La mia routine quotidiana è talmente alienante che certe volte vorrei non iniziare la giornata. La mattina sveglia alle sette e dritta a colazione con gli altri. Io e Tristan andiamo ad allenarci per un paio d'ore prima che lui si stanchi e vada da qualche parte a dipingere mentre io mi rifugio in biblioteca, l'unico posto in cui posso stare sola e tranquilla. Il pranzo è sempre all'una ma molte volte Dimitri arriva in ritardo, troppo occupato nel suo officio per rendersi conto dell'orario. Il pomeriggio inizia con un'altra sessione d'allenamento alle quattro in punto anche se Tristan preferisce fare un'entrata a effetto mezz'ora dopo l'orario concordato. Di solito finiamo per farci una bella nuotata in modo da entrare meglio a contatto con l' acqua e devo dire che sta funzionando. Verso le sette torno in camera, mi lavo e mi preparo per la cena. Tuttavia oggi è diverso.
"Forza Karina, spegni quelle candeline!" Tristan incita l'amica che continua a fissare la torta cercando di reprimere le lacrime.
"Va bene, va bene."
Come le fiamme si spengono i presenti scoppiano in risate fragorose e applausi. Qualcuno fischia e non ci metto molto a capire che si tratta di Tristan.
"Tanti auguri tesoro" Cece da un bacio appassionato ma dolce alla su ragazza prima di tornare a sedersi al suo fianco come una regina.
Intorno al tavolo della sala da pranzo ci siamo tutti quanti. Trevor è seduto affianco a me e per tutta la cena non abbiamo fatto altro che parlare delle teorie sul tempo. Secondo me le sue visioni possono essere cambiate, secondo lui sono fisse e non c'è niente che possa scongiurarle.
"Ma tu sembra normale avere delle visioni e non poterne cambiare il risultato? Non avrebbe senso averle a principio se fosse questo il caso" sussurro per non interrompere il tenero momento tra le due ragazze.
"State ancora discutendo?" Tristan si intromette nella conversazione mentre gli altri vanno a prendere dei piatti per servire il dolce.
"Sì, non riesco a fargli capire come funziona il tempo!" sospiro pesantemente mentre Trevor alza gli occhi la cielo.
"Secondo me state sbagliando entrambi. Ci sono visioni che possono essere cambiate e altre che sono fisse nel tempo"
"E come fai a capire quali sono quelle che puoi cambiare?" chiedo confusa dal suo ragionamento.
"Ci provi e se ci riesci hai la tua risposta" Tristan si alza e va verso Jansen per aiutarlo a distribuire le posate.
Wilson e Danielle ritornano con delle bottiglie di vodka in mano mentre Karina e Chelsey tengono i piatti.
A quanto pare Wilson e Danielle sono davvero simpatici. Lui ha un carattere docile e per tutta la cena ha detto poco e niente ma quando l'ha fatto, le sue parole erano ricche di un'ironia pungente. Danielle è sempre attenta a quello che le accade intorno e parla solo quando è strettamente necessario ma sembra una brava ragazza, non posso lamentarmi della sua compagnia.
"Che ne dite di un po' di divertimento?" Karina sorride maliziosa quando le bottiglie tintinnano tra di loro. La mia testa scatta verso Tristan che guarda il liquido trasparente ammaliato.
"Io ci sto." risponde Jansen sfregando i palmi delle mani tra di loro. "Giochiamo come facciamo noi?"
"Ovvio!" Risponde Cece dando un bicchiere ciascuno.
"Che gioco?" a quanto pare sono l'unica confusa perché gli altri sembrano sapere perfettamente di cosa sta parlando la festeggiata.
"In pratica a ogni giro ti verrà chiesto di baciare qualcuno e se non lo fai devi bere. Chi beve più volte di seguito viene squalificato" mi sussurra Trevor all'orecchio mentre gli altri versano la vodka nei bicchieri da shot.
STAI LEGGENDO
The last Destroyer
FantasySono passati quasi duecento anni da quando il riscaldamento globale ha fatto sì che le città venissero allagate da tsunami o seppellite sotto le macerie dopo i terremoti. Il calore ha fatto fondere alcune centrali nucleari e tutte le radiazioni che...