Il labirinto.

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Ho bisogno di sapere dove sono i ragazzi, voglio sapere almeno se stanno bene, voglio loro notizie.
Corriamo verso una stradina buia in un quartiere sconosciuto, lo chiamano "labirinto" proprio perché le sembianze sono quelle di un labirinto. Dicono che chi è entrato in questo quartiere non ci è mai più uscito. Noi abbiamo portato delle bandane tutte colorate da attaccare ad ogni palo che sorpassiamo così da avere i punti di riferimento.
S: Hana, perché credi che siano qui?
H: Perché questo posto fa schifo quanto la situazione. -dico disgustata nel vedere i topi morti a terra.
S: Zach non è così astuto...
H: Non è detto che sia lui e non è detto che sia come si fa vedere.
S: Sembri una detective.
Sentiamo dei rumori provenire da una stradina strettissima che si trova alla nostra destra.
Cerchiamo di codificare i suoni, e sembrano essere voci maschili miste a delle bottiglie di vetro, birre probabilmente.
Ci rechiamo verso quella direzione e Sydney inizia ad avere paura, io poca, ma non la dimostro.
C'è una porta di fronte a noi, sembra essere un bar.
S: Non è un bar Hana.
H: C'è scritto Bar.
S: Chi verrebbe mai in questo posto a farsi una birra?
Prof Smith: Vi aspettavo.
H: Prof Smith?
S: E lei che ci fa qui?
Prof Smith: Venite con me.
Lo seguiamo preoccupate e ci porta in un un buco di stanza, con una lampadina inutile che non fa luce manco per sbaglio.
H: Prof Smith dove sono Israel e Noah?
Prof Smith: Secondo te?
H: Qui, suppongo.
N: Hana... -sussurra sofferente.
H: Noah! -urlo.
Prof Smith: È innamorata Signorina. Nemmeno la mamma lo avrebbe riconosciuto.
H: La mamma è morta. -sbraito.
N: Hana, va via.
H: Fammelo vedere.
S: Israel? Sei qui?
N: È qui.
S: Perché non parla? -si dispera.
Prof Smith: Avete 10 secondi, dopo di che vi voglio fuori di qui.
H: Falli uscire.
Prof Smith: No.
S: Prof Smith può essere denunciato sa?
Prof Smith: Non lo farete.
H: Doppia denuncia.
Prof Smith: Lo dico per voi.
S: Prof Smith per favore li lasci stare...
H: Cosa vuole da loro?
Prof Smith: Mia figlia.
Dopo questa affermazione inaspettata va via e accende la luce grande, vediamo i ragazzi pieni di lividi e ferite sanguinanti legati al muro.
Israel è svenuto.
Sydney si inginocchia accanto a lui e scoppia in un mare di lacrime. Io invece cerco un modo per liberarli ma mi sento troppo inutile. Scoppio a piangere anch'io e mi punisco da sola, credevo di essere forte.
H: Non servo a niente.
N: Hana, per favore, non piangere. Non stare male, almeno tu.
Prof Smith: 5, 4, 3, 2, 1...
Spegne la luce e ci allontana dai ragazzi con la forza.
Ci dà una lettera ciascuno e ci manda via.
Ci dirigiamo verso l'uscita e strada facendo incontriamo Zach Collins.
Z: Vi posso spiegare. -alza le mani.

Te Lo Prometto // NOAH CENTINEODove le storie prendono vita. Scoprilo ora