Sei instancabile!

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Esattamente un mese dopo ci sposammo, suggellando per sempre la nostra unione. La cerimonia si svolse in giardino, tra pianti commossi e occhiate fulgide. Nell'esatto momento in cui il sole tramontava, portando con se l'alba di quel giorno meraviglioso, ci baciammo e rivelammo a tutti la mia gravidanza. Spostai lo sguardo verso Draco, il quale, con la sua solita eleganza, scortava gli ospiti da una sala all'altra. Avevo deciso di tenere il vestito da sposa tutto il giorno. Dopotutto, non avrei più avuto occasione di metterlo. <Hey> il biondo mi si avvicinò, poggiandomi un braccio sul fianco. <Perché sei così agitato?> si passava continuamente la mano tra i capelli, spettinandoli. Mi guardò di sottecchi, mordendosi il labbro. <Voglio solo che questa festa finisca per toglierti quell'abito di dosso.> arrossì, nascondendo il volto in un bicchiere di succo. Lui rise, accarezzandomi la schiena.

Dopo circa due ore anche l'ultimo invitato se ne andò, barcollando lungo la scalinata causa l'alcol. Draco lo salutò e chiuse il portone. Io lo guardavo appoggiata al muro, una smorfia divertita in volto. Si girò lentamente per poi venirmi incontro sempre con la stessa lentezza, sciogliendosi la cravatta. <Signora Malfoy.> deglutii. Faceva strano sentire quel nome. <Mi permetta di scortarla al piano superiore.> mi prese in braccio, passandomi un braccio sotto le ginocchia e uno sotto la schiena. <Ho aspettato un mese, cavolo. Pensavo non potessimo farlo perché eri incinta e invece.... ho chiesto a Blaise. Ha detto che non c'è nessun problema, ma devo andare più piano quando avrai la pancia e... oh guarda. Non c'è pancia!> sorrise, poggiandomi sul letto. Gli sfilai la giacca e la camicia, passando la mano sui pettorali. Il biondo mi sollevò leggermente, abbassando la cerniera del vestito. Le sue mani mi accarezzavano la schiena, i fianchi, soffermandosi qualche secondo in più sul ventre. Sospirai, non più abituata a quelle sensazioni. <Dimmi la verità, Draco. Hai aspettato un mese per godertela di più?> lui sorrise, facendo scivolare il vestito lungo i fianchi e poi giù dal letto. <Forse...> sorrisi, baciandolo con passione. Lui gemette, stringendomi i fianchi con possesso. <Facciamo esperimenti?> alzai gli occhi al cielo, stringendogli i capelli. <Fai quel cavolo che ti pare, basta che stai zitto.> mi sollevò, portandomi a cavalcioni su di lui, si appoggiò con la schiena alla testiera del letto, dandomi il ritmo. Mi aggrappai alle sue spalle, stringendole e segnandole di rosso. Dopo qualche minuto, stanca di quella posizione, rotolai nel letto, portandomi sotto al ragazzo. <Draco...> urlai ripetutamente il suo nome mentre sempre più veloce affondava in me. Strinsi tra le dita i suoi capelli biondi, girando gli occhi all'indietro. Quando l'orgasmo mi colse, mi si mozzò il respiro, tanto che pensai di morire da un momento all'altro. Il ragazzo- uomo -scivolò al mio fianco, stringendomi in un abbraccio possente. Ci addormentammo così, stretti l'una tra le braccia dell'altro, un sorriso sul volto e le mani sul mio ventre.

Mi svegliai col sorgere del sole, ancora tra le braccia di Draco. Scivolai giù dal letto silenziosamente, per donare così qualche altra ora di sonno al biondo. Mi vestii di una vestaglia color cremisi e scesi le scale lentamente, ancora intorpidita e un po' dolorante. Sussurrai il nome di un elfo e questo comparve al mio fianco con un sonoro pop. <Buongiorno Signora. Il Signor Malfoy dorme ancora?> Mi accucciai, accarezzando la testa dell'esserino. <Buongiorno. Sì, Draco dorme ancora... potresti preparare la colazione?> Lui squittì contento, sparendo nelle cucine. Tornai al piano superiore, mi sentivo terribilmente sola in salone. Tirai le tende della camera, lasciando la luce all'esterno. <... Hermione...> sorrisi al ragazzo e mi avvicinai, sedendomi sul bordo del letto. <Buongiorno.> gli lasciai un casto bacio sulle labbra e feci per alzarmi. Draco mi strinse il polso e mi riportò sul letto, facendomi sdraiare accanto a lui. <... stai qua...> poggiai la guancia contro la sua, scaldandomi il volto. <... non mi lasciare...> sorrisi, accarezzandogli il petto. <Non ti lascerei per nulla al mondo. A proposito, è un mese e mezzo esatto che sono incinta. Credi che funzionerà la pozione...> il ragazzo saltò in piedi, correndo verso la porta. <Fermo! Sei nudo Draco!> fece una smorfia e indossò delle mutande e una maglia. <Sì, cavolo eccome se funziona! Non correre!> mi fermai di colpo, alzando un sopracciglio. <Sono incinta, non invalida!> mi prese in braccio e scese in fretta verso il suo laboratorio di pozioni. <Beh, sei incinta. Vale lo stesso.> gli diedi uno schiaffo sul braccio e feci una smorfia di disappunto, nonostante fossi lusingata dalle sue attenzioni. Mi appoggiò sopra il tavolo, mettendosi davanti a me. <mi piace questa posizione...> alzai gli occhi al cielo, stringendogli forte il mento. <Fai il bravo e dammi la pozione.> lui obbedì e io mi strappai un capello, per poi metterlo dentro la fialetta. <Quanto dobbiamo aspettare?> il biondo alzò le spalle, riponendo la fiala sull'altro tavolo. <Abbiamo tempo a sufficienza per fare qualcosina...> <Sei instancabile!>

𝗦𝗘𝗜 𝗕𝗘𝗟𝗟𝗜𝗦𝗦𝗜𝗠𝗔, 𝗚𝗥𝗔𝗡𝗚𝗘𝗥  𝗗𝗿𝗮𝗺𝗶𝗼𝗻𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora