Il primo "viaggio" insieme

2K 99 28
                                    

Convocai una riunione per fare il punto della situazione sulla nuova campagna pubblicitaria per la compagnia aerea, che volevo aggiudicarmi a tutti i costi.
Improvvisamente alzai lo sguardo e, attraverso le vetrate della sala riunioni, vidi Sanem camminare nel corridoio.
Il mio sguardo si fissò su di lei.

Le sue mani tenevano un termos, contenente del thé, che ero sicuro fosse per me e, con lo sguardo rivolto verso il basso, controllava la chiusura del tappo.
Fui rapito da quella figura di donna che, innocente, veniva verso di me.
Era bellissima nella sua semplicità, indossava una gonnellina ed una canottiera nere, una giacca di jeans e delle scarpe da tennis.
Ripensai, in un attimo, alle donne che
avevo frequentato e mi venne da sorridere perché non avevano nulla a che fare con Sanem.
Lei aveva qualcosa di diverso, qualcosa che si stava facendo spazio nel mio cuore, ogni giorno, piano piano.

Mi destai immediatamente dai miei pensieri perché capii che il peggio stava per accadere e, probabilmente, il mio viso cambiò espressione perché tutti i presenti nella sala si voltarono e si misero ad osservare Sanem che era arrivata ...
Si, era arrivata sbattendo la testa contro la vetrata!
Non potevo credere che fosse accaduto veramente e, contrariamente a quanto avrei fatto solitamente, ovvero scoppiare in una risata, mi precipitai fuori dalla sala.
Mi preoccupai perché il colpo era stato molto forte.

Arrivai vicino a Sanem in un attimo e, mentre lei si lamentava per il dolore, le chiesi subito come stesse.
Senza che me ne accorgessi le mie mani erano già appoggiate delicatamente sulla sua testa e le stavo accarezzando i capelli.
Il mio tatto era dolcissimo e, piano piano, dai capelli le mie mani scesero verso il viso avvolgendolo.
Ci guardammo negli occhi.
Chissà cosa stava pensando in quel momento.
Chissà se, come me, sentiva una forte attrazione.
Chissà se, come me, avrebbe voluto stringere forte il mio corpo al suo, io volevo tanto stringerla tra le mie braccia!

Mi ricordai che i ragazzi ci stavano guardando dall'interno della sala riunioni così, dopo essermi accettato delle sue condizioni, presi dalle sue mani il thé, mi congedai e tornai al lavoro.

Mi ricordai che i ragazzi ci stavano guardando dall'interno della sala riunioni così, dopo essermi accettato delle sue condizioni, presi dalle sue mani il thé, mi congedai e tornai al lavoro

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Terminai la riunione con il gruppo dei creativi e andai ad avvisare mio fratello che sarei uscito.

Eravamo in ritardo, avevamo ancora molto lavoro da fare per finire la campagna pubblicitaria, così preferii andare personalmente in tipografia per studiare gli ultimi dettagli prima della stampa.
Trovai Sanem nell'ufficio di Emre e mi chiesi cosa stesse facendo li.
Stavano parlando ma non riuscii a capire quale fosse il loro discorso.
Comunicai che stavo uscendo e fu a quel punto che Emre mi suggerì di portare con me Sanem per farmi aiutare.
Non me lo feci ripetere due volte, finalmente avrei potuto avere del tempo per stare un po' da solo con lei.
Inizialmente Sanem fu titubante ma poi acconsentì alla richiesta di mio fratello.
Iniziai ad uscire dicendole che l'avrei aspettata nel parcheggio dall'agenzia.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Le mie verità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora