A luci spente
capirò che sei la mia lady.Lontani dai divanetti, la musica era così forte da non riuscire a sentire altro.
A Sangio il raggaeton non faceva impazzire, eppure Giulia sembrava adorarlo visto il sorriso che le era spuntato sul viso.
E lui si sentiva uno stupido, ma vederla così entusiasta in qualche modo lo inteneriva.
Eppure la tenerezza lasciò subito spazio ad altro nel momento in cui iniziarono a muoversi.
Giulia gli aveva detto che gli avrebbe insegnato a ballare, ma in quel momento la danza era l'ultimo dei pensieri del ragazzo.
Non sapeva descrivere cosa le succedesse quando ballava, eppure Giulia sembrava uscire dai panni della ragazza simpatica e buffa per entrare in quelli di una donna tremendamente sexy.
Gli stava facendo esattamente lo stesso effetto della coreografia in puntata, ma a quel punto non poteva più dare la colpa a Veronica Peparini nè al fatto che l'avessero fatto sedere al centro dello studio.
A quel punto la colpa era solo sua, lui che non riusciva a non prenderle i fianchi con le mani ed assecondare i suoi movimenti con i propri.
Come le aveva detto poco prima, non aveva mai ballato in discoteca se non per provarci con una ragazza.
Ed il modo in cui in quel momento si stava approcciando a lei era così inequivocabile che Sangio maledì il proprio autocontrollo.
Perfino il sorriso che prima gli era sembrato così tenero adesso lo eccitava.
Stava perdendo il senno, forse quel drink era più carico di ciò che ricordasse di averci versato.
Giulia si chiedeva a cosa stesse pensando, se fosse possibile che in quel momento stesse percependo anche lui quelle stesse vibrazioni.
Non aveva mai ballato così con qualcuno, di solito quando i ragazzi gli si avvicinavano in discoteca lei era sempre così timida da allontanarli.
Ma con Sangio era diverso, lei non lo avrebbe allontanato per niente al mondo.
Adesso che sentiva le sue mani poggiate sui fianchi ed il suo fiato dietro al collo, lei non poteva immaginare niente di meglio.
Ad un tratto però, l'incantesimo si spezzò.
Giulia spinse involontariamente il bacino all'indietro, trovando subito un ostacolo fin troppo pronunciato.
Strabuzzò gli occhi, scioccata.
Sangio si maledì mentalmente.
Se n'era accorta, eccome se se n'era accorta.
Si staccò da lei praticamente subito, dirigendosi alla svelta verso l'uscita.
Si sentiva un coglione: aveva esagerato, si era lasciato trasportare da quello che il suo corpo gli suggeriva ed aveva finito con il farlo chiaramente capire anche a lei.
Enula era là fuori che fumava una Marlboro appoggiata al muro.
Aveva un debole per lui e questo ormai gli era chiaro, eppure non capiva perché non riuscisse a guardarla in un modo che non fosse amicale.
Perché non lei? Perché Giulia?
<< Vuoi? >>
Non era solito fumare, eppure accettò.
Il giorno dopo alle prove si sarebbe maledetto per quell'ammazza polmoni, ma in quel momento qualsiasi cosa sembrava meglio che crogiolarsi nel suo fastidio.
<< Che ti succede? >>
<< Niente >>
Enula sorrise.
<< Dillo a chi ci crede >>
Lui sbuffò.
<< Non voglio parlarne >>
Lei sorrise ancora e lui si chiese cosa diavolo ci trovasse di divertente.
Le lanciò uno sguardo annoiato, ricevendo in risposta una risatina che lo infastidì ancora di più.
<< Oh andiamo! >>
Enula gli passò una mano tra i capelli, superando decisamente il limite.
Si scansò in malo modo: odiava quando qualcuno gli toccava i suoi ricci scuri, neppure quando lo faceva Margherita riusciva a non irrigidirsi.
<< Enula... >>
Stava per scoppiare, ormai lo percepiva chiaramente.
Se la sarebbe presa con lei che non c'entrava nulla, lei che voleva solo attirare la sua attenzione in qualche modo.
Lei rise nuovamente e lui ne fu così infastidito che, in maniera completamente inaspettata, scoppiò a ridere.
<< Finalmente! >> esclamò lei << Ce l'ho fatta! >>
Lui le lanciò uno sguardo vagamente riconoscente.
Era completamente folle, l'aveva innervosito solo per riuscire a scioglierlo, come se avesse capito che uno come lui, per rilassarsi, doveva prima necessariamente arrivare al limite.
<< Allora, adesso vuoi dirmi cosa ti prende? >>
Lui scosse la testa, aspirando un tiro dalla Marlboro che teneva tra le dita.
<< Non sono bravo a parlare di queste cose >> mormorò << E comunque non credo tu sia la persona giusta >>
<< E perchè? >>
Lui la guardò sollevando un sopracciglio.
Credeva davvero che non si fosse accorto di come lo guardava?
Enula si mordicchiò il labbro, solo lievemente imbarazzata.
<< Parli del fatto che sono interessata a te? >>
Sangio quasi si affogò con la sua stessa saliva, facendola scoppiare a ridere.
Dio, quella ragazza era folle.
Mai nessuna era stata così sfacciata con lui, non aveva mai visto una ragazza dichiararsi tanto apertamente.
<< Oh andiamo, ormai lo sanno anche i muri! >> continuò lei << Ma tu mi hai fatto abbondantemente capire che non ricambi, quindi va bene così >>
Gli sorrise e lui non seppe se sentirsi a disagio più per la maturità della ragazza o per il modo brusco in cui aveva sempre respinto i suoi avvicinamenti.
<< Sei unica >> le disse e lo pensava davvero.
Non si sentiva attratto da Enula eppure, se avesse potuto scegliere, non gli sarebbe dispiaciuto, soprattutto adesso che aveva conosciuto quel lato un po' assurdo del suo carattere.
<< Lo so >> ridacchiò lei << Allora che dici, amici? >>
Gli tese la mano e Sangio, in tutta risposta, decise invece di abbracciarla.
Non credeva di avere bisogno di un'amica, eppure quel suo modo di fare l'aveva messo tremendamente a suo agio e gli aveva fatto credere di poterle dare fiducia.
Proprio in quel momento, mentre i due erano ancora stretti l'uno all'altra, Giulia uscì dal locale.
Martina e Rosa avevano provato a convincerla che fosse inutile seguire Sangio dopo il modo in cui era scappato, ma lei era così testarda che l'aveva fatto comunque.
Voleva sapere cosa gli fosse passato per la testa e soprattutto per il corpo, se ciò che aveva percepito era reale o era solo una sua fantasia.
All'esterno della discoteca però, ciò che vide non le piacque affatto.
Enula e Sangio erano in piedi accanto al muro e si stavano abbracciando, cosa che Giulia era certa di non aver mai visto fare a Sangio con nessuna delle ragazze che non fossero lei.
Si sentì una stupida.
Stupida ad aver pensato che lui le avesse in qualche modo dato un'esclusività, stupida per ciò che aveva percepito durante quel ballo, stupida per il modo in cui l'aveva seguito là fuori sperando in chissà cosa.
Stupida perché ormai era inutile nasconderlo: Sangio non la calcolava di striscio, eppure lei ormai non riusciva più a smettere di pensare a lui.Angolo autrice:
Eccoci con il nuovo capitolo: complimenti a tutte quelle che avevano indovinato con quale ragazza Sangio avrebbe fatto amicizia!
A proposito di Sangio, ma vogliamo parlare della classifica nel daytime di ieri? Io sono veramente troppo fiera di lui!!
Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo, un bacio 🎀
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LADY // SanGiovanni
RomanceAmici, edizione 2020. Sangiovanni entra nella scuola con un solo obiettivo: spaccare il mondo con la sua musica. Determinato, incontentabile, introverso ed incasinato, è il tipico ragazzo che non riusciresti a far innamorare neppure se lo volessi...