Le mie verità

Un bagno d'amore

La pausa pranzo finì ed io e Sanem fummo costretti a tornare sul set.
Notai subito che Aylin e Deren stavano nuovamente discutendo tra loro così mi avvicinai per capirne il motivo.
Deren stava accusando Aylin di aver ingaggiato un attore non all'altezza dello spot, non era spontaneo e, per di più, si vedeva chiaramente che la bevanda che stava sponsorizzando non era di suo gradimento.
In quel preciso momento arrivò Cey Cey.
Dal suo viso trasparivano chiaramente agitazione e preoccupazione... ci informò che l'attore, dopo aver bevuto per tutta la mattina la bevanda, non si sentiva bene ed era impossibilitato nel continuare le riprese.
Cercai di tranquillizzarlo dicendogli che sicuramente gli sarebbe passata e che, in ogni caso, se ne sarebbero occupate Deren ed Aylin.
Io, invece, avrei raggiunto il regista, era giunto il momento di continuare le riprese anche se lo trovai ancora più agitato di prima e presto si capì il motivo.
L'attore ingaggiato da Aylin stava molto male pertanto fummo costretti a sostituirlo all'ultimo momento e con chi?
L'idea, che si rivelò ottima, venne a Leyla che riuscì a convincere Osman a prendere il posto del precedente attore.

Ciak, si gira!
Iniziammo le riprese, eravamo tutti tesi, Osman era un macellaio e non aveva mai avuto esperienze nel campo della pubblicità.
Come da copione Guliz si avvicinò a lui porgendogli la bottiglietta, Osman la prese e, chiudendo gli occhi, sorseggiò la bevanda per poi lasciarsi andare in un meraviglioso sorriso di soddisfazione.
"STOOOOOPPP!!" gridò il regista e si voltò verso di me, fissandomi.
Mi girai verso di lui con la paura che la scena non gli fosse piaciuta ed invece, con mia grande felicità, lo sentii gridare "Magnifico!!".
Immediatamente, la felicità di tutto lo staff esplose in un grandissimo applauso.
Suggerii al regista, visto il successo,  di fermarci subito al primo ciak e la mia proposta venne accettata così annunciai a tutti che le riprese erano terminate.
Anche mio fratello Emre si congratulò con me, il cliente era soddisfatto ed io ne ero felice.
Polen mi raggiunse chiedendomi di andare a casa, questi set non facevano per lei, non erano mai stati di suo interesse.
Stavo per risponderle quando, in lontananza, vidi Sanem che mi guardava.
Ricambiai lo sguardo, Sanem mi sorrise... no, non potevo allontanarmi da lì, il mio sesto senso mi stava dicendo che dovevo restare, non sapevo cosa sarebbe accaduto ma sentivo che non dovevo andare via.
Così, risposi a Polen che non potevo abbandonare il set perché doveva essere smontato ed io avrei dovuto seguire i lavori.
Fortunatamente mio fratello venne in mio aiuto porponendosi per riaccompagnarla.
Anche se il suo sguardo esprimeva tutto il suo disappunto, Polen non poté far altro che accettare l'invito di Emre che poco dopo si allontanò con lei.