La Luna si specchiava nel mare creando dei giochi di luce meravigliosi.
Se, in quel momento, avessi avuto la mia macchina fotografica avrei sicuramente scattato delle bellissime fotografie.
Il luccichio creato dalle onde mi diede l'impressione di vedere tante lucciole accarezzare l'acqua... Sanem era lì, riflessa sulla superficie del mare, la vedevo, era bellissima, sembrava un Angelo...
La vedevo ovunque, era sempre nei miei pensieri, anche in quel preciso istante.
La telefonata ricevuta poco prima mi aveva reso molto felice.
Non avevo mai sentito Sanem parlarmi così dolcemente, con un tono di voce così delicato da mettere i brividi.
Ah Sanem, quanto avrei desiderato averti accanto!La brezza marina si fece più insistente.
Ebbi l'impressione di essere osservato così voltai la testa alla mia sinistra ... Sanem era lì, appoggiata alla trave di legno della struttura che mi sosteneva e mi osservava in silenzio.
Non credetti ai miei occhi, forse stavo sognando.
Non era possibile, era venuta da me!!
"Sanem!" mi alzai di scatto dall'amaca.
Ero felicissimo, il mio cuore stava impazzendo dalla gioia.
"Signor Can!"
Andai verso di lei sorridendo.
Sanem mi disse" bene ora che ci siamo visti posso andarmene"
No, non volevo che andasse via, non ora che finalmente saremmo potuti restare da soli, lontano dagli occhi indiscreti di tutti.
"Sei appena arrivata, avvicinati"
"Sono arrivata, l'ho vista e adesso me ne vado" mi ripetè girandomi le spalle ed iniziando ad incamminarsi.
L'istinto mi fece afferrare il suo braccio e la pregai dicendole " no,no, ferma, dove vai... non scappare un'altra volta, per favore."
Non volevo perdere ancora una volta l'occasione di stare con lei, non volevo restare solo.
Abbassai il tono della voce, quasi come se avessi paura di farmi sentire.
Mi avvicinai ancora di più a lei, le presi dolcemente entrambe le braccia avvicinandola a me e le sussurrai: " per favore non andare, resta qui, ti prego Sanem! ... ovviamente se ti va".
Ci guardammo negli occhi, Sanem non disse nulla.Per convincerla a restare le indicai l'amaca e le dissi: " ah... vieni? Ci accomodiamo?".
Le presi la mano e, poggiandole l'altra mano sulla sua schiena, la indirizzai verso l'amaca e la feci girare in modo da lasciarla alle nostre spalle.
"Se... se ci sediamo insieme l'amaca non si ribalterà".
Mi sentivo agitato, molto agitato.
Avevo sempre desiderato vivere un momento simile ma ora che, finalmente, il mio desiderio di trascorrere del tempo solo con Sanem si stava per avverare, mi sentivo come un ragazzino al primo appuntamento.
Si, ecco come mi faceva sentire Sanem, un ragazzino alle prime armi in amore.
Sanem iniziò a contare... tre, due ...
Io la rassicurai dicendo: " mi raccomando, sei pronta a sederti... via" ed entrambi, in perfetta sincronia, ci sedemmo sull'amaca che iniziò a dondolare.
Ora eravamo vicini, molto vicini.
Sanem mi chiese: "spero non stia scomodo..."
La guardai e le aprii il mio cuore confessandole: "io ho molta paura di te, sai? Si, forse sei l'unica persona al mondo che mi fa davvero paura".
"Dice sul serio, ha paura di me?" mi chiese Sanem.
Ormai non avevo più nulla da perdere pertanto mi lasciai andare al sentimento e dissi a Sanem il mio pensiero: "in fondo tu sei sfuggente come il vento, non riesco a trattenerti, mi scivoli sempre dalle mani, mi volto e non ci sei più..."
Allah com'era bella! La brezza marina le accarezzava i capelli e diffondeva nell'aria il suo profumo che mi inebriò i sensi.
Continuai: "è come se tu intuissi sempre ciò che sto per dirti e scappassi prima di ascoltarlo. Sei così, sempre pronta a scappare oppure a chiedere a me di andare via".
Sanem ascoltò in silenzio tutte le mie parole poi mi rispose: " signor Can, mi dispiace da morire per quel giorno..."
Sanem si riferiva all'episodio del mare ma no, non volevo parlare del passato, per me contava il presente ed il futuro infatti le ricordai: " lo abbiamo detto ricordi, non parliamo, non pensiamo, non facciamo domande... però qualunque cosa sia è così ".
"Infatti..." disse Sanem.
STAI LEGGENDO
Le mie verità
RomanceCan Divit, fotografo di fama mondiale, torna nella sua Istanbul. La permanenza nella sua città natale è limitata a pochi giorni ma ... avviene l'incontro con la donna che gli cambierà la vita. Can Divit si racconta e ripercorre, insieme a noi, i mom...