano un dolore eterno.»
«La bufera di...»
«Sì anche quella Stef, le anime si trovano in una bufera infernale.»

Non si riusciva a vedere molto da dov'ero io e per questo mi avvicinai un poco. Sammil mi disse di indietreggiare perché altrimenti la mia anima non sarebbe più potuta uscire in alcun modo da quel cerchio.
Le anime nella bufera sembravano volare per l'aria formando una larga schiera simile agli stornelli quando volano in cielo.
«Ho una domanda, ma se la bufera non cessa e le anime li dentro sembrano così confuse, come fanno quelli come te a prendere le anime e...»
«Le ali di un angelo-demone non sono fatte per entrare nel fuoco della bufera infernale, se si entrasse lì dentro per molto tempo non se ne esce illesi. L'unica soluzione che Eliseo e gli altri hanno per soddisfare le loro voglie è entrarci per un brevissimo periodo, prendere un'anima e uscire.»
«Quindi, immagino perdano le piume quando entrano nella bufera... e se le perdono tutte?» chiesi confusa.
«Non posso parlare di questo Stef, la questione è piuttosto complessa.»
«E invece i demoni veri e propri?»
«Loro non possono entrarci per altri motivi.»

Pensandoci su, tutto questo aveva senso, ma era difficile da accettare.
«Ma se gli angeli-demone provano dolore ad entrare nella bufera infernale, perché ci entrano lo stesso se sanno che prima o poi gli succederà qualcosa di brutto?»
«È una dipendenza Stef, è una specie di droga da cui non possiamo fare a meno.»
«E tu come facevi a convincere delle anime a farlo con te?»
«Mi hai visto? Sono un sogno per le anime delle ragazze e so cosa voglio.»
«Si ma il sesso come l'abbiamo fatto non è questo granché qui.»
«Ahhh Caelestis, quello non è niente in effetti. Ci sono sempre andato piano con te.»

Cosa voleva dire? Che per lui ero una povera creatura indifesa della quale doveva prendersi cura? Pfff al diavolo lui e il "ci sono sempre andato piano"

Mi fermai un attimo a pensare con sicuramente un'espressione abbastanza furente.
«Senti, io ci tengo a te e non vorrei mai farti del male... credo che non reggeresti, tutto qui... come è successo la prima volta d'altronde» disse Sammil.
«E come fai con le altre?»
Ero proprio arrabbiata con lui. Perché non era mai sincero con me? Doveva sempre mentirmi o nascondere la verità il più al lungo possibile.

«Delle altre non mi è mai fregato niente, facevo sempre in modo di fargli dimenticare tutto o me ne andavo prima che si risvegliassero. Se hai visto, non ti ho mai abbandonato Stef, al di là delle cose che devo fare... mai.»
«Devi essere sincero con me, altrimenti non mi fiderò mai più di te.»
«Sì lo so Caelestis... è che ci sono veramente troppe cose di qui che non hai ancora visto e che non ti ho spiegato, qualche mese non basta.»
«Sei veramente uno stronzo a volte.»
«Uno stronzo molto carino però! Non mettere il broncio dai.»

Sammil se la stava tirando troppo, questo era certo.

Eliseo tornò poco dopo e mentre atterrò per raggiungerci le sue ali persero qualche piuma. Sammil lo guardò infuriato come se sapesse già tutto.
«Cosa cazzo hai fatto con la ragazza?! Dovevi fare una cosa sola porca puttana!» sbottò Sammil.
Sam cercò di mantenere i nervi saldi e mi chiese di andarmene nella maniera più calma possibile, anche se io ero molto curiosa di sapere di cosa dovessero parlare. L'unica cosa che mi venne in mente era il fatto delle ali spoglie di Eliseo, magari Sam lo voleva invitare a lasciar stare con la sua dipendenza. Ci sono altri modi per ottenere quello che si vuole, ma pensandoci su, non pensavo che Sammil fosse il tipo da fare questi discorsi.

Decisi di aspettarlo a scuola, proprio nella 4D. La mia classe.
«Ho delle buone notizie» disse Sammil quando comparì di fronte a me. «Eliseo è riuscito a scoprire il rituale da seguire per far diventare umana una creatura immortale.»

«Be' mi sembra una notizia fantastica...»
«Ti spiegherò come fare per tornare indietro» disse prendendomi le mani emozionato.
«In realtà... voglio prendermi del tempo per capire cosa fare. Non sono sicura che voglio tornare indietro.»

Non avevo scelto di suicidarmi per tornare a vivere. Tecnicamente parlando, potevo già tornare indietro tutte le volte che volevo con i miei poteri da Dybbuk.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 15, 2021 ⏰

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