Capitolo 20

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Pov. Percy

La notte passa così veloce che mi sembra di aver chiuso gli occhi solo per qualche minuto. Invece quando apro gli occhi sono solo nel letto ed il sole è già alto nel cielo. Quando siamo arrivati in questo posto era il tramonto, ora invece è mattina inoltrata. Ciò vuol dire che abbiamo dormito per più di 12 ore ininterrottamente. Non accadeva una cosa simile da mesi ormai.

Mi sposto un po' per cercare Annabeth con lo sguardo. Non la vedo da nessuna parte ma sento il rumore dell'acqua in bagno, ciò significa che si trova sotto la doccia. In effetti servirebbe anche me una doccia. Sento ancora addosso il sudore dei lavori e credo anche di puzzare.

Mi alzo e cerco dei vestiti puliti nello zaino, poi mi siedo sul letto aspettando pazientemente che Annabeth finisca. Quando questa esce dal bagno le sorrido e faccio per baciarla ma lei si scansa.

<<Prima vatti a lavare>> ridacchia facendomi l'occhiolino. Alzo gli occhi al cielo e annuisco, nascondendo un sorriso, quindi entro in bagno e in meno di 5 minuti sono sotto la doccia. L'ambiente è ancora caldo e umido per la doccia di Annabeth. I vetri e gli specchi sono tutti appannati. Il contatto con l'acqua mi fa sentire immediatamente meglio. Certo, non è acqua di mare ma è pur sempre acqua. Mi rilasso completamente mentre alcune delle mie ferite spariscono e altre si rimarginano leggermente. Credo di perdere circa 20 minuti sotto l'acqua, tanto che alla fine il bagno è diventato praticamente una sauna.

Mi rivesto con molta calma ed esco dal bagno notando Annie che si pettina i capelli. Questi da bagnati appaiono più scuri e naturalmente lisci, al punto che guardandola sembra completamente un'altra persona. Sorrido a vederla mentre mi innamoro ogni secondo di più di lei.

<<Ora me lo dai un bacio o ci sono altre clausole?>> la stuzzico avvicinandomi. Lei ridacchia

<<Solo perché hai usato un termine che non mi sarei mai aspettata da te>> ride e mi bacia dolcemente. Mi siedo sul letto accanto a lei e la cingo tra le mie braccia, avvicinandola il più possibile. Il nostro bacio sembra durare un'eternità ma alla fine siamo costretti a staccarci per assenza di aria. Rimaniamo a guardarci dritti negli occhi, come se tutto potesse fermarsi lì, nelle iridi uno dell'altra. Le sposto una ciocca di capelli dal viso e accarezzo quest'ultimo.

<<Non permetterò a nessuno di farti del male. Te lo giuro.>> dico sicuro mentre lei non riesce a trattenere un piccolo sorriso e annuisce senza aggiungere nulla. Tutto sembra perfetto, almeno fin quando i nostri stomaci non decidono di dar luogo ad un concerto. Annabeth arrossisce

<<Sto morendo di fame...>> sussurra imbarazzata, io le sorrido

<<Anche io, non mangiamo da troppo tempo>> dico alzandomi e porgendole la mano, lei accetta volentieri e insieme usciamo dalla stanza. Luke e Talia stanno uscendo proprio in quel momento.

<<Buongiorno anche a voi ragazzi!>> sorride Talia

<<Mi sembra che tu stia meglio, cugina>> le sorrido di rimano, lei annuisce contenta

<<Stavamo andando a mangiare, venite anche voi?>> ci chiede Luke che non appare felice quanto la figlia di Zeus. Annuiamo.

<<Voi sapete dove andare?>> chiede Annabeth, Luke annuisce

<<Stamattina ho visto Mark, stava tornando da una piccola passeggiata in giro e ha detto di aver trovato una cucina o comunque una mensa, mi ha detto come arrivarci>> dice soltanto il biondo, annuiamo ancora e ci incamminiamo

<<Pensate che Lacy e Mark abbiano già mangiato? Magari avrebbero voluto essere chiamati>> dice Annabeth probabilmente sentendosi un po' in colpa

Percabeth- troveremo la nostra paceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora