Senza fiato

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Angolo autrice:
Ciao stelline, ecco a voi il nuovo capitolo 🌻
Ho pensato di lasciarvi anche qualche commento sulla puntata di ieri, così che possiate dirmi nei commenti cosa pensate:
- Io ho trovato molto emozionanti diverse esibizioni (maledetta primavera di Sangio, mi sei scoppiato dentro al cuore di Giulia, la canzone in napoletano di Aka ed in generale la sfida finale Aka e Leonardo).
- Mi sono emozionata anche per Listen di Deddy perché trovo che si sia impegnato tantissimo e sia riuscito a trasmettere qualcosa di bello nonostante la difficoltà canora (e l'inglese veramente tremendo ahahah), mentre Raffaele non mi è piaciuto per niente, l'ho trovato impreciso e molto impersonale.
- Trovo inoltre ingiuste entrambe le eliminazioni: Ibla non era tra le mie preferite, ma era oggettivamente molto meglio di Martina, mentre su Leo non mi esprimo perché era uno dei miei

Mi hai lasciato senza fiato
come tutte le volte.

<< Devo andare a lezione >>
Giulia non avrebbe voluto dirlo, eppure si stava facendo tardi e lei doveva ancora cambiarsi e raggiungere lo studio, cose che avrebbero richiesto come minimo una quindicina di minuti.
Sangiovanni, in tutta risposta, la strinse più forte contro di sè.
Lei scoppiò a ridere.
<< Non hai bisogno di andare a lezione, sei già brava >> bofonchiò lui, ancora un po' assonnato.
Lei allontanò il viso dal suo petto quel poco che bastava per poterlo guardare: si era appena svegliato ed aveva la stessa espressione un po' tenera ed un po' arrabbiata di un bambino.
Quel pomeriggio avrebbero voluto fare un giro in centro, ma il sonno e la stanchezza di un'intera settimana avevano prevalso, confinandoli tra le quattro mura della camera di Giulia.
Era il giorno del compleanno di Luca e quindi Martina non c'era, così che Giulia non aveva provato imbarazzo a sdraiarsi accanto a Sangio e lasciarsi stringere mentre pian piano si addormentava.
O meglio, imbarazzo lo aveva provato, ma non relativo al fatto che qualcun altro potesse vederli.
La sua vergogna era relativa soltanto a lui e al modo in cui la guardava, la baciava e l'accarezzava: ancora non poteva credere che fosse suo, era qualcosa che non si era mai concessa di sperare davvero.
E poi c'era il fattore letto e la paura che lui potesse volere di più, provare avere di più.
Per fortuna quel pomeriggio era troppo stanco anche solo per provarci, ma Giulia era sicura che prima o poi avrebbe dovuto affrontare anche quel problema.
<< A che pensi? >>
Sangio le spostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio, continuando poi a giocarci.
Era in fissa con i suoi capelli, li toccava di continuo.
Lei sollevò le spalle, ridacchiando appena.
Non gli avrebbe mai detto cosa la turbava davvero, non aveva intenzione di rovinare il loro primo vero momento insieme.
<< Sono contenta >> gli sorrise allora, ricevendo in risposta un bacio a stampo.
<< Anche io lo sono >> mormorò lui, stringendola più forte per i fianchi così da avvicinarla al suo corpo.
<< La cosa che mi piace di te è questa calma, questa serenità che provo >> continuò << Non sono mai stato così con una ragazza, steso sul letto senza fare nulla, ma sentendomi così in pace >>
<< Forse perché eri abituato a fare altro >>
Non avrebbe voluto dirlo, un po' perché non voleva aprire l'argomento e un po' perché era davvero felice delle parole che lui le aveva rivolto.
Eppure qualcosa dentro di lei si era mosso involontariamente, spingendola a dare voce a quella gelosia mista a paura: se da una parte moriva d'ansia al pensiero di condividere quei momenti con lui infatti, d'altra parte non sopportava l'idea che Sangio potesse averli vissuti già con qualcun'altra.
Lui la guardò divertito.
<< Sei gelosa? >>
<< Assolutamente no! >> esclamò lei, ma lo fece troppo in fretta e con voce troppo acuta.
Sangiovanni le sorrise, baciandole la punta del naso.
Era più forte di lui: dal giorno prima, quando finalmente aveva ammesso il suo desiderio di stare con lei, non riusciva a smettere di baciarla di continuo.
<< Guarda che non sto dicendo che non vorrei fare altro con te >> mormorò, aggiungendo poi un malizioso << Anzi... >>
Giulia si coprì il viso con le mani per l'imbarazzo.
<< Che c'è? >> ridacchiò allora lui, prendendogliele tra le sue per spostarle e poterla guardare negli occhi.
<< Niente >> mormorò lei, ma era diventata così rossa che sarebbe stato impossibile non notarlo.
Sangio si mordicchiò il labbro, consapevole essere stato un po' troppo esplicito.
Non era abituato a ragazze come Giulia, così innocenti e bambine, senza nessuna esperienza alle spalle con le relazioni e con il sesso.
E questo, se da una parte lo spaventava, dall'altro lo eccitava da morire.
<< Non dobbiamo farlo adesso >> le disse allora << E non dobbiamo farlo se tu non vuoi, mai >>
Lei abbassò lo sguardo: si sentiva una stupida ed odiava la sua inesperienza.
Forse Sangio avrebbe voluto una ragazza più spigliata e disinibita, una come Margherita.
Eppure l'ha lasciata per te...
Già, ma se fosse stato soltanto un gesto impulsivo?
Se poi, conoscendo meglio i suoi limiti e le sue paure, si fosse stancato?
<< Smettila di farti tutte queste pare >> la rassicurò lui.
Le prese il viso tra le mani, costringendola così a guardarlo negli occhi.
<< Ti ho appena detto che la cosa che mi piace di te è poter stare qui così, senza fare niente, perché mi fai sentire in pace e non sono mai stato in questo modo con nessuna >> 
Lei lo guardò com'era certa di non aver mai guardato nessun altro.
Il modo in cui le teneva il viso, unito alle parole che le aveva appena dedicato, la fecero sentire come se fosse la ragazza più fortunata del pianeta.
<< Ti voglio bene >> gli disse allora, imbarazzata come una bambina e sorridendo come non mai.
Lui le schioccò un bacio sulle labbra, leggero proprio come il suo cuore in quel momento.
<< Ti voglio bene anche io, scema >> mormorò, consapevole che dietro quelle parole ci fosse un sentimento molto più grande di ciò che entrambi erano pronti a svelare.

*

<< Grazie a tutti per questa festa raga, vi voglio bene! >>
Aka allungò il bicchiere verso l'alto, così che potessero brindare tutti insieme al suo ventesimo compleanno.
Non gli piaceva lo spumante, però si costrinse comunque a berlo per festeggiare il suo amico: da quando era entrato nella scuola infatti, Luca era sicuramente uno di quelli con cui aveva legato di più.
Oltre ad essere il suo compagno di stanza, ovviamente.
<< Allora, come sta andando con Giulia? >> gli domandò Deddy, sorridendo sornione.
Sangio sapeva che dietro quell'espressione si celava la soddisfazione di aver visto i propri piani realizzarsi, eppure non poteva averne la certezza perché non avrebbe mai chiesto a Giulia quale fosse stato il contributo del suo amico: farlo sarebbe stato come ammettere di essersi fatto manipolare e lui quello non lo avrebbe mai sopportato.
<< Molto meglio di come mi aspettassi >> rispose allora sinceramente, non potendo evitare di sorridere.
<< Bro >>
Luca gli si avvicinò in quel momento, poggiandogli un braccio sulla spalla con il poco equilibrio di uno che è già mezzo ubriaco.
<< Stasera mi lasci la stanza? >>
Deddy ridacchiò, mentre Sangio alzava gli occhi al cielo divertito.
<< E io dove dormo? >>
Aka scoppiò a ridere.
<< Te lo devo dire io, Bro? >> esclamò << Magari ti spiego anche cosa puoi fare >>
Sangio lo mandò poco educatamente a quel paese, non potendo però fare a meno di ridere.
<< Mi sa che per quello ci vorrà un bel po' >> commentò poi Deddy << Giulia non mi sembra il tipo da dargliela subito >>
Aka, in tutta risposta, annuì tra sè e sè.
<< Ma com'è che siete tutti interessati a me e Giulia adesso? >>
Sangio si chiese anche come fosse possibile che, nonostante non si fosse mai avvicinato troppo a lei in pubblico, tutti sembravano sapere di loro due.
Ma poi guardò Giulia ridere con le sue amiche dall'altra parte della sala e tutto gli fu improvvisamente chiaro: una come lei, così aperta e socievole, l'aveva sicuramente raccontato a qualcuno.
E si sa come vanno queste cose, soprattutto in un gruppo di ragazzi di vent'anni: le notizie corrono più veloci del susseguirsi delle note di una canzone.
<< Ad ogni modo >> continuò Aka << la stanza? >>
<< Certo che te la lascio, Bro >> sbuffò lui, togliendogli poi il bicchiere dalle mani.
<< Mi sa che è meglio smettere però, sennò te la lascio inutilmente >>
Deddy scoppiò a ridere ed Aka gli rivolse un insulto in napoletano che lui non capì.
Si voltò invece verso Giulia, avviandosi nella sua direzione.
Per tutta la giornata aveva evitato di avvicinarsi troppo davanti agli altri ma, una volta capito che tanto la notizia era comunque di dominio pubblico, tanto valeva comportarsi come preferiva.
Le avvolse quindi le braccia attorno ai fianchi da dietro, appoggiando il viso sulla sua spalla.
<< Di che si parla qui? >> esclamò con nonchalance, come se quell'intimità tra loro fosse la cosa più normale del mondo.
Giulia sentì le farfalle nel suo stomaco ballare a ritmo di Lady: era da ore che sperava in quell'avvicinamento e, adesso che lui le schioccava un bacio sulla guancia con tranquillità, si sentì avvampare.
<< Ma quanto siete cariniiii! >> esclamò Martina sorridendo, imbarazzandola a tal punto da scoppiare a ridere come suo solito.
Sangio mi mordicchiò il labbro, anche lui in preda alla vergogna come non avrebbe mai creduto di poter essere.
<< Perché non vai a guardare un po' il tuo boy? >> le disse allora, indicandole con lo sguardo il ragazzo che continuava a brindare poco più in lá.
Martina sbuffò divertita, annunciando poi che sarebbe andata a fare la balia al suo fidanzato come al solito.
Giulia si voltò verso il suo di ragazzo invece, agganciandogli le braccia al collo e nascondendo il viso contro il suo petto.
<< Sei in imbarazzo? >> le sussurrò lui, facendola annuire contro di lui.
In tutta risposta, Sangio la strinse un po' di più.
<< Sarai ancora più in imbarazzo quando ti dirò questa cosa allora >>
Giulia sollevò il viso di scatto.
<< Che cosa? >>
<< Stanotte dormiamo insieme >>

LADY // SanGiovanni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora