Ancora lui.

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Apro gli occhi e mi ritrovo in una casa sconosciuta con lo stesso tipo di prima.

E' una villa di lusso, pensavo di trovarmi in uno scantinato puzzolente, invece mi è andata più che bene. 
Mi affaccio alla finestra e il tipo non pone resistenza.

E' una villa in campagna, ecco perché mi ha permesso di affacciarmi. 
X: Ti piace?

H: Niente male, ma cosa vuoi da me?

X: Piacere Mystery. 
H: Il mio nome già lo sai e non ho bisogno di inventarne uno come hai fatto tu.

M: Quindi credi che sia inventato?
H: Sì.
M: Va bene. -si limata a dire. 
Questo ragazzo è davvero di poche parole.
Vedendolo meglio non è vecchio.

Sarà poco più grande di me o quanto me.

Prima di farmi sedere mi toglie il telefono e lo rompe in mille pezzi.
Lo guardo sconvolta e scoppia a ridere da solo.

H: Non mi hai detto cosa vuoi da me?
M: Non voglio essere volgare...
H: Va be ho capito. 
M: Però sono una brava persona e voglio guadagnarmela da sola.
H: Ma farlo senza rapirmi no?
M: Non sarebbe stato abbastanza divertente, e poi...c'è quel Noah Centineo...
H: Il mio ragazzo.
M: Ex.
H: Ci siamo rimessi insieme.

M: Ah, te lo prendi con corna e tutto...?
H: Nessun dei due ha le corna.
M: Ah... e cosa mi dici di Israel Brossuard?
H: E' mio fratello. -affermo.
Ride appena finisco di pronunciare la mia risposta e io lo guardo così male tanto da farlo smettere.
La sua risata non mi è per niente nuova. 
Mi guarda intensamente e io cerco di riconoscerlo dagli occhi.
Si avvicina sempre di più al mio viso e mi bacia.
Lo stacco immediatamente e il bacio mi è nuovo, non lo riconosco.
Quindi per lo meno so che non è nessuno dei miei ex.
H: Chi sei?
M: Mystery. 

Cerco di farlo parlare il più possibile, per capire chi è.
Mi fermo a riflettere.
M: Non ci arriverai mai testina. 
H: Zach. -sussurro. 
M: Come?
H: ZACH. -urlo. 
Mi alzo di scatto e spaventata cerco di uscire dalla stanza.

Mi ferma dei polsi e mi sbatte contro il muro.

Si toglie il passamontagna e mi sorride in modo inquietante. 

Z: Il mio caro amico Israel ha fatto male a lasciarti sola.
H: Lasciami.
Mi libera e mi guardo i polsi con i segni rossi della sua presa forte. 
Mi spinge sul divano e mi fa sdraiare.
Si mette sopra di me e prova a spogliarmi. 
H: Non dovevi guadagnartela? 
Questa domanda lo fa bloccare di scatto e fa finta di pensarci.
H: Non pensare troppo, ti esce il fumo dal cervello. 
Z: Ti ricordi il Prof che voleva far del male a Noah?
H: Che c'entra lui?
Z: Abbiamo scommesso su di te non appena lo hanno liberato. 
H: E' libero? 
Z: Sì. Se ti scopo io, non lo fa lui, chi scegli?
Scendono inconsapevolmente delle lacrime sul mio volto, le asciuga con rabbia e si avvicina sempre di più alle mie labbra. 
Cerco di schivarlo ma con scarsi risultati...

Te Lo Prometto // NOAH CENTINEODove le storie prendono vita. Scoprilo ora