CIBUS

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|LOUIS|

Cerco di riprendermi ma non ce la faccio, la situazione è gravissima ed io sono solo rimasto spiazzato.
Sono rimasto spiazzato davanti alla verità, la dura verità che ti colpisce nei punti più sensibili, e fa male, malissimo rendersi conto che tra il dire ed il fare ci sia in mezzo l'intero universo.
L'unico rumore nella stanza è quello dei nostri respiri spezzati, Harry è sceso immediatamente dalla bilancia, ma il numero rimarrà impresso nelle nostre menti per molto tempo.
Ci guardiamo in faccia senza sapere che fare, Zayn cerca di confortare Liam, io cerco di incrociare il mio sguardo con Harry che però ha il viso rivolto ai suoi piedi nudi e vedo Niall che prova a concentrarsi per tirare fuori una delle sue battute capaci di tirar su il morale in meno di due secondi.
Tutti cercano di fare qualcosa ma nessuno parla.
Harry è un ragazzo molto alto, ed è proprio questo a preoccuparmi...dovrebbe pesare almeno 30 kg in più.
-Ragazzi sono dieci minuti che vi chiamo, è pronto!!- sobbalziamo tutti dalla sorpresa al suono della voce di Anne.
-Ragazzi voi andate, io ed Harry vi raggiungiamo tra poco- i miei amici se ne vanno con aria affranta ed una smorfia pensierosa e triste sul viso.
Mi siedo di fianco al ricciolino, mantengo le distanze perché non voglio spaventarlo,
-Harry io...- cerco di confortarlo ma non riesco a trovare le parole giuste.
-A...Avete visto c...che non ho b..b..bisogno di aiuto e..e q..quindi volete a...ab...abbandonarmi??- sussurra con voce spezzata,-certo che non Harry, anzi, la situazione è peggiore di quella che ci aspettavamo.
Sei troppo magro, perdere sangue ti fa indebolire e poi sei triste Harry, triste da far paura.- gli prendo il viso tra le mani ignorando il sussulto del suo corpo-Ti aiuteremo, ti aiuterò ad essere felice-.
Lo vedo preoccupato mentre si siede a tavola, siamo entrambi assaliti da sguardi indagatori e questo un po' mi preoccupa.
Lo vedo in imbarazzo, non vuole mangiare e sembra un leone in gabbia.
-Anne, scusa se lo dico solo ora, ma pensavo che potremmo andare a mangiare nella nostra parte di casa. Noi faremo conoscenza con Harry e voi avrete il vostro spazio-

|HARRY|

Io non so cosa pensare, non voglio mangiare e tantomeno davanti a mia mamma.
Menomale che c'è Louis che mi ha capito.
Adesso mi sto sedendo nella nostra sala da pranzo, davanti a me un piatto di pasta al pomodoro.
Un piatto semplice mi direste voi, un piatto pieno di carboidrati risponderei io.
-Haz, prova con uno spaghetto, non ci aspettiamo che ti riprenda a mangiare quantità normali di cibo. Faremo tutto un passo alla volta- io a quelle parole accenno un sorriso, un sorriso vero e sincero, cosa che non capitava da troppo tempo.
-Ecco bravo sorridi e mangia che ti fa bene- dice il biondino con uno strano accento irlandese,io invogliato da tutte quelle parole di conforto prendo la forchetta ed arrotolo un piccolo spaghetto.
Osservo il piccolo formato di pasta indeciso sul da farsi,-ce la puoi fare- mi incita Zayn ,e così, mi porto la forchetta alla bocca e mastico assaporando la sensazione del cibo sulla lingua è nello stomaco, sensazione che non provavo da molto tempo.

SPAZIO AUTORI

Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, lasciate un commento ed una stellina.
Se volete andare sul mio profilo, seguitemi e passate a leggere anche la seconda storia che ho appena iniziato.
BUONA LETTURA!!!!

SERVA ME ET LIBERA  ME AD ARBITRIUM TUUM EST /larry/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora