Ritorno a uccidere
Dopo Blake, non volevo più nessuno. Anche se anni fa, si dimostrava violento, era solo per farmi capire che mi amava. Eravamo uguali, come diceva l'altra sera, fatti per stare insieme.
Tornai alla solita festa in spiaggia, a bere un drink.
Con mia sorpresa, trovai Katherine.
-Ehi ciao!
-Ciao.
Come stai?
-Insomma.. perché hai ucciso Blake?
-Non l'hai capito?
-No.
Capisco che era un killer, ma non è stato giusto quello che hai fatto.
-Eri ancora presa da lui?
Non risposi.
-so che il ragazzo con le vesti di Jason, era il tuo ex, Blake, non è stato difficile capirlo..
-Sai tante cose di me..
-Si, da quando ti vedevi con Daniel. Sei stata molto astuta.
-Comunque stammi alla larga..
potrei reagire come l'altra sera e tagliarti la gola.
-A me piace il tuo modo di fare, ma non capisco il motivo di tutta questa voglia di uccidere.
-Avrai la mia cartella..
-Si.
-Tuo padre violento, che ti picchiava, e tu l'hai accoltellato per difenderti. Tua madre abusava di te, ti spegneva le sigarette addosso, aveva la sindrome di Munchausen.
-Ecco, sai molte cose di me.
-E hai reagito male, con le mie torture, era come rivivere il passato di quando eri piccola.
-stammi alla larga.
-Mi dispiace per la tortura, ma è il mio lavoro.
-Non è solo per lavoro, ti piace torturare le tue vittime, e sai anche uccidere.
-Si, se è necessario.
-Beh comunque, devo andare.
Lei non rispose, ma continuava a fissarmi.
Mi recai in bagno. Ma lei mi seguì.
Aprì la porta e me la trovai davanti, chiudendola alle sue spalle.
-ti avevo detto di starmi alla larga!
Mi accarezzò il viso, ma le presi la mano e la girai di spalle. Aveva una paura fottuta.
-cosa vuoi ancora da me? Non ti è bastata la paura dell'altra sera? Se cerchi rogna, l'hai trovata.... la girai verso di me, prendendola per i pugni, scaraventandola al muro. Mi fissava, col cuore a tremila, per la paura, eccitazione di quel momento. Presi i suoi capelli, e li fissai al muro col primo coltello, col secondo coltello, lo passavo in mezzo al seno.
-Hai fatto un errore enorme, ispettore, a entrare qui.. la toccavo e aveva nascosto la pistola in mezzo alle gambe. Scorrendo la mano sul suo corpo, sentivo che era bagnatissima di sudore, per la paura, eccitamento.
-Ti faccio passare la voglia di avvicinarti a me, se ci tieni alla vita. Se vuoi morire beh.. ti accontenterò.. le procurai un taglio profondo al seno, e alla pancia. Urlò di dolore. Poi di scatto, la girai di schiena, tappandole la bocca. La prossima volta non sarò così clemente, se ti avvicini ancora, verrò a cercarti e ti uccidero'. La lasciai andare. Adesso fuori!!
Uscì dal bagno, gettandosi a terra, spaventata da morire. Poi si allontanò.
Cinque ragazzi mi si avvicinarono, ubriachi, che mi offrivano da bere.
Grazie!
Ma poi uno di loro cominciò a toccarmi il seno, e ai fianchi.
-chi ti ha detto che potevi toccarmi?
Lo guardai, in modo maligno... e gli tagliai la gola. Tagliai la gola a tutti e cinque.
Il giorno dopo, Katherine era confusa, spaventata, ma allo stesso tempo ancora si toccava le ferite, come se quello che era successo le piaceva, da morire.
Victor, intanto la chiamava.
-Katherine?
-Si, dimmi capo!
Ci sono stati altri 5 omicidi ieri notte.
-è sempre lei.. la mia Jennifer.. ieri sono entrata in bagno con lei e mi ha aggredita, facendomi delle ferite..
-Stai bene?
-Si, ero spaventata da morire, ma mi piace il suo modo di fare, non ci posso far nulla..
-Stai attenta però!
-Si!
-È il diavolo in persona! È la versione femminile di Jack!
-Già , con quei suoi capelli lunghi biondi e gli occhi verde acqua, viso nordico, bella da morire, sguardo glaciale...ieri non ci capivo più nulla.. ero come stregata da lei..
-Eh perché sei innamorata, per questo non hai reagito.
-La devo rivedere!
-Che dici?? Sei completamente pazza! Lo sai che ti uccidera'...
-Correrò il rischio... a dopo capo!
-A dopo!
Intanto, Katherine, riguardava la cartella di Jennifer.Jennifer Ader Morte, nata a Stoccolma, nel 1983, età 37 anni. Il padre Adam Morte, era ricercato per traffico di droga, rapine, omicidio. Fu ucciso in una sparatoria, dall'ispettore Adrian Karlsson. La madre, Caroline Ader, nata a New York, si trasferì dopo la morte del marito, in California. Fu denunciata molte volte per abusi, sulla figlia. Accusata di omicidio, era comunque stato archiviato il suo caso, in quanto non c'erano abbastanza elementi per incriminarla. Alla vittima, furono trovate tracce di cianuro, in quanto si pensava, fosse stata avvelenata . Dopo la morte della madre, di Jennifer non si sapeva più nulla. Fu arrestata per rapina a 18 anni; il bottino, 63 milioni di euro, non fu più ritrovato. Era insieme al suo compagno, il ricercato e pluriomicida, Blake Carter.
Dopo aver letto, la sua cartella, chiamò Victor.
-Victor?
-Si, dimmi Katherine. Ho letto la cartella di Jennifer, e devo dire che è una storia da brividi..
-Immagino, raccontami.
-Il padre, Adam, era ricercato per traffico di droga, rapine e omicidio..
-Ah..
-La madre, accusata di omicidio, ma poi fu archiviato il caso.. non c'erano prove sufficienti, aveva avvelenato la vittima con il cianuro..
-Ah .. interessante.
Di Jennifer si sa qualcosa?
-Solo un arresto per rapina, insieme al suo compagno, Blake Carter.
-Blake??? Il pluriomicida??
Si, era evaso giusto l'altro ieri, dal carcere. E l'ho ucciso, per legittima difesa.
-Bene!
-Un arresto per rapina non la fa sospettare di omicidio, anche se i genitori erano degli assassini.
-Già..
-E tu sei convinta che sia lei il killer?
-Si, erano in 2, lei e Blake. Morto lui, è rimasta solo lei.
-Mi ha aggredita quella sera, e anche ieri notte..
-Eh, perché sei entrata in casa sua, aveva il diritto di difendersi, dopo che l'avevi torturata.. non è una prova contro di lei..si è solo difesa.
-continuerò a starle vicino, anche se non mi vuole.. lei è mia..
-Sei pazza? Se è lei il killer, sei in grave pericolo..
-Non mi importa.
-Mah.. comunque ci risentiamo domani,
buonanotte.
Buonanotte, capo.VOCE NARRANTE:
Katherine non riusciva a dormire.. toccandosi le ferite. L'istinto da poliziotta l'aveva guidata verso l'assassina..Jennifer.
Da una parte, voleva risolvere il caso, ma dall'altra doveva scegliere, se arrestare la sua amata o lasciarla libera..
Se finiva in carcere, aveva di sicuro la pena di morte, con la sedia elettrica o l'iniezione letale..
Non poteva permetterlo, perché si era accorta di essere innamorata di lei.
Jennifer, anche se non lo dava a vedere, era molto triste per la morte del suo amato, Blake.
L'aveva vista di nuovo alla festa, e stava in dolce compagnia, con una nuova ragazza.
Jennifer salutò una ragazza che si avvicinava.
-Ciao!
-Ciao.
-Sono Helena, piacere.
-Jennifer.
-Sbaglio o sei un po' malinconica?
-Lo sono, infatti.
-Facciamo due passi, ti va?
-Va bene.
-È bello passeggiare la sera, al chiaro di luna..
-E già.
-Qualsiasi cosa stai pensando, cancellala dalla mente, le onde del mare catturano i pensieri negativi..con me funziona sempre.
-Va meglio?
-Si, grazie !
-Di dove sei?
-di Stoccolma.
-Che coincidenza, anch'io sono di Stoccolma, sono nata lì...
-Bene! allora, concittadina, che vorresti fare di bello?
Ho il mio cavallo qui vicino, ci facciamo una bella passeggiata, se ti va!
-Volentieri.
-Allora salta su..
-Dopo una cavalcata veloce, mi sentivo meglio.. dopo ci fermammo davanti casa.
-è una splendida villa!
-Grazie!
-Ti offro qualcosa da bere, se ti va!
-Volentieri ..
-Uhm.. vediamo ho il the , uhm solo the mi spiace!
-Ahaha va bene!
-Ahaha , scusami, credevo che avessi ancora gli alcolici!
-Ahaha, tranquilla!
-Vada per il the allora!
-Allora che mi racconti?
-Sono qui per studiare arte, mi interessa molto.
-Che coincidenza, io disegno, mi occupo anche di fotografia.
-Bellissimo !
-Sono una ritrattista.
-Quindi posso prenotarmi per un ritratto?
-Certo!
-E devo dire, hai un bel viso!
Aspetta.. prendo foglio e matita, sei perfetta ora per realizzare il ritratto.
-Bene!
-Quando ho finito, potrai vederlo..
-Non sbirciare!
-Ahaha ok!
-Ahaha.
-Dopo aver finito il ritratto, era tutta felice.
Mi mancavano le risate, non ridevo da così tanto, che non mi ricordo neanche quando è stata l'ultima volta..
- dovrei andare!
-ormai è notte!
-Che ora è?
-Le due passate!
-Rimani da me.
-Va bene!
Al letto ci facevamo il solletico, solo che lei non lo sopportava, ridevamo come matte.
Dopo ci addormentammo, lei abbracciata a me.
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Il diario di Jennifer
Tajemnica / ThrillerMisteriosi e brutali omicidi sono avvenuti nelle spiagge della California.. L'ispettore Daniel Radek e la collega dell'FBI sono sulle tracce del serial killer, conosciuta come la versione al femminile di Jack lo Squartatore, Jennifer Ader Morte. Ma...