Bambina

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Sei così bambina
ed io così maturo

Una settimana prima

Subito dopo le parole lette da Maria, Giulia si ritrovò a fissarlo.
Dio, perché proprio lui?
Tra tutti gli allievi che c'erano, perché la Peparini aveva dovuto scegliere Sangiovanni?
Perché non Leonardo ad esempio? Con lui aveva una confidenza tale che perfino ballargli una coreografia sexy davanti sarebbe diventato uno scherzo.
Oppure Evandro, lui che era così dolce da non metterla a disagio.
O magari Aka7even, Luca, che secondo Giulia era così interessato a Martina da non guardarle neppure le altre.
Insomma chiunque ma non lui, non l'unico allievo che riuscisse a metterla a disagio con quello sguardo color ghiaccio e quel modo di fare perennemente indifferente.
Certo, a modo suo Sangiovanni era sempre stato gentile con lei e avevano più o meno legato, ma una cosa era scambiarsi due parole in saletta ed un'altra ballargli davanti con l'intento di sedurlo...insomma, ma cos'aveva in testa la Peparini quando decideva le assegnazioni?
<< Giù allora, cosa ne pensi di questa cosa della seduzione? >>
Martina, seduta accanto a lei, la distrasse da quelle imprecazioni mentali.
<< Che la Peparini mi odia Marti, cosa devo pensare? >>
L'amica scoppiò a ridere.
<< Ma no che non ti odia >> le rispose e poi, avvicinandosi al suo orecchio, sussurrò: << Forse ti ha fatto un regalo invece! >>
<< Dai, ma che dici! >> borbottò Giulia, più imbarazzata che infastidita.
Martina sollevò le sopracciglia con aria inquisitoria.
<< Oh andiamo, vuoi forse dire che non lo trovi carino? >>
Giulia si mordicchiò il labbro, esplodendo poi in una delle sue famose risate, una di quelle così forti che quasi tutti si voltarono a guardarla.
Qualcuno in particolare.
<< E così devi sedurmi >> mormorò Sangiovanni divertito, scivolando sugli scaloni per avvicinarsi a lei.
Giulia stava per ribattere, quando Leonardo lo fece al posto suo.
<< Chissà cosa ne penserà Margherita! >>
Giusto, Margherita.
Perchè Sangiovanni, oltre ad essere l'unico allievo che la mettesse a disagio, era anche uno dei pochi ad essere fidanzato.
Un'altra imprecazione mentale contro la Peparini.
<< Magari Giulia mi sedurrà a tal punto che mollerò Marghe per lei, chissà! >>
La ballerina per poco non si affogò con la propria saliva.
Imbranata come solo lei sapeva essere, prese a tossire così forte che Martina iniziò a darle delle pacche sulla schiena.
Dio, quanto era goffa.
Come avrebbe fatto ad apparire sensuale agli occhi di quel ragazzo se neppure riusciva a parlargli senza rischiare di morire soffocata?

*

<< Okay Giù, facciamo un'ultima volta questa sequenza e poi per oggi abbiamo finito >>
Veronica Peparini, alias colei che le avrebbe fatto fare la figura di merda peggiore della sua vita, le diede giusto il tempo di prendere aria prima di far partire nuovamente la base.
Billie Eilish risuonava a palla nella sala mentre Giulia si cimentava in quella coreografia decisamente troppo osè per i propri gusti.
Non osava neppure immaginare come sarebbe stato ballarla davanti a lui, muovere il sedere in quel modo e poi spalancare le gambe come se lo stesse implicitamente invitando a fare altro.
Quel giorno più che mai, Giulia avrebbe dato qualsiasi cosa per essere un'altra persona.
Una sicura di sé come Rosa, oppure una dalla bellezza inconfutabile come Martina...ed invece era solo Giulia, la goffa e divertente Giulia, l'ultima persona al mondo che ti saresti aspettato di vedere in una coreografia di quel genere.
<< Stop! >>
Veronica la interruppe di colpo, stupendola.
Non aveva sbagliato i passi, era certa di aver ripetuto la sequenza esattamente come la volta precedente.
<< Giulia, così non va >> le disse la coach, facendole poi segno di sedersi sul pavimento assieme a lei.
<< Nessuno ti troverà sexy se tu sei la prima a non pensare di esserlo >>
Giulia deglutì pesantemente.
In qualche modo, Veronica era riuscita ad andare a segno.
<< Sai perché ti ho fatto questa assegnazione? >>
Giulia scosse la testa.
No, non lo sapeva.
Ed anzi, a voler essere pignoli, erano circa due giorni che continuava a chiederselo.
<< Perché tu sei una delle migliori qui dentro: hai tecnica, sei versatile, piaci perfino alla Celentano! >> esclamò la prof, facendola sorridere.
<< Ma quello che voglio è tirare fuori un altro aspetto di te, quella donna che sta sbocciando, quella passione e quella sensualità che nascondi dietro questi visino da bambina >> continuò << Capisci cosa intendo? >>
Si, lo capiva.
Solo che non era convinta di poterlo mettere in pratica.
<< È per questo che ho deciso di complicarti la vita con la cosa di Sangiovanni: prima devi convincerti di possedere questo lato e poi devi anche imparare a mostrarlo agli altri >>
Per la prima volta in quarantotto ore, Giulia pensò che quell'assegnazione dopo tutto non fosse così assurda.
Certo era indubbiamente fuori dagli schemi, soprattutto dai suoi, ma dopotutto era andata ad Amici per mettersi alla prova e non per restare nella propria comfort zone.
<< E perchè proprio lui? >>
Veronica sollevò le spalle, accennando poi un sorriso.
<< È carino, no? E poi è quello dei ragazzi con cui hai meno confidenza >>
Aveva ragione, ancora.
Giulia le sorrise, ringraziandola con lo sguardo.
<< Spero di farcela >>
<< Ce la farai >> esclamò Veronica, aggiungendo poi in chiusura: << Pensa di avere il potere di farlo innamorare di te ballando, di far sì che non ti possa più togliere gli occhi di dosso. Pensa di desiderarlo e che questo sia l'unico modo di dimostrarglielo, l'unico modo di essere desiderata a tua volta. >>

*

Pensa di avere il potere di farlo innamorare di te ballando.
Le parole di Veronica continuavano a risuonarle nella testa mentre, seduta sui gradini all'entrata dell'hotel, ripeteva mentalmente i passi della coreografia.
Far si che non ti tolga gli occhi di dosso.
Sangiovanni, come interpellato, entrò nel suo campo visivo proprio in quel momento.
Lui e Leonardo stavano tornando dalla scuola e stavano fumando della sigarette che avevano sicuramente rubato ad Esa.
<< Giugiola! >> le sorrise Leo << Che ci fai qui fuori tutta sola? >>
<< Aspettavo te ovviamente! >> rispose lei divertita, senza aspettarsi che anche l'altro ragazzo avrebbe ribattuto a tono.
<< E me no? >>
L'aveva detto ridacchiando eppure, come ogni cosa che usciva dalla sua bocca, lei si era sentita in imbarazzo.
Rise, come sapeva ridere solo lei, trascinando entrambi con sé.
<< A che punto è la coreografia? >>
Sangiovanni le si sedette accanto, continuando a fumare la sua sigaretta con tranquillità.
<< Domani finiamo di montarla >> rispose lei e, tanto per fingere di essere a suo agio, azzardò << Che c'è, non vedi l'ora di vederla? >>
Lui, come sempre, riuscì a spiazzarla.
<< Si >>
Giulia pensò che stesse scherzando, ma il suo sguardo era così serio da farla ricredere.
<< Sono curioso di vedere come riuscirai a sedurmi >> aggiunse lui, ma a quel punto aveva già perso l'atteggiamento di prima e aveva invece ridacchiato.
Leonardo, che fino a quel momento era stato escluso dalla conversazione, si sedette accanto a lei dall'altra parte.
<< Io una volta ho perso la testa per una ragazza solo vedendola ballare in discoteca >> raccontò << Sembrava un angelo >>
Sangio ridacchiò sotto i baffi che non aveva.
<< E poi? Lo è rimasta dopo che ti ha conosciuta? >>
Leo scoppiò a ridere, scuotendo la testa come a dire di no.
Giulia, che non aveva colto il sottinteso della frase, gli chiese cosa intendesse.
<< Beh, diciamo che siamo finiti a farlo nel bagno del locale cinque minuti dopo esserci conosciuti >> spiegò Leonardo, aggiungendo poi << Era la prima volta che mi succedeva >>
<< La prima di una lunga serie! >>
Sangiovanni lo prendeva in giro con aria rilassata, mentre Giulia in mezzo a quei discorsi si sentiva solo in imbarazzo.
Lei che neppure aveva mai dato il primo bacio.
Lei che non sapeva neppure da dove cominciare per fare sesso con qualcuno.
<< E voi invece, mai fatto in una discoteca? >>
Leonardo aveva rivolto la domanda con aria tranquilla, non poteva sapere quanto lei fosse estranea a tutto quel mondo.
Sangiovanni ci pensò su invece, come se dovesse passare in rassegna diverse esperienze prima di sapere cosa rispondere.
Ma insomma, era perfino più piccolo di lei di qualche mese, come poteva essere così avanti?
<< In discoteca mai, però in un bagno pubblico si >> mormorò con la solita lentezza che usava nel formulare le frasi.
<< E tu, Giù? >>
Sangio le aveva girato la domanda per includerla nella conversazione, non certo per metterla a disagio.
Eppure lei in mezzo a quei racconti si sentiva completamente alle strette.
Scosse la testa in risposta, incapace di rispondere quando non poteva essere sincera.
Non che non volesse ammettere di essere vergine, solo che non voleva farlo in quella situazione.
Non davanti a Sangiovanni che la guardava come se avesse vissuto una vita in più rispetto a lei, non quando il suo compito sarebbe stato quello di sedurlo: come avrebbe fatto se lui avesse saputo che lei, della seduzione, non sapeva neppure cosa fosse?
Pensa di desiderarlo, le aveva detto Veronica, ma come si fa a capire quando desideri una persona?
Giulia non lo sapeva, non voleva saperlo, non in quel momento.
Cosa avrebbe fatto, se avesse scoperto che quell'immotivata ansia che provava ogni volta che parlava con lui era in realtà desiderio?
Non avrebbe saputo gestirla, non lei e soprattutto non con uno come lui.
Sangiovanni doveva rimanere un compagno come tanti e quella doveva rimanere un'assegnazione come tante.
La più difficile della sua vita certo, ma pur sempre un'assegnazione e basta.

Angolo dell'autrice:
Ciao stelline, innanzitutto voglio ringraziarvi per aver letto e votato il prologo
In questo capitolo conosciamo un po' meglio il personaggio di Giulia, spero vi piaccia.
Fatemi sapere cosa ne pensate!❤️

LADY // SanGiovanni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora