33. La delusione più grande

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Una volta tornata alla base mi precipito all'interno seguendo Dimitri. Il capo non ha detto una parola da quando siamo partiti e non credo ne abbia intenzione. Trevor ci sta aspettando davanti alla porta dello studio e dallo sguardo che mi lancia capisco di essere ancora più nei guai.

Lascio che Dimitri entri prima di me per poter scambiare due parole con il ragazzo.

"L'ho fatta davvero grossa, non è così?"

"Tutti ti stanno cercando. La Grayson Corporation ha messo una taglia sulla tua testa e il dottor Rubén Hale ha divulgato la tua foto dappertutto. Daranno la ricompensa a chiunque ti porterà da loro, viva o morta."

"Non me la svamperò con una strigliata di capo, non dopo questo..." indico l'interno della stanza e persino dalla soglia posso scorgere la testa rossa del mio fratellino.

"Hai fatto bene a portarli qui." Trevor mi appoggia la mano sulla spalla prima di andarsene.

Raggiungo Dimitri e senza fiatare mi metto contro il muro aspettando di essere interpellata.

"Vuoi spiegare?" mi domanda il capo con uno sguardo di ghiaccio.

"Sì signore. Mio fratello, James, è uno psichico. È entrato nei miei sogni per chiedermi aiuto e ho pensato fosse una mossa saggia portarlo qui. Avrebbe dovuto fare il test del gene oggi."

I miei genitori mi guardano come se fossi una pazza, probabilmente non capiscono perché continuò a sostenere di essere loro figlia.

"Hai rivelato la nostra posizione, hai cercato di uccidere Hale e hai fallito, hai messo in pericolo la tua vita e quella di Tristan, dimentico qualcosa?"

"No signore." rispondo in imbarazzo. Non mi pento di nessuna delle mie azioni ma il suo tono mi fa sentire a disagio, in un modo che non succedeva da parecchio tempo.

"Il bambino può restare ma voi due no." dice parlando con Elizabeth e Duncan.

"Non capisco chi è questa ragazza e cosa vuole dalla mia famiglia!" Duncan è arrabbiato e non posso biasimarlo.

Guardo Dimitri in cerca del suo consenso e quando me lo concede, mi rivolgo ai miei genitori con il tono più pratico e distaccato che possiedo.

"Il mio nome è Irelyn Hathaway e sono stata reclutata dalla Grayson Corporation quasi dodici anni fa. Vi è stato rimosso il ricordo della mia esistenza ma sono vostra figlia e mi prenderò cura di James. Voi verrete portati in un'altra struttura in nostro possesso in quanto non potete risiedere qui, è troppo pericoloso." mi giro verso il capo e con un gesto mi congeda.

"Vieni James, ti faccio vedere la tua stanza." gli tendo una mano e il bambino mi segue all'esterno saltellando.

Ho tante cose da fare: devo parlare con James e con Tristan. Non so esattamente cosa voglio dire a quest'ultimo ma mi verrà in mente.

"Com'è andata?" Trevor mi affianca alzandosi dal divano in salone e segue me e Jamie verso l'ascensore.

"Meglio del previsto anche se sospetto che verrò sgridata più tardi. Forse non voleva fare scenate con i nostri genitori davanti."
Abbasso lo sguardo sul ammasso di ricci rossi al mio fianco. Questo bambino è così piccolo e innocente, non voglio che gli capiti niente di male.

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