Qualche mese più tardi...
Noah è in vacanza a Londra con due suoi amici, ma comunque ci siamo lasciati per la sua scarsa fiducia nei miei confronti.
Israel mi è sempre stato accanto e ha ripreso la sua vita da puttaniere.
Sidney e Aria vengono a trovarmi quasi ogni giorno e ormai non so se lo fanno per vedere Israel a petto nudo e il suo migliore amico Eric perennemente a casa o per me.
Oggi abbiamo organizzato una cena a casa mia, con mia mamma e il papà di Israel che tornano dopo mesi.
Mamma Spencer: Siamo a casa. -urla.
Corro dalla camera alla cucina e la abbraccio fortissimo, saluto anche Brossuard e mi sorride felice. Dalle mie spalle spunta Israel in mutande che timido saluta entrambi con la mano e il papà lo obbliga a vestirsi.
Papà Brossuard: Che avete combinato senza di noi?
H: Niente di eclatante.
Io e Israel da figli modello, che non siamo, ordiniamo le pizze per tutti e mettiamo la tavola.
Una volta che mangiamo e sistemiamo tutto, io ed Israel usciamo con Eric, Sidney e Aria.E: Piccola Spencer stavo notando proprio ora il bel culo che ti ritrovi.
H: Tutti uguali. -sbuffo.
Ho messo un jeans a vita alta e un top nero con una giacca di pelle, per questo si vedono tutte le mie forme, ma a quanto pare solo una è visibile agli occhi dei ragazzi.
S: Ma voi ragazzi non sapete guardare altro?
E: Tranquilla tesoro ho notato anche le vostre tette. -ride.
I: E poi sono io quello depravato. -sussurra a Sidney.
Aria in tutto questo non si esprime e cammina pensierosa.
H: A che pensi?
A: Pensavo fosse serio.
H: Eric?
A: Sì.
Sapevo che ad Aria piacesse Eric, veniva ogni giorno a casa ormai e non per me, non l'ha mai fatto.
Eric è il tipico bad boy che tutte vogliono e che tutte hanno...per una notte.
Alto, biondo, occhi azzurri, apparentemente un principe azzurro.
A: Inizio a pensare che i principi azzurri sono puttanieri. -ridacchia.
E: Quindi io sono un re? -s'intromette da dietro.
Ci prende a braccetto e iniziamo a discutere sui puttanieri e sulle troie, bel argomento!
E: Ragazze mie, se noi siamo puttanieri è perché voi ragazze o molte di voi sono troie. C'è troppa figa sul mercato!
A: E noi povere ragazze serie che fine facciamo?
E: Diventate come loro non appena vedete che riescono ad ottenere quello che piace a voi.
H: Filosofia per le mie orecchie. -lo prendo in giro.
Mi accarezza la guancia, poi me la tira, grido un ahia per il dolore e scoppiano tutti a ridere.
A un certo punto ci fermiamo su una panchina, perché le ragazze sono stanche ma dato che non ci entriamo tutti, io e Israel rimaniamo in piedi.
E: C'è spazio, vieni Brossuard.
I: Tranquilli, devo crescere.
S: Non lasci la tua sorellina nemmeno per un secondo eh?
H: Non siamo fratelli.
A: Fratellastri. -ci corregge.
Dopo una decina di minuti, accompagniamo tutti nelle rispettive case per poi tornare nella nostra.
Non appena arrivati facciamo movimenti silenziosi per non svegliare i nostri genitori, ci diamo la buonanotte e spariamo.Mi sono addormentata subitissimo stanotte.
Sono già le 7 di mattina e devo andare a scuola accompagnata dal mio fratellastro.
Arrivati a scuola, mi afferra la mano e mi tira con sé.
Le persone ci fissano in modo strano e io da vera snob passo senza guardare nessuno.
Fin quando sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla sinistra.
Volta la testa ed è semplicemente Zach.
H: Ancora tu? Sei vivo quindi. -scherzo.
I: Andiamo Spencer. -dice con tono acido.
H: Okay papà.
Zach senza dire una parola in più mi lascia andare.
H: Ma dove andiamo?
I: Vieni.
Saliamo le scale e ci troviamo sul tetto della scuola. Perché stiamo su un tetto? Vuole per caso uccidermi?
Mi blocca al muro e inizia a baciarmi il collo.
Provo a staccarmi ma non ci riesco.
In fondo non voglio staccarmi, ma devo.
I: Perché non ti lasci andare?
H: Mi piace Noah.
I: Ancora Noah? Vi siete lasciati, non si fida di te...
H: Perché pensa che tra me e te ci sia qualcosa.
I: E non è così? -sussurra avvicinandosi sempre di più alle mie labbra.
Lo spingo con tutta la forza tanto da farlo cadere e lui mi tira facendomi cadere addosso a lui.
Scoppio a ridere per la situazione, ma è una risata isterica, vorrei piangere.
Sono sicura che quella tra me e Israel sia solo attrazione fisica, per questo motivo non voglio fare nulla che possa compromettere la nostra amicizia, se così possiamo chiamarla.
Inizio a inventare che essendo più piccolo, non voglio fare assolutamente niente, ma lui da bravo manipolatore che è, dice che rimarrà tra noi e che quindi non risulterò mai pedofila.
H: Non è questo il punto.
I: Allora spiegami, io ti piaccio, tu mi piaci, dov'è il problema?
H: Noah Centineo è il problema.
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Te Lo Prometto // NOAH CENTINEO
Fanfiction**COMPLETA** Hana, adolescente americana immersa tra i libri, a causa degli esami di maturità, i problemi familiari e i problemi sentimentali. La sua vita inizia ad incasinarsi, nel momento esatto in cui incontra Noah Centineo, ex allievo del suo l...