Amici, edizione 2020.
Sangiovanni entra nella scuola con un solo obiettivo: spaccare il mondo con la sua musica.
Determinato, incontentabile, introverso ed incasinato, è il tipico ragazzo che non riusciresti a far innamorare neppure se lo volessi...
Anziché scrivere qualche verso di un pezzo di Sangio, per quest'ultimo capitolo ho deciso di riportare tutte le barre di "Baciami ancora", parole che ho trovato di una delicatezza e di una sensibilità senza paragoni.
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9 mesi dopo Febbraio 2022, Sanremo - Italia
<< Ieri sera sei stato fantastico >> Sangiovanni sorrise, rigirandosi tra le dita una ciocca di capelli con aria imbarazzata. Dopo quasi un anno di successo era ormai abituato a ricevere complimenti dai propri fan, eppure ogni volta si stupiva di quanto la gente fosse in grado di comprenderlo ed apprezzarlo. << Sono felice vi sia piaciuta l'esibizione >> mormorò, aggiungendo poi: << Certo, ero super nervoso perché era la prima sera. Oggi spero di essere più tranquillo >> Una risatina nervosa, poi puntò di nuovo il dito sullo schermo per scorrere la chat con le domande. Non era solito fare dirette su Instagram, preferiva di gran lunga scrivere post piuttosto che parlare ad uno schermo, eppure il suo manager gli aveva spiegato che era necessario instaurare un contatto diretto con i fan, soprattutto durante quei giorni in cui si sentiva un pesce fuor d'acqua. Sanremo era il sogno di qualsiasi cantante, ma avere diciannove anni appena compiuti ed essere uscito l'anno prima da un talent show lo rendeva un bersaglio facile, sia da parte dei giornalisti che degli altri concorrenti. Quando Amadeus l'aveva scelto, Sangio si era chiesto che cosa l'avesse spinto a farlo. Certo, il suo linguaggio era immediato e aveva guadagnato tantissima fama nell'ultimo anno, eppure si sentiva comunque fuori luogo accanto ad artisti del calibro di Ermal Meta e Noemi. << Di cosa parla la canzone? >> Lèsse la domanda ad alta voce, poi si mordicchiò il labbro un po' indeciso su cosa rispondere. Aveva scritto quel brano durante il periodo di Natale, un momento molto particolare per la sua vita personale, e non era certo di quanto volesse rivelare a proposito. << La luce che sei parla di una storia d'amore. >> affermò << Solo che, a differenza di molte altre canzoni, non si focalizza nè sul lato positivo nè su quello negativo, ma li analizza invece entrambi >> Sospirò, passandosi distrattamente una mano tra i capelli. Ovviamente si aspettava quella domanda: se non fosse arrivata dai suoi fan in quel momento, di sicuro gliel'avrebbero posta i giornalisti nel pomeriggio. Eppure, per quanto a lungo avesse pensato ad una risposta, ancora non era sicuro che quelle parole fossero giuste per spiegarsi. Il problema di Sangio era che le sue canzoni gli strappavano un pezzetto d'anima: non sceglieva un argomento, non era lui a dare un significato alle parole. Era il testo a venir fuori da sè con un'esigenza impellente, erano i suoi sentimenti a scrivere, così che spesso non sapeva neppure lui perché avesse scelto una parola piuttosto che un'altra, figuriamoci se avrebbe mai potuto spiegarlo a qualcun altro. << Ho sempre ascoltato e scritto canzoni d'amore a senso unico: o si parla della gioia dell'innamoramento o della nostalgia di una rottura, ma non si dice mai che in realtà le relazioni sono fatte di entrambe le cose, sia di inizi che di finali. Ecco, La luce che sei parla di questo, della luce che accende una persona che entra nella tua vita e del buio che lascia quando se ne va. >> La chat si intasò di commenti positivi e complimenti ma, tra tutti i messaggi, lui riuscì comunque a leggere quell'unica domanda.
