Maglione

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Era il 12 dicembre. Oramai passavo ogni fine settimana al Manor. Nonostante la nostra velocità e professionalità, non avevamo finito neanche un piano dell'immensa biblioteca. <Hey Granger. Guarda questo! Un incantesimo per creare un dinosauro. Possiamo farlo? Ti prego.... voglio un t-Rex in camera!> detto questo scoppiò a ridere. Alzai gli occhi al cielo e riposi il libro nello scaffale. <eddai Granger, fattela una risata!> gli sorrisi, sperando si accontentasse. Purtroppo non gli bastò. Mi sollevò per i fianchi e senza alcuno sforzo mi lanciò sul divano. Mi si mise sopra a cavalcioni, e la mia pelle divenne subito di un rosso scarlatto. Cominciò a farmi il solletico sulle braccia. Io rimasi immobile, ghignando. Insoddisfatto cominciò a solleticarmi i fianchi. Metodo poco efficace dato che indossavo un pesante maglione di lana. <Granger, è inutile che ghigni. I maglioni, a casa mia, si indossano tanto quanto si levano.> lo guardai sconvolta. Non avrà mica intenzione di togliermi il maglione, vero? <No, no, no. Malfoy, io non-> non riuscii a finire la frase. Il maglione era a terra e all'interno della biblioteca era calato il silenzio. Non indossavo nulla apparte il reggiseno. Malfoy era ancora sopra di me. Il suo sguardo correva dal seno ai miei occhi. Potevo sentire i suoi pensieri. Tutto era immobile, anche il fuoco nel camino sembrava essersi fermato. Mi sollevai sui gomiti, portando i nostri volti più vicini. <Cosa c'è, Malfoy?> gli misi le braccia al collo per reggermi. <Ti do il permesso, Malfoy> a quelle parole il biondo mi mise le mani sui fianchi. Mi sollevò mettendomi a cavalcioni su di lui. I nostri nasi si sfioravano, gli occhi socchiusi, i respiri si unirono. Poi premette le labbra sulle mie, delicato. Non soddisfatto mi morse il labbro, chiedendomi l'accesso . Lo assecondai. Misi le mani tra i suoi capelli, lasciando che al ragazzo sfuggisse un gemito. Mi accarezzava la schiena, i fianchi, le gambe coperte solo da un paio di leggings. Quando ci staccammo, lo guardai negli occhi. <mi passi il maglione? Ho freddo...> lui sorrise, poi si chinò oltre il divano e me lo porse. <Ragazzi? È pronta la cena.> mi girai verso la signora Malfoy, sgranando gli occhi. <Cena?! No io devo andare a casa...> raccolsi le mie cose e indossai le scarpe. <Dai cara, stai qua a farmi compagnia... con questo scorb-> <Resta.> mi girai verso il biondo, il quale stava affiancando sua madre. Lo guardai negli occhi e potei scorgervi il desiderio. < Resto> dissi senza staccare i nostri sguardi. <Oh, benissimo! Vi aspetto in sala!> la donna se ne andò, lasciandoci nuovamente soli. Pericoloso. Stavolta fu lui ad avvicinarsi. Mi intrappolò al muro, con la schiena appoggiata alla parete e le braccia ai lati della testa. Avevo il fiato corto e, anche se tentava di nasconderlo, pure lui. Gli misi le mani sul petto e lo baciai a stampo. <Dobbiamo andare a cena.> lui alzò gli occhi al cielo e mi aprii la porta, permettendomi di uscire e raggiungere la sala da pranzo.

Il giorno dopo, come sempre, il biondo si presentò nel mio ufficio, puntuale come un orologio svizzero alle 10.55. <Buongiorno Malfoy. Ho finito le capsule, il massimo che puoi ottenere da quel catorcio è un the al limone troppo aspro.> lui rise e fece il giro della scrivania, arrivando al mio fianco. Spostò la sedia e mi sollevò per poi sedersi e mettermi sopra di lui. Ok, ero e sono minuta, ma era necessario farmi notare la mia piccolezza ogni due per tre? <Ma io non voglio niente da quel catorcio.> mi portò una mano alla guancia, accarezzandomi lo zigomo. Avvicinò i nostri volti per poi baciarmi. Le sue mani scorrevano sulla mia schiena, coperta solo da una leggera camicia bianca. Provò a slacciarne i bottoni, ma lo bloccai prima. <No, Malfoy. Non ho intenzione di fare l'amore in ufficio. Devo stare comoda e al caldo.>Lui sbuffò, riabbottonandomi la camicia. <Vieni da me a Natale. Tu sei sola, credo. E io anche. Dai, mia mamma non conta. Sai che tristezza passare il Natale in quell'enorme Manor?> sorrisi e annuii ripetutamente. <Sì?> <Sì.> lui mi strinse più forte poggiando le labbra sulle mie. 

𝗦𝗘𝗜 𝗕𝗘𝗟𝗟𝗜𝗦𝗦𝗜𝗠𝗔, 𝗚𝗥𝗔𝗡𝗚𝗘𝗥  𝗗𝗿𝗮𝗺𝗶𝗼𝗻𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora