Entro nell'ufficio di Dimitri e rimango ferma in piedi non sapendo cosa fare. Non c'è molto ed è una stanza piuttosto spoglia rispetto al resto del rifugio, probabilmente quest'uomo non ci passa molto tempo qui.
La grossa scrivania è stata verniciata di bianco da poco perché l'odore del solvente mi sta facendo bruciare le narici mentre le pareti da bianche sono diventate di uno strano colore giallognolo. Il portacenere affianco al grosso malloppo di fogli e libri mi fa capire che Isaac non è l'unico con il vizio del fumo e che, probabilmente, è proprio ciò che ha rovinato il colore dei muri.
"Ha chiesto di vedermi signore?"
"Sì. Siediti, dobbiamo parlare."
Il tono severo e autoritario mi intimorisce ed è per questo che faccio come mi dice senza controbattere o chiedere spiegazioni. Sento l'ansia montare dentro di me per la paura che mi chieda di andarmene.
"Chelsey mi ha inviato i risultati del tuo test di valutazione." abbassa lo sguardo su dei fogli ma li tiene sollevati in modo che io non possa sbirciare. "Non sei curiosa di sapere cosa dice?"
"Signore io..." borbotto. Mi metto le mani sotto il sedere per evitare di torcermi le dita o di mangiarmi le unghie. Non devo dimostrare di essere preoccupata.
"Qui dice che sei arrabbiata e molto ma che riesci comunque a mantenere la calma, ciò che mi preoccupa è il modo in cui reagisci al dolore emotivo. Quella forza che riesci a sprigionare può essere pericolosa se non impari a controllarla e non posso permettermi un tale rischio."
"Mi sta dicendo che non posso rimanere?" gli occhi mi si riempiono di lacrime ma lotto contro l'impulso di sbattere le palpebre.
"No, sto dicendo che devi imparare a utilizzare i tuoi poteri o non potrò ritenerti adatta alle missioni sul campo e ci saresti estremamente utile."
Apro la bocca stupita della sua risposta ma non emetto nessun rumore, probabilmente perché non ho niente da dire.
"Spero non ti dispiaccia dormire con Chelsey e con mia figlia, Karina. La stanza dei ragazzi è affianco alla vostra, se avrai un qualunque problema potrai chiedere aiuto a loro."
"Ma signore, non so se riuscirò a controllare questo potere. Non so nemmeno come funzioni o cosa sono in grado di fare..."
"Imparerai, come hanno fatto anche tutti gli altri qui dentro. Chelsey ti aiuterà." mi fa un gesto e mi incita a uscire.
Come esco dallo studio mi ritrovo faccia a faccia con Chelsey.
"Dimitri ti ha detto tutto?" chiede e iniziamo a camminare verso il dormitorio.
"Sì ma tu mi avevi detto che non sapevi come controllare i miei poteri, cosa ti ha fatto cambiare idea?"
Questa ragazza mi sta disorientando e per una novellina non è una cosa positiva. Ho così tante cose da imparare e sono in questo posto da poco più di un giorno. Vorrei solo sapere di più.
"Non ho cambiato idea" il suo sguardo si posa su di me severo e penetrante. "Tuttavia devi capire una cosa Irelyn, sei troppo potente per tornare nelle loro mani e la tua instabilità è preoccupante."
"Posso salvare vite così come posso distruggerle." finisco per lei il discorso. Ho capito quello che mi stanno dicendo, semplicemente non vedo il motivo per cui tutti si stanno preoccupando così tanto! Non sono così potente come credono e decisamente non sono una Distruttrice.
"Avete mai trattato con un altro Distruttore prima?" chiedo impaziente di saperne di più.
"Non con un Distruttore ma i poteri elementari sono potenti quasi quanto i tuoi. Tristan è stato un osso duro da allenare" la biondina ridacchia pensando ai vecchi tempi.
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The last Destroyer
FantasySono passati quasi duecento anni da quando il riscaldamento globale ha fatto sì che le città venissero allagate da tsunami o seppellite sotto le macerie dopo i terremoti. Il calore ha fatto fondere alcune centrali nucleari e tutte le radiazioni che...