Cosa vuoi fare?

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Pov Josie

L'ansia mi aveva tenuta sveglia tutta la notte precedente. La telefonata di Cole risuonava ancora nella mia mente. "Ci vediamo stasera alle dieci, al solito posto. Porta i soldi," aveva detto con quel tono glaciale e autoritario che mi metteva i brividi. Ogni fibra del mio essere mi diceva di non fidarmi, ma non avevo scelta. Dovevo incontrarlo.

La giornata si trascinò, ogni minuto sembrava durare un'eternità. Continuavo a ripassare nella mia mente possibili scenari, cercando disperatamente di trovare un piano che mi garantisse di uscire viva da quell'incontro. Quando finalmente il cielo cominciò a scurirsi, sapevo che era il momento di agire. Prima di uscire di casa, andai alla cassaforte nascosta nel nostro armadio e presi la pistola che mio marito teneva per emergenze. La sua freddezza mi diede un minimo di conforto, come se fosse un talismano che potesse proteggermi.

Quando arrivò la sera, presi la macchina e mi diressi verso il luogo indicato da Cole. Parcheggiai lontano dal punto d'incontro e mi incamminai a piedi. L'oscurità era palpabile, ogni suono sembrava amplificato. Le mie scarpe risuonavano sul cemento del tunnel mentre avanzavo, il cuore che batteva furiosamente nel petto. In lontananza, intravidi una figura appoggiata al muro, una sigaretta accesa tra le dita. Era Cole.

Mi avvicinai lentamente, ogni passo sembrava un martello pneumatico nel silenzio opprimente. Cole aveva gli occhi chiusi, il viso rilassato mentre aspirava il fumo. Quando finalmente notò la mia presenza, aprì gli occhi e mi osservò con un sorriso provocatorio.

"Josie," disse, la sua voce un sussurro avvolto dal fumo della sigaretta. "Non essere così fredda. Sto solo cercando di aiutarti, ricordi? Hai portato i soldi?"

Sospirai, cercando di mantenere la calma. "Certo che ho portato i soldi," risposi, aprendo il cappotto e mostrando la pistola nascosta. Cole scoppiò in una risata fragorosa, buttando la sigaretta a terra e alzando le mani in segno di resa.

"Ma dai, Josie, non scherzare. Non saresti mai capace di sparare a un uomo che ti ha quasi fatto innamorare, vero?"

Il mio sguardo si fece duro. "Stai zitto, Cole. Voglio che tu esca dalla mia vita. Non ti denuncerò se te ne vai subito. Ora, togli la giacca. Voglio assicurarmi che non nascondi nulla."

Cole esitò per un istante, il sorriso scomparve dal suo volto. Con un gesto lento e deliberato, iniziò a togliersi la giacca. La mia attenzione era completamente concentrata sul suo movimento, il respiro sospeso. In quel momento di distrazione, Cole colse l'opportunità. Mi gettò la giacca addosso e in un attimo mi disarmò, buttando la pistola a terra e stringendomi a sé con forza.

Sentii il suo respiro caldo sul mio collo mentre lottavo per liberarmi. "Josie, Josie," sussurrò Cole con un tono di voce beffardo, "Non dovevi farlo"

"Lasciami andare, Cole," gridai, cercando di divincolarmi dalla sua stretta.

"Shh, calmati," mi disse Cole, il suo tono ora più serio. "Ascoltami, non hai idea di cosa stai facendo. Pensavi davvero di poter venire qui e minacciarmi con una pistola? Sei più cocciuta di quanto pensassi"

"Non ho paura di te," replicai, anche se il mio cuore batteva come un tamburo impazzito. "Sei solo un codardo che si nasconde dietro le minacce."

Cole strinse di più, il suo sguardo si fece gelido. "Non mi costringere a diventare qualcosa che non sono
Non sono qui per giocare. Voglio solo te e i soldi del tuo ex marito, così potremmo andarcene"

"Non avrai niente da me," dissi con voce tremante ma determinata. "Se mi lasci andare adesso, possiamo dimenticare tutto questo. Puoi sparire e rifarti una vita."

Cole rise ancora, un suono freddo e vuoto. "Non capisci, vero? Non posso semplicemente andarmene. Hai già visto troppo, sai troppo. Ora, per l'ultima volta, dove sono i soldi?"

"Cole, ti prego," supplicai, cercando di guadagnare tempo, "Non dobbiamo fare così. Possiamo trovare un accordo."

"Accordo?" Cole scosse la testa con un sorriso triste. "Non ci sono accordi quando si tratta di sopravvivenza, Josie. Adesso basta parlare."

In quell'istante, realizzai che dovevo agire. Con un movimento rapido, afferrai la pistola che era caduta vicino ai miei piedi e gliela puntai contro, il cuore che mi martellava nel petto. "Lasciami andare, o giuro che sparo."

Cole mi guardò, il sorriso scomparso dalle sue labbra. "Non lo farai," disse lentamente, ma potevo vedere un'ombra di dubbio nei suoi occhi. "Non ne hai il coraggio."

"Provami," sibilai. Il mio dito tremava sul grilletto, ma la determinazione nella mia voce era reale. "Lasciami andare e vattene. Questa è la tua ultima possibilità."

Per un lungo istante, il tempo sembrò fermarsi. Cole mi fissava, valutando la mia determinazione. Poi, con un lento e deliberato movimento, allentò la presa e fece un passo indietro.

"Va bene, Josie," disse, alzando le mani in segno di resa. "Hai vinto questa volta. Ma ricordati, non sarà sempre così."

Mi lascio andare senza dirmi altro,.lasciando le mani alzate.

Mantenni la pistola puntata su di lui mentre si allontanava lentamente.

"Tornerò"

Solo quando scomparve nel buio del tunnel mi permisi di abbassare l'arma e lasciarmi andare a un profondo sospiro di sollievo. Ero ancora viva, ma sapevo che la partita con Cole era tutt'altro che finita.

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