Te Lo Prometto // NOAH CENTINEO

AMORE ANARCHICO

Qualche mese più avanti...

E' incredibile quello che ci può accadere nell'arco della vita.
E' incredibile quello che possiamo provare.
E' incredibile quello che possiamo fare.
E' incredibile la vita.

In questi mesi non sono stata molto vicino a Noah e un po' mi dispiace, ma ho voluto dedicarmi al mio fratellastro, mi sono presa cura di lui e ho voluto recuperare il tempo perduto.
E' domenica, fortunatamente non lavoro, quindi mi sono svegliata a mezzogiorno.

Sidney, Aria e i rispettivi fidanzati ieri sera sono partiti per NY e ci siamo salutati sbronzandoci come solo noi sappiamo fare, a parte l'astemia della mia migliore amica.
Busso alla porta di Israel, non risponde, quindi apro per vedere se dorme ma non c'è nessuno nel letto e nemmeno nel suo bagno privato.
Scendo in cucina e lo trovo che cucina i suoi amati pancakes, nonostante tra un'ora si pranzi.

Mi è mancato vederlo ai fornelli.
Mi è mancato darmi il buongiorno antipatico.
Mi è mancato l'Israel che ti sorprende.
Mi è mancato tutto di lui.

I: Mangia. –mi obbliga.

Ci sediamo al tavolo e facciamo la nostra splendida colazione.

H: Non puoi capire quanto mi mancava la tua colazione, i pancakes di mamma erano terribili, però non gliel'ho mai detto, mi dispiaceva. –ridacchio.
I: A me sei mancata tu. –sorride.
Sorrido e annuisco continuando a divorare la colazione.
I: Davvero Hana Spencer, ho pensato a te tutto il tempo, mi hai dato la forza di risalire a galla. –sostiene. – Ho immaginato fossi con me, ti ho immaginato con un pantaloncino nero, un top nero e le tue amate Vans, eri lì che afferravi la mia mano e mi aiutavi ad uscire dall'acqua, era tutto così reale. Quando ho capito che era tutto frutto della mia immaginazione, ha iniziato a mancarmi l'aria, avevo l'affanno, riuscivo a stento a sollevarmi.
Ho capito che quando ci sei tu, io ritorno a respirare, ancora un po'. –conclude con gli occhi lucidi.

H: Anche io ti ho pensato Broussard, tanto. Non sono mai riuscita a chiudere il tuo capitolo definitivamente, avevo gettato la chiave della tua vecchia stanza, ma non è servito a niente.

Gli mostro il tatuaggio e vedo le lacrime trattenute fino ad ora, fuori uscire come un torrente.

I: Volevo farmelo ai miei 18 anni. –mi ricorda. – Perché quel punto?
H: Volevo mettere un punto a questa tremenda storia, provare ad andare avanti senza voltarmi a guardarti.
I: Volevi dimenticarmi? –chiede triste.
H: Non ci sarei riuscita, pur volendo. Sei una parte fondamentale della mia vita.

Mi abbraccia fortissimo e poi rimaniamo a fissarci dritto negli occhi, stiamo parlando con gli occhi e vi assicuro che non ci stiamo mandando a fanculo come nostro solito, questa volta gli occhi sono dolci, sono romantici, i nostri occhi fanno l'amore, quello che non siamo mai stati in grado di dimostrarci.

H: E' vero che capisci il valore di qualcosa, solo dopo averlo perso. –sostengo senza togliere mai lo sguardo sul suo.
I: Non mi perderai mai più.
H: Non promettere, non farlo. –lo blocco.
I: Godiamoci i nostri momenti, senza pensare al dopo, per una volta godiamoci l'adesso.
H: Ho trovato questa nella tua stanza, mi sono emozionata e ho voluto tenerla con me, ti sentivo più vicino a me. –gli dico mostrandogli la sua lettera dedicata a me.
I: Non era solo sesso Hana Spencer.

Mi afferra dai fianchi e mi bacia intensamente, un bacio vero, un bacio sentito. Ricambio e quando smettiamo i nostri occhi luccicano e le nostre labbra sorridono.

Ho capito, troppo tardi, che sono innamorata di Israel, se n'erano accorti tutti a parte me e adesso per colpa della mia ingenuità e stupidità, farò soffrire Noah Centineo, colui che pensavo fosse l'amore della mia vita, quando quello vero, invece, l'ho avuto davanti agli occhi per anni senza mai rendermene conto.

I: Come facciamo con i nostri genitori? –chiede preoccupato.
H: Io credo nell'amore anarchico: siamo liberi di amare chi vogliamo.

                                                                                                                     FINE