Percabeth- troveremo la nostra pace

Capitolo 6

Pov. Annabeth

Sento Piper urlare e corro verso di lei, ma nemmeno il tempo di raggiungerla che sento anche Percy. Mi giro, e lui è accasciato a terra che si tiene il braccio, lo chiamo ma non mi risponde, quindi corro verso di lui, e mi ci siedo accanto sperando di poterlo aiutare, lo scuoto un po' dalle spalle e poi cerco di prendergli il viso, ma quando riesco ad alzarlo noto che i suoi occhi sono diventati rossi. Cerco di ritrarmi ma ormai è tardi, lui mi afferra il polso e mi tira un pugno, dalla sorpresa non riesco a bloccarlo, ma il secondo sì, lo colpisco alla gamba e scappo dalla sua presa.

<<Per Giove, che sta succedendo?!>> urla Jason. Io ho i miei sospetti ma non sono ancora sicura quindi scuoto la testa

<<Dobbiamo farli tornare normali!>> dice ancora. Complimenti, meriti davvero un premio Mr. Ovvio.

<<Come?>> rispondo di rimando mentre schivo un fendente di Percy, ci mancava solo che uscisse la spada. Nonostante io sia al campo da più tempo lui usa la spada meglio, insomma, io per la maggior parte del tempo ho usato un pugnale, mi sto abituando davvero alla spada solo adesso! Tiro fuori anche la mia e invece di schivarlo lo blocco.

<<Che ne so io? Sei tu quella che ha sempre un piano!>> è evidentemente nel panico. Molto di aiuto. Alzo gli occhi al cielo e allontano il mio ragazzo con un calcio

<<Va bene, proviamo ad attaccarli, senza ferirli, finché non trovo una soluzione>> dico già con il fiatone, per Jason è più facile contro Piper, lei è piccola e minuta, ha poco addestramento alle spalle, Percy no. Il figlio di Giove mi guarda scettico, so che non è il massimo per un piano, ma meglio di nulla. Alla fine lui si arrende e ci dividiamo per evitare di colpirci a vicenda

Ho sconfitto Percy tante volte al campo, ma in quei casi facevamo quasi per gioco, nessuno dei due voleva davvero uccidere o ferire l'altro. Adesso invece sembra intenzionato ad uccidermi! Rifletti Annabeth, cosa può aver provocato questa reazione?

Mi accorgo appena di star combattendo con Perce, lo abbiamo fatto così tante volte che conosco a memoria ogni sua mossa e non mi è difficile bloccarlo, lui invece sembra non ricordare più niente di sé, nemmeno gli allenamenti con me. Infatti riesco a colpirlo varie volte, provocandogli vari tagli di poca importanza, poi noto un particolare, non mi fa avvicinare al braccio in cui c'è la ferita. Potrebbe essere semplicemente che gli fa ancora male, ma dato che i miei colpi sembra quasi non sentirli mi rendo conto che non è così.

Direi quindi che le mie teorie erano corrette: la responsabile di tutto ciò è Rachel. Ma come faccio a farlo tornare normale? Dovrei baciarlo come succede nelle favole? Dargli dell'ambrosia? Ucciderlo? No, l'ultima è assolutamente da evitare.

Ci deve pur essere un modo per sciogliere questa sottospecie di maledizione. Magari con qualche erba divina... potrei invocare Apollo e chiedere a lui, ma chissà quanto ci metterebbe a decidersi se aiutarmi o meno, o magari mi risponderebbe con qualche haiku incomprensibile e ci metterei il doppio del tempo a capire.

Mi ritiro dietro una pietra, sono sfinita, pian piano sembra star ricordando ogni mia mossa, togliendomi anche quel minimo di vantaggio che avevo, non c'è modo di uscirsene. Guardo verso Jason che sta combattendo contro se stesso per non ascoltare la lingua ammaliatrice di Piper, non lo invidio affatto, almeno Perce è solo un bravo combattente, la mia migliore amica invece è una combattente discreta ma che può usare la lingua ammaliatrice per far fare agli altri ciò che vuole.

Vedo Pips fare una mossa che sono sicura non saprebbe rifare in situazioni normali: colpisce Jason allo stomaco con un pugno, lui si piega leggermente e lei ne approfitta per attaccarlo da dietro ferendogli un fianco, per fortuna non arriva a ferirlo gravemente, ma sono certa che una cicatrice rimarrà. Devo pensare a qualcosa e anche piuttosto in fretta, o io e Jason raggiungeremo Talia e Luke prima che loro raggiungano noi. Ma certo! Quell'essere non vuole che mi si tocchi! Se è innamorato di me non vorrà che io venga ferita. So cosa fare.