"Signore mi stavo chiedendo una cosa" incomincio mentre Dimitri mi sorpassa per aprire il suo studio. Immette la chiave nella serratura e dopo due giri verso destra il meccanismo scatta e la porta si spalanca.
Vengo accolta nel solito ambiente scuro e dai vari toni di marrone. Uno di questi giorni chiederò a Chelsey di aiutarmi a scassinare lo studio per ridecorarlo. Probabilmente Dimitri non lo apprezzerà ma sarà meno un pugno negli occhi passare dall'ambiente candido e roseo dei corridoi o l'oro della sala da pranzo a queste tonalità di ebano e terra d'ombra bruciata.
"Prego" dice facendomi andare avanti per prima. "Cosa mi volevi chiedere?"
"In questi giorni ho visto quasi tutte le stanze della base e mi sono resa conto di quanto siano costosi molti dei mobili e dei quadro che possiede. La maggior parte mi sembrano originali e so quanto valga un Monet, non è qualcosa che si compra con degli spiccioli. Da dove prende tutti questi soldi?"
Dimitri è sempre chiuso nel suo studio chino su libri o resoconti di missioni delle altre basi della Resistenza, non credo di averlo mai visto lasciare la villa per andare a lavoro. Le uniche volte che esce che io sappia, è per andare al mercato con la signora Shelton, la domestica. E se non esce per quel motivo, va in missioni importanti per tenere sotto controllo le squadre.
"Possiedo delle aziende. Tante aziende."
"Aziende?" chiedo confusa.
Il capo mi mette in braccio due grossi tomi e mi fa segno di sedermi. Faccio come chiede e mi appoggio i libri sulle cosce mentre con il gomito mi sostengo il mento. Adoro ascoltare delle storie e la voce bassa, vibrante e dal tono costantemente imperioso come se stesse parlando a un esercito incitandolo prima della battaglia.
"Sì, produciamo armi e macchine. La maggior parte dei nostri guadagni viene da lì mentre il resto lo ottengo da finanziamenti del governo."
"In pratica sta facendo il doppio gioco" dico prima di rendermi conto di aver parlato ad alta voce e di non averlo solo pensato.
"Così si può dire" l'uomo dai capelli neri brizzolati si abbassa degli occhiali da lettura sul naso e analizza il primo di una catasta di fogli che ha sulla scrivania.
"Non volevo mancarle di rispetto signore, ero solo curiosa" dico avendo paura che si sia arrabbiato con me.
"Non preoccuparti" scoppia in una risata sincera e mi tranquillizza. "Mi piacciono i ragazzi che si fanno delle domande. Sto allenando soldati, guerrieri, non ebeti. Non limitarti mai alla superficie delle cose, cerca sempre di scavare fino a quando non vedrai le radici."
"Quando mi avete vista all'asta eravate sicuramente stati invitati, perché?" chiedo cercando di tappare an che gli ultimi buchi nella storia.
"Grazie alla mia posizione influente ricevo numerosi favori, molti sono inviti a gala di beneficenza, altri sono esclusivi e segreti come quelli per le aste di dotati. Di solito non interveniamo ma quando Trevor ci ha avvisati che c'era un Distruttore in quella base..." Dimitri alza gli occhi azzurri e freddi come il polo nord su di me, facendomi congelare le viscere. "È importante non farsi scoprire Irelyn. È per questo che teniamo i bambini sotto terra"
"Ma se c'è la cupola che senso ha?"
"In caso il governo trovasse comunque la villa l'ascensore verrebbe nascosto da una parete, i dormitori diventerebbero delle semplici stanze per Karina e i suoi fratelli e nessuno scoprirebbe mai che questa casa è una base della resistenza. Vedi Irelyn, abbiamo preso tutte le precauzioni necessarie per non essere scoperti ed è necessario che tutti facciano la propria parte per prevenire una tale disgrazia."
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The last Destroyer
FantasySono passati quasi duecento anni da quando il riscaldamento globale ha fatto sì che le città venissero allagate da tsunami o seppellite sotto le macerie dopo i terremoti. Il calore ha fatto fondere alcune centrali nucleari e tutte le radiazioni che...