Capitolo 19

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Londra

-Londra, la città di Jack lo Squartatore..da brividi!!
-Ahaha!
-In effetti con la nebbia, fa un certo effetto, camminare nelle vie dove uccideva Jack!
-Già..
-Se sapessi chi sono.. penso che non mi vorresti più..
-Perché amore? No, che dici...
-Non vado orgogliosa della mia infanzia e del mio passato..
-Raccontami!
-Allora è meglio tornare in albergo..
-Va bene amore!
Chiusi la porta, e lei si spogliò, per mettersi più comoda.  Fuori, iniziava a piovere, e c'era un vento fortissimo.

-allora .. da dove inizio..
-Dalla tua infanzia, amore!
-Mio padre era un killer, spacciatore, rapinatore.. mia madre..accusata di omicidio, per aver avvelenato col cianuro.., e dopo la sua morte, ho partecipato a una rapina, col mio ex, un famoso serial killer..
-Oddio amore.. sembra un racconto thriller..
In California, dove abitavo, ci sono stati più di una trentina di omicidi.
-Come qui più o meno..
-Il killer non è mai stato trovato.. lo definivano la "versione al femminile di Jack Lo Squartatore", perché uccideva sia uomini che donne.
Intanto, il temporale, che si faceva sempre più violento, fece andar via di colpo la luce.

Quindi è una donna.. da brividi...
-E non è tutto..

Intanto un lampo, illuminava il mio viso. Ero avvolta nell'oscurità.

la versione al femminile di Jack... sono io.

Lei si spaventò da morire.

-non avere paura, non ti faccio del male..
Mi viene l'istinto di uccidere, quando sono infastidita per qualcosa, o perché voglio qualcosa in cambio, un desiderio che mi nasce da dentro, e non posso farne a meno..
Un altro lampo, illuminava la camera.
vieni da me..
Attratta da me, si fece coraggio e mi abbracciò.
-amerò anche questo lato di te.. mi sono innamorata e non riesco a starti lontana per più di due secondi!
Le sorrisi .
Una volta al letto, per rassicurarla, la abbracciai, per dimostrarle che le volevo bene e non volevo farle del male. Si addormentò tra le mie braccia.
Finito il temporale, c'era un po' di nebbia, tra le strade. Approfittai di uscire dalla camera per prendere un po' d'aria..
Dei ragazzi ubriachi mi si avvicinarono, offrendomi da bere. Dicevo di lasciarmi stare..
-lasciatemi stare!
-Dai, vieni qui biondina!
Alzai il cappuccio nero per non farmi riconoscere. Ero vestita di nero, stivali neri, jeans neri, felpa nera.
-ti ho detto di lasciarmi stare!
-E dai non far così , biondina..
Allora non hai capito... tirai fuori il coltello, per tagliare la gola a tutti.
-Brutta troi...
Non riuscì a finire la frase, che finì sgozzato in un vicolo della vecchia Londra, in un lago di sangue.
Il giorno dopo, furono trovate 6 vittime. La pioggia, che era durata tutta la notte, aveva fatto cancellare le tracce..
E la notte dopo, ancora una decina di vittime.

VOCE NARRANTE:

La polizia non ci capiva più nulla.. omicidi così brutali non se ne vedevano da anni, a Londra.
Intanto la notizia dei cadaveri trovati a Londra, fece il giro del mondo.. anche sui giornali. Un collega di Katherine, l'aveva avvertita che c'erano stati 16 omicidi in due notti.
Lei, in cuor suo, sapeva dove venire a cercarla.. sorridendo in modo maligno.
Jennifer uccideva ogni notte, lasciando dietro di sé, una scia di sangue e morte..e la pioggia  cancellava le sue tracce.
Di giorno, l'amante amorevole di Greta, con cui conviveva già da sei anni, ma di notte.. veniva fuori il suo lato oscuro .. uccidendo chiunque avesse la sfortuna di incontrarla.
Katherine, come un segugio, cercava le sue tracce..
Dopo molte ricerche, ritrovò la sua amata.
Suonò al citofono, dove rispose Greta.
-chi è?
-Polizia! Ci sono stati degli omicidi.
Greta aprì subito la porta.
-Buonasera, sono Katherine, sono qui per gli omicidi.
-Si, mi dica..
-Come si chiama?
-Greta Meunier.
-Sei francese dal cognome..
-Si, poi mi sono trasferita a Stoccolma.
-Ah ecco..
-Vive sola?
-No, convivo con la mia fidanzata.
-Come si chiama?
-Jennifer.
A quel nome, impallidì di colpo.
-si sente bene?
-Ehm.. si .
-E dove è? È qui?
-È uscita per fare un po' di spesa. Dovrebbe tornare tra poco.
Katherine sudava freddo, non riusciva a credere di aver trovato Jennifer, dopo sei anni. Mezz'ora dopo, Jennifer apriva la porta con le chiavi.
-Amore!
-Tesoro! Tutto bene?
-Si.. c'è la polizia, di là.
-Ah..
-Vieni!
-Jennifer!!
-Katherine..
Come mai qui?
-Ci sono stati degli omicidi.
-Come stai? Da tanto che non ci vediamo..
Katherine aveva la voce tremante.. e Greta mi abbracciava.
-bene, lei è Greta, la mia fidanzata.
-Hai notato qualche movimento strano queste notti, non so,  particolari rumori, urla..
-Niente di tutto ciò.
-Se sentiamo qualcosa di strano, chiamiamo la polizia!
-Si, questo è il mio numero, Jennifer mi conosce.
-Ah sei la donna che la chiamava ogni momento?
-Si, ero molto in ansia per lei, sai col coma e tutto il resto. Avevamo una relazione.
-Ora sta con me...È mia!
Greta, rivendicava il suo territorio.
il tuo era un rapporto malato, io ho imparato ad amarla, con i suoi pregi e difetti. Mi ha raccontato che la legavi e non la lasciavi mai.
-Lei è estremamente pericolosa.. sai.
-Lo so, me l'ha raccontato.. è sempre stata sincera con me.
-E non hai paura?
-No, perché so che mi vuole bene.
-Secondo me, sei venuta fino a qui, per cercarla. È una tua ossessione!
-In effetti è così..
-È stata più di una volta con te, ma ha preferito rimanere con me! Mettiti l'anima in pace!
Da te, non tornerà mai..
-forse col tempo cambierà idea.. non si sa.
-Non cambierà idea.
Greta odiava Katherine.. dal primo momento che si è confessata con lei.
-e secondo me, hai sbagliato tutto con lei.. non si può tenere legata, come una prigioniera.. prima lo accetti, meglio sarà per te..è un'anima oscura che si rivela solo di notte, ma di giorno è molto dolce.
-La conosco bene.. infatti per questo la rivoglio con me.. non c'è nessuno come lei, che hai paura e piacere allo stesso tempo.
-Troppo tardi, è mia..
Ma Katherine, non si sarebbe mai arresa..anche a costo di uccidere di nuovo.

Il diario di JenniferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora