È il primo giorno di scuola dal rientro dalle vacanze estive.
Se così possiamo definirle, perché io non ho fatto altro che allenarmi e litigare con il mio fratellastro Israel.
I miei genitori sono separati ormai da 4 anni e mia madre si è fidanzata con un uomo con un figlio di due anni più piccolo di me, ma fastidioso quasi quanto lui.
Non ho un bel rapporto con la nuova "famiglia" ma non per gelosia, ma perché proprio loro sono insopportabili.
In estate sto sempre da mio padre in Italia, a Roma, vive lì da sempre, tornava a Los Angeles solo per mia madre una volta al mese e forse è per questo che si sono lasciati.
Nonostante mia madre lo odi profondamente e mi dice sempre: "Mai sposarti la cotta del Liceo" mi permette di passare i tre mesi estivi da lui. Mi fa bene staccare la spina ogni tanto. Anche perché rimanere a Beverly Hills significa passare le vacanze con Israel Broussard. E non ci penso proprio.I: Hana devo accompagnarti io a scuola, quindi muoviti.
H: Questa è bella, un moccioso che accompagna a scuola una quasi diplomata. -lo derido.
I: Puoi sempre prendere il pullman...
H: Accetto il tuo passaggio.
I: Tra dieci minuti ti voglio fuori.
H: Agli ordini!
Ridacchia ed esce dalla mia camera.
Mi preparo velocemente, faccio colazione al volo e mia madre nel vedermi così frettolosa scoppia a ridere ma per fortuna non fa nessun commento elogiando il figlio del suo amato.
Esco di casa e vedo Israel già pronto con il casco in mano.
H: Mi rovinerà i capelli questo coso, vero?
I: Sì, ma è più importante la vita, quindi mettilo.
H: E tu non la salvi la vita?
I: La salvo a te, apprezza.
Prendo il casco di prepotenza e mi siedo dietro di lui, inizia a partire e mi aggrappo fortissimo alla sua vita.
I: Paura?
H: No.
E invece sì, me la sto facendo sotto.
Arrivati finalmente a scuola, mi dà un bacio sulla guancia e scappa via.
Non ho avuto nemmeno il tempo di ringraziarlo.
Dopo due minuti ecco che mi raggiungono le mie due migliori amiche: Sydney e Aria.
Le abbraccio fortissimo ed entriamo a scuola.
Come al solito, facciamo la solita passerella tra gli armadietti, dove tutti non fanno altro che guardarci e fare commenti davvero squallidi.
E come di routine ci raggiungono al volo le due ragazze più temute della scuola, anche se non c'è nulla da temere.
B: Ciao ragazze, quest'anno ho deciso di comportarmi bene e pensare solo allo studio.
A: Ma ci credi almeno tu a quello che dici?
H: Britney il fatto che tu sia tornata con un po' di sale in zucca può portare cose positive solo a te, quindi non ci interessava avere questa perla di prima mattina. -dico cattiva.
V: Antipatica stamattina Miss Bel fisico di Los Angeles.
S: Vanessa, Britney, è stato un piacere, buona giornata. -cerca di salvarci.
Se ne vanno sbattendoci i loro capelli in faccia e notiamo che tutta scuola stava assistendo a questa scenetta.
H: Volete i pop corn?
N: Ormai è troppo tardi. -s'intromette il ragazzo più bello e voluto della scuola.
S: Noah...
A: Buongiorno Noah.
H: Centineo, sei ancora a scuola?
N: Dovevo ritirare il diploma.
H: Bene, ci si vede in giro, ho lezione.
Mi giro e corro in aula con le ragazze.
A: Ma sei scema? Da quando la matematica è più importante di un bonazzo?
H: La smettete di sbavare dietro Noah?
S: Perché tu non lo fai?
H: È un bel ragazzo, ma è irraggiungibile, quindi nemmeno ci penso.
S: È bravo, tu sei brava, è bello, tu sei bella...
A: Te lo cedo. -ridacchia.
H: Basta film.
Prof Courtney: Ragazze silenzio!
S: Ci scusi.
Al suono della campanella stiamo già tutte fuori dall'aula, esco da scuola e c'è Israel che mi fa cenno con la mano di avvicinarmi.
H: Non mi dire che devi portarmi a casa...
I: A quanto pare... -fa spallucce.
Mi giro verso le ragazze, roteo gli occhi e le saluto. Scoppiano a ridere e s'incamminano verso la loro auto.
Sì, perché loro a differenza mia hanno una macchina e una patente.
Salgo sulla moto, mi aggrappo nuovamente come un Koala e voliamo a casa.
Entriamo in casa, corro in camera prima dell'interrogatorio di mia madre e Israel mi raggiunge.
Rimane impalato davanti la mia stanza e mi sorride come un ebete.
H: Che vuoi?
I: Oggi vado ad una festa, ci sarà tutta la scuola, vuoi venire?
H: Per vedere te che ti fai mezza squadra di Cheerleader...omg no.
I: C'è anche Noah Centineo.
H: Salutamelo.
I: So che ti piace, quindi non farti pregare.
H: Non...mi...piace.
I: E a me non piace scopare... dai vieni!
H: ...Non mi esprimo.
I: Se hai una cotta segreta per il tuo fratellastro puoi anche dirlo, la mia chiave apre tutte le serrature...anche quelle più difficili.
H: Israel Brossuard tu non mi conosci. -sbraito allontanando il suo fiato sul mio collo.
I: Alle 21:00 pronta...Ah e questa volta ti risparmio il casco solo perché devono vederti i miei amici.
Gli lancio il cuscino addosso e lo faccio uscire dalla mia stanza.
Perché tutti vogliono accoppiarmi con Noah? Ha praticamente tutta la scuola ai suoi piedi, un po' come Israel, con l'unica differenza che Mr Broussard se le fa tutte indifferentemente da bellezza, razza e natura, mentre Mr Centineo fa le cose con più giudizio, ma non cambia molto pensandoci.
Io Hana Spencer non ho nessuna voglia di immettermi in situazioni complicate, quindi Noah rimarrà il mio sogno erotico segreto.
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Te Lo Prometto // NOAH CENTINEO
Fanfic**COMPLETA** Hana, adolescente americana immersa tra i libri, a causa degli esami di maturità, i problemi familiari e i problemi sentimentali. La sua vita inizia ad incasinarsi, nel momento esatto in cui incontra Noah Centineo, ex allievo del suo l...