Donna

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Dammi il tuo cuore baby
farò di te una donna.

<< Allora, com'è andata la serata con Martina? >>
Luca sorrise così forte che Sangio pensò gli si fosse paralizzato qualche muscolo.
<< Non l'abbiamo fatto >> puntualizzò il biondo << Però ci siamo andati molto vicini, ecco >>
L'amico gli battè il cinque, avvicinandosi poi allo specchio per sistemarsi la bandana tra i capelli ricci.
<< E te con Giulia? Ho visto la storia su Instagram >> lo disse con tono ilare, eppure Sangiovanni non la prese esattamente bene.
<< Già >> mormorò infatti annoiato << Anche Marghe l'ha vista e mi ha già rotto abbastanza >>
Luca ridacchiò.
<< È gelosa di Giulia? >>
Sembrava assurdo anche a lui, eppure Sangio si ritrovò costretto ad annuire.
Quando ne avevano parlato quella mattina al telefono, lui era scoppiato a ridere.
Andiamo Marghe, ma sei seria? le aveva detto ridendo, non aspettandosi certo che lei continuasse a sostenere la sua tesi.
Stavi da solo in camera con una a mezzanotte passata Giò, cosa devo pensare? aveva sbottato, aggiungendo poi subito dopo forse è per questo che le hanno assegnato quel pezzo, perché tra voi c'è feeling.
Lui si era infastidito: andava bene tutto, ma non che lei dubitasse della sua fedeltà.
Quando mai le aveva dato modo di farlo?
E poi, andiamo, Giulia non era il tipo di ragazza di cui Margherita avrebbe dovuto avere timore, non era per niente il suo tipo.
Era un po' infantile, spontanea, buffa, goffa...era Giulia, semplicemente Giulia.
Aka aprì la porta, aspettando che anche Sangio uscisse per poi richiuderla alle loro spalle.
Si stavano avviando verso le scale quando, passando davanti alla camera di Giulia e Martina, notarono che la porta era aperta.
Luca allungò la testa per sbirciare, forse sperando di vedere la sua ragazza senza vestiti o qualcosa del genere.
<< Dai Bro, che cazzo fai!? >> lo richiamò Sangio, ricevendo in risposta un segno di restare in silenzio.
<< Guarda che dovresti guardare più tu che io >> gli sussurrò, spingendogli poi verso lo spiraglio aperto.
Il ragazzo pensò che fosse una cosa da ragazzini e stava per sottrarsi a quella presa, ma quando registrò ciò che stava accadendo in quella stanza improvvisamente cambiò idea.
Martina era seduta sul letto, mentre Giulia era in piedi di fronte a lei e ballava attorno ad una sedia.
Era sicuramente la coreografia che le aveva assegnato Veronica, quella che avrebbe dovuto ballare davanti a lui, lo si capiva dal fatto che indossasse un paio di tacchi alti e da come aveva lasciato i capelli sciolti, liberi di muoversi a tempo.
Non c'era la musica, ma Martina canticchiava qualcosa che assomigliava ad una delle nuove canzoni di Billie Eilish.
E Giulia...beh, Giulia si muoveva in un modo che lui non avrebbe mai ritenuto possibile.
Per quanto poco ne capisse, l'aveva sempre ritenuta una brava ballerina, eppure era certo che non avesse mai interpretato una coreografia del genere.
O comunque mai in quel modo, con quei movimenti del bacino e quell'espressione seducente.
Se glielo avessero raccontato, non c'avrebbe creduto.
E invece era lì, a spiarla da uno spiraglio lasciato aperto, non potendo fare a meno di sentirsi colpito.
Colpito e, suo malgrado, sedotto.
<< Oh bro, vogliamo andare? >>
Luca lo riportò alla realtà ridacchiando.
<< Ti sei incantato? >>
Sangiovanni avrebbe voluto borbottare qualcosa, ma non ci riuscì.
Si sentiva ancora lì, con lo sguardo su di lei, e non riusciva a capire come fosse possibile.
Com'era possibile che una coreografia riuscisse a far diventare così sensuale una ragazza che, fino a pochi minuti prima, gli era sembrata goffa e poco femminile?
Ci pensò mentre scendeva le scale per avviarsi a fare colazione, mentre camminava verso la scuola con gli auricolari nelle orecchie, mentre la guardava chiacchierare con gli altri prima di entrare e, cosa peggiore, ci pensò perfino durante la propria lezione di canto.
Rudy gli chiese cosa avesse, come fosse possibile che continuasse ripetutamente a sbagliare la stessa nota.
E lui non lo sapeva, non aveva idea di cosa gli stesse succedendo.
Da quando l'aveva vista ballare in quel modo non riusciva più a pensare ad altro.
<< Guarda che domani in puntata ti voglio concentrato eh! >> si raccomandò il suo professore << Non voglio ricevere critiche su quest'assegnazione perché so che puoi farla bene, devi solo ritrovare il focus >>
Sangio annuì tra sè e sè, ma la sua mente era ancora distante.
Se ne accorse anche Esa quando, ore dopo, erano seduti sul divano l'uno accanto all'altro.
<< Tutto okay bro? >>
Lui annuì, ma intanto pensava all'amico e a come fosse riuscito a cogliere già settimane prima qualcosa che a lui era chiaro solo adesso.
Giulia era molto più che una ragazzina, era una donna.
Ed era bella e sensuale, era tutto ciò che fino a quel momento lui non era riuscito a vedere.
<< Siete pronti per la puntata di domani? >>
Enula si avvicinò ai due ragazzi, sedendosi accanto a Sangio come faceva praticamente ogni volta.
Per fortuna Esa le rispose subito, così che lui non fosse costretto ad argomentare qualcosa che non sapeva nè voleva spiegarle.
No, non era assolutamente pronto per la puntata.
Vita spericolata non gli veniva ancora perfettamente e aveva paura che, vista la grandezza di Vasco, l'avrebbero massacrato di critiche.
E poi, più di ogni cosa, non voleva vedere la coreografia di Giulia: se già spiarla per qualche minuto l'aveva turbato a tal punto, non osava immaginare cosa sarebbe successo quando l'avrebbe avuta davanti, a ballare apposta per lui.
<< E tu, Sangio? >>
Enula gli aveva poggiato una mano sul braccio con quel suo solito fare un po' malizioso.
Ecco, se non ci fosse stata Margherita, probabilmente ad una come lei Sangio avrebbe ceduto.
Era bella, era matura, era sicura di sé: una come Enula l'avrebbe attratto, non una come Giulia.
Ma allora perché evitava di guardare dall'altra parte della sala, proprio dove era seduta lei?
Questo era ciò che si domandava la ballerina.
Seduta accanto ad Evandro e Leo, mentre il primo raccontava di aver litigato con la propria fidanzata per telefono ed il secondo cercava di capire di cosa si trattasse.
E lei invece non li ascoltava, perché aveva la testa altrove e non riusciva a riportarla al posto giusto.
Cercava Sangiovanni con la coda dell'occhio, ma non trovava mai il suo sguardo e neppure l'ombra di un sorriso.
Certo, durante la giornata lei non lo aveva minimamente cercato, ancora un po' scossa dal suo atteggiamento bipolare della sera prima, eppure lui aveva fatto lo stesso e lei non riusciva a spiegarsi il perché.
<< Giù, tu cosa ne pensi? >>
Evandro l'aveva colta alla sprovvista.
Lei sollevò le spalle sorridendo.
<< Io non ci capisco niente di queste cose! >>
I due ragazzi ridacchiarono, aspettandosi un'uscita del genere da parte sua.
Ma poi Leo decise di colpire più a fondo.
<< E a te Giuggiola? >> mormorò << a te piace qualcuno? >>
Giulia non credeva lo avesse fatto apposta, eppure il suono della domanda coincise con i passi di Sangiovanni che, alzatosi dal divano, gli stava passando accanto per dirigersi verso la cucina.
<< No! >> si affrettò allora a rispondere lei, ma fu troppo rapida e troppo nervosa per sembrare reale.
Evandro la guardò ridendo, Leo sollevò un sopracciglio.
E lei, come faceva sempre in quelle situazioni, scoppiò a ridere rumorosamente a causa dell'imbarazzo.
Non sapeva se lui fosse ancora lì e non poteva certo voltarsi a controllare, così decise di essere semplicemente sincera.
Dopotutto, Sangio non avrebbe potuto sapere che stesse parlando di lui: non ce l'aveva mica scritto in faccia chi fosse la persona che le era venuta in mente quando Leo le aveva posto la domanda!
<< Non è che mi piaccia qualcuno >> argomentò poi e questa non era una bugia, non fino in fondo almeno.
<< Però c'è una persona che mi fa sentire sempre nervosa, che mi fa venire l'ansia di dire la cosa sbagliata, che mi piace quando mi guarda ma allo stesso tempo mi sento tanto in imbarazzo... >>
Descriveva i propri sentimenti come una bambina e quello la rendeva ancora più tenera di quanto già non facesse il suo viso.
Perfino Evandro, che era dolce come pochi, si ritrovò a pensare che Giulia fosse davvero un tesoro, una bambina nel senso più bello del termine.
<< Secondo me questo è un inizio >> decretò Leo.
<< Inizio di cosa? >>
<< Di una cotta colossale >>

Angolo autrice:
Personalmente adoro questo capitolo, fatemi sapere cosa ne pensate!

LADY // SanGiovanni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora